Turismo avventura: la nuova frontiera è la caccia al ragno
Cacciare le tarantole e poi mangiarsele è diventata la più recente esperienza turistica estrema dei viaggiatori in Cambogia. Considerata una prelibatezza locale, i turisti si stanno unendo i locali a caccia delle tane dei grandi ragni, per poi acchiapparli e divorare le creature cosparse di salsa di soia, previa frittura con sale e aglio, oppure mescolati misto in vino di riso e cocktail di frutta .
I locali in fatti si dirigono nelle foreste o presso le piantagioni di noci di anacardio, alla periferia della città di Sukon, e spingono giù i loro bastoni all'interno di centinaia di tane di ragno, catturandoli come essi si precipitano fuori della terra. I tour non sono pubblicizzati ma ai visitatori viene offerta la esperienza dalla gente del posto dei villaggi di Kampong Cham Town e di Sukon, dove tarantole sono più comunemente consumate.
In queste regioni le tarantole vengono anche allevate in campi appositi, e dato che sono animali dall'attività notturna, la loro caccia viene fatta durante il giorno per ottimizzare in numero di prede catturate. Si pensa che il commercio dei ragni sia stato iniziato verso il 1970, quando la gente fu costretta nella giungla durante il regime dei Khmer Rossi, sopravvivendo mangiando ragni ed altri insetti. Gli abitanti del posto hanno così trovato le tarantole gustose e cominciato a sperimentare nuovi sapori e piatti.
Le tarantole non vegono utilizzate solo per mangiare: i cambogiani credono negli scopi medicinali della tarantola, ad esempio che possano curare qualsiasi malattia, da mal di schiena ai problemi respiratori nei bambini, e le loro proprietà terapeutiche diventano particolarmente efficaci quando vengono servite con vino di riso. Nel caso foste interessati, le tarantole sono anche particolarmente economiche. I ragni a Sukon sono venduti infatti a circa 5-6 centesimi di euro ciascuno, con il prezzo del vino di tarantola che si aggira invece a circa 1 euro e mezzo. Gustare per credere!
Fonte: News.com.au
I locali in fatti si dirigono nelle foreste o presso le piantagioni di noci di anacardio, alla periferia della città di Sukon, e spingono giù i loro bastoni all'interno di centinaia di tane di ragno, catturandoli come essi si precipitano fuori della terra. I tour non sono pubblicizzati ma ai visitatori viene offerta la esperienza dalla gente del posto dei villaggi di Kampong Cham Town e di Sukon, dove tarantole sono più comunemente consumate.
In queste regioni le tarantole vengono anche allevate in campi appositi, e dato che sono animali dall'attività notturna, la loro caccia viene fatta durante il giorno per ottimizzare in numero di prede catturate. Si pensa che il commercio dei ragni sia stato iniziato verso il 1970, quando la gente fu costretta nella giungla durante il regime dei Khmer Rossi, sopravvivendo mangiando ragni ed altri insetti. Gli abitanti del posto hanno così trovato le tarantole gustose e cominciato a sperimentare nuovi sapori e piatti.
Le tarantole non vegono utilizzate solo per mangiare: i cambogiani credono negli scopi medicinali della tarantola, ad esempio che possano curare qualsiasi malattia, da mal di schiena ai problemi respiratori nei bambini, e le loro proprietà terapeutiche diventano particolarmente efficaci quando vengono servite con vino di riso. Nel caso foste interessati, le tarantole sono anche particolarmente economiche. I ragni a Sukon sono venduti infatti a circa 5-6 centesimi di euro ciascuno, con il prezzo del vino di tarantola che si aggira invece a circa 1 euro e mezzo. Gustare per credere!
Fonte: News.com.au
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