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Archeoparc a Vilandro e Bunker espositivo a Fortezza in Valle Isarco

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Tracce di storia in Valle Isarco: sono stati aperti di recente i parchi archeologici di Velturno e Villandro. A dimostrazione che la Valle Isarco, in Alto Adige, oggi terra di incontro e scambio tra la cultura nordica e quella mediterranea con una forte vocazione all’ospitalità, è da sempre luogo privilegiato per gli insediamenti umani. Già a partire dal 5.000 a.C si riscontrano qui le prime tracce di attività agricole e di allevamento.

Sono stati scoperti per caso i reperti risalenti al Neolitico a Villandro, tranquillo borgo e base ideale per escursioni tra prati e boschi di castagni fino alla panoramica cima del Monte Villandro a quota 2.509 metri. Nel 1976 durante lavori di scavo per una conduttura gli operai trovarono parti di strutture abitative databili all’epoca romana, grandi blocchi di marmo lavorato e materiali appartenenti a varie epoche in quello che viene chiamato sito ‘Plunacker’. Di importanza notevole è soprattutto la sequenza di strati archeologici risalenti a varie fasi del Neolitico e riferibili a un vasto insediamento ancora conservato nel sottosuolo. Il grande campo di rovine di età romana e medievale, riportato alla luce dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Bolzano negli anni ottanta e novanta, è ora integralmente coperto e protetto dagli agenti atmosferici e rappresenta la maggiore attrazione dell’Archeoparc di Villandro. Nel sito ‘Plunacker’ l'età del rame (3.300 – 2.200 a.C.) è testimoniata dai resti della pianta di una baita, esempio raro di questo genere nell'arco alpino. Inoltre gli archeologi hanno rinvenuto buchi per pali, cumuli di pietre e focolari dell'età del bronzo. Ogni lunedì vengono organizzate delle visite guidate del paese con visita dell’Archeoparc, ulteriori informazioni presso l'associazione turistica Villandro (www.villanders.info).

A Velturno, delizioso paesino che si affaccia sulla valle a circa 800 metri, è stato rinvenuto un luogo di culto megalitico con sepolcri risalenti all'età del bronzo. L'impianto megalitico, dal greco ‘grandi sassi’, è costituito da un insieme di grandi blocchi di pietra, in parte lavorati, allineati a forma di cerchio o in linea, e che probabilmente serviva come luogo di culto e sepoltura. Oggi l'impianto megalitico è stato interamente coperto e fa parte di un parco archeologico aperto dal 2008. Gli archeologi hanno trovato tombe e i resti di un forno per la produzione di ceramiche, che sono riconducibili a prime comunità di coltivatori e allevatori, vissuti qui nella prima età della pietra. Una curiosità è che anche il vicolo Tanz, dove in paese sono avvenuti i ritrovamenti, è stato abitato per millenni, dall'età della pietra al Medioevo. L’Archeoparc Velturno permette di dare una ‘sbirciatina’ alla vita ai tempi di ''Ötzi”, cioè all'epoca attorno al 5.000 a.C.! Si può visitare da soli o con le spiegazioni di una guida (da ottobre a maggio guide ogni martedì alle ore 16.00; da giugno a fine settembre ogni primo sabato del mese alle ore 17.00).

Dal vicolo Tanz partono poi le escursioni tematiche verso altri luoghi di ritrovamenti della zona, riconducibili a varie epoche. Maggiori informazioni sull'Archeoparc e sulle escursioni archeologiche presso l'associazione turistica di Velturno (www.feldthurns.com).

Pacchetti famiglia
A Villandro Settimane attive per famiglie, dal 26/6 al 30/8/2010, con Kiddycard, le cui attività comprendono visita guidata con caccia al tesoro nella miniera di Villandro, passeggiata nel bosco fino alla chiesetta di Sant’Anna con picnic e favole, visita all’Archeoparc con i giochi degli antichi romani: mulino, orca, morra, trigon, e il gioco delle statue ( si può addirittura costruire una spada romana o fondere monete e amuleti di gesso). E ancora alla scoperta della vita quotidiana di un maso e alla ricerca dell’oro nel ruscello “Plumpfbach” sull’Alpe di Villandro.

Per tutta la famiglia offerta vacanze estive a Velturno con Kiddycard per i bambini, da 119 euro a persona una settimana in appartamento (in hotel tre stelle mezza pensione sette giorni da 308 euro). Il pacchetto, valido dal 26/6 al 30/8/2010, comprende visita all’Archeoparc e le diverse attività e animazioni per i bimbi e tutte le riduzioni previste dalla Kiddycard (lunedì visita di un maneggio, martedì giochi e divertimento presso la piscina pubblica, mercoledì visita guidata al Castello di Velturno, giochi, pittura, giovedì corso di cucina presso l'albergo Wöhrmaurer, venerdì escursione con tutta la famiglia sul sentiero del castagno con picnic,) e in più bimbo fino a 6 anni in camera coi i genitori gratis, dai 6 ai 12 anni riduzione del 50%.
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Primo ‘bunker espositivo’ dell’ Alto Adige
Un’altra interessante novità ‘storica’ è il bunker espositivo a Fortezza. Il bunker n. 3 fu eretto negli anni ’40 del secolo scorso a difesa del Vallo Alpino. Durante la guerra fredda era ancora occupato dall’Esercito Italiano. Fu abbandonato definitivamente nel 1993. I passaggi sotterranei scavati nella montagna, rinforzati in cemento armato, si estendono per 290 metri totali. Ben mimetizzato, il bunker era attrezzato con dormitori e posti di combattimento. Da poco questa struttura di 600 mq è stata resa visitabile, ristrutturata e dotata di tavole esplicative. Per le visite guidate Associazione Oppidum (www.oppidum.bz.it).

INFO: CONSORZIO TURISTICO VALLE ISARCO,
Bastioni Maggiori 26/a, 39042 Bressanone (BZ),
tel. 0472.802232, fax 0472.801315.
www.valleisarco.com">www.valleisarco.com; info@valleisarco.com


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