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Natale nel nord Europa: le tradizioni natalizie e le usanze a Copenaghen

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Ecco le Informazioni fondamentali su come si trascorre il Natale a Copenaghen!

1. Ogni giorno, dal 1 al 24 dicembre, i bambini danesi aprono una finestrella del loro calendario dell’Avvento trovandovi un regalino, come un pezzetto di cioccolato o un gioco di poco valore. Qualunque sia la sorpresa, questo rende sicuramente più sopportabile l’attesa!

2. In Danimarca il Natale viene festeggiato la sera del ventiquattro dicembre, con una cena natalizia per tutta la famiglia. I regali, di solito, vengono aperti dopo cena.

3. I regali vanno depositati sotto l’albero di Natale, intorno al quale tutta la famiglia gira, tenendosi per mano e cantando le tradizionali melodie natalizie. Questo viene chiamato “danzare intorno all’albero”.

4. L’albero di Natale tradizionale danese è solitamente illuminato da vere candele di cera, non dalle lampadine. Cuori di carta tremolanti fatti in casa, cestini appesi pieni di cioccolato, stelline di carta e fili di piccolissime bandiere danesi completano la decorazione dell’albero.

5. Il pranzo di Natale del 25 di solito si tiene in casa in compagnia di amici e parenti, ed è un buffet freddo che spesso comprende anche quello che è rimasto della cena della sera prima. Il giorno successivo la famiglia spesso si riunisce per un’altra “orgia” gastronomica presso gli amici o i parenti che desiderano ricambiare l’ospitalità ricevuta. Per ovvi motivi in questi due giorni i negozi e gli uffici sono chiusi, comunque diversi cinema, musei e altri locali restano aperti il 26 dicembre.

6. Una volta all’anno la Danimarca è invasa da una enorme quantità di piccoli esserini chiamati nisser (folletti di Natale). Si possono vedere ovunque; nelle vetrine dei negozi, sui davanzali delle finestre e sui muri di tutte le case e restano appesi in modo precario alle cornici dei quadri tenendosi con la punta delle dita. Alcune persone si sono addirittura lamentate di averli visti guidare gli autobus e i treni tornando a casa dalle loro feste natalizie.....I nisser sono i parenti scandinavi dei pixie e dei diavoletti. Sebbene nel vestirsi abbiano un gusto simile a quello di Babbo Natale, preferiscono avere un look più pratico, pantaloni grigi (ma la gonna per la signora nisse), scarpe di legno e un lungo cappello rosso a punta. Ma attenzione! I nisser tendono a comportarsi male se tutto non va per il verso giusto, così per generazioni i bambini danesi hanno dovuto rappacificarsi con loro lasciando delle scodelle di pappa di riso e latte nascoste in soffitta. Infatti l’unica vera prova dei nisser è che la scodella è vuota al mattino dopo!

7. Le notti di Copenaghen brillano per le belle decorazioni. Non vedrete alcuna luce sgargiante né alberi di Natale in plastica. Bianche luci scintillanti illuminano l’albero di Natale che sta fuori casa e ghirlande giganti di vero abete appese in mezzo alle strade circondano i cuori rossi. Verde rosso e bianco sono i colori tradizionali del Natale danese.

8. In città, vari negozi hanno il loro modo per celebrare il Natale. Lo showroom di Royal Copenhagen di Amagertorv piena di bellissima porcellana, argento e cristallo, è il posto giusto dove acquistare un piatto di Natale della Bing & Grøndahl (quest’anno è il numero 104, se li collezionate), oppure le posate da dessert decorate con un disegno particolare, che sono una tradizione danese che risale al 1910. Nella Casa di Cristallo della Royal Copenhagen vengono apparecchiate e addobbate delle tavole natalizie da noti personaggi danesi, ogni anno con un tema diverso.

9. I francobolli natalizi decorativi, usati insieme a nastri colorati e a sigilli di cera, per personalizzare le buste dei biglietti d’auguri, hanno origine in Danimarca. Nel 1904, Einar Holbøll, un funzionario delle poste danesi sviluppò l'idea di aggiungere un francobollo sulle buste durante il periodo di Natale, per raccogliere fondi per la tubercolosi. L'idea fu approvata dalla direzione delle Poste e dal Re di Danimarca, e il primo francobollo portava l'effigie della regina e le parole "Buon Natale". Il primo anno ne furono venduti più di quattro milioni.

... Pagina 2/2 ...10. Le birrerie danesi si uniscono allo spirito natalizio nel loro inimitabile modo... A metà novembre potete vedere, un minuto prima di mezzanotte, dei carretti della Tuborg trainati da cavalli e tutti decorati da ghirlande e da bandiere danesi, da cui dei Babbi Natale distribuiscono la speciale birra di Natale, detta Julebryg. Quella della Tuborg raggiunge il 5.7% di alcool e il suo arrivo è un ulteriore motivo per festeggiare. Quasi tutte le birrerie danesi ormai lanciano la loro birra di Natale, alcune delle quali sono persino più forti. Già dagli anni ‘20 la Carlsberg aveva pensato alle signore, mettendo sul mercato le Julepilsner (4.6% di alcool puro).

11. È il momento del gløgg, una variante più forte del vin brûlé, servito bollente e molto speziato, con uva sultanina, mandorle, zenzero a pezzi e chiodi di garofano, il tutto spruzzato da acquavite. È proprio quello che ci vuole per scaldarsi da una giornata buia e fredda. Se volete assaggiare il miglior gløgg di Copenaghen, dovete andare da Hviids Vinstue. Loro lo fanno con vino rosso, porto, cognac e rum. Le spezie e l’uvetta restano a bagno nel vino per otto giorni, e vengono tolte dal glögg e sostituite con nuove spezie, prima che sia gustato. Il glögg può essere servito con le ciambelle di Natale, ma mai quello di Hviis!

12. Pranzi di Natale al lavoro significano FESTA! Spesso organizzati nell’ufficio stesso, i pranzi natalizi sono notoriamente controversi, dato che la moglie e il marito non sono quasi mai invitati.
Cominciano nel pomeriggio e spesso proseguono sino all’alba, e quello più modesto, ci si aspetta che duri almeno sette ore...! E come se non fosse abbastanza, si aggiungono anche le cene in famiglia e quelle con gli amici.
Il tradizionale menu di un pranzo natalizio può consistere in vari tipi di aringhe, salmone marinato, paté di fegato con pancetta croccante, confit d’anatra, arrosto di maiale, una scelta di formaggi e, naturalmente, il dolce tipico di Natale, il ris à l’amande, tutto accompagnato da birra e acquavite. Alla fine del pranzo ciascuno si prepara per il viaggio di ritorno. Autobus e treni speciali vengono programmati per evitare che la gente guidi in stato di ebrezza, e nelle ore piccole sono letteralmente assaliti dalla gente reduce dalle feste che vuole tornare a casa. Il viaggio per qualcuno è l’occasione di continuare a far festa, mentre altri non riescono a dormire per tutto il viaggio. In occasione di queste cene natalizie, nei venerdì del mese di dicembre tutti i bar sono stracolmi di gente.

13. I pranzi natalizi che si rifanno alla vecchia tradizione, cominciano con una pappa di riso e latte, Julegrød, ma con il passare del tempo è stato invertito l’ordine, e il riso compare alla fine come dessert. È una specialità danese, conosciuta come ris à l’amande, dove al riso bollito viene aggiunta panna montata, vaniglia e mandorle tritate. Il dolce viene servito freddo con sopra uno sciroppo caldo a base di cherry. Non importa se il riso arriva per primo o per ultimo, per tradizione la mamma infila nel dolce un a mandorla intera. E il ‘caso’ fa sì che questa venga trovata nella porzione del più giovane della famiglia, che quindi ha diritto alla sorpresa della mandorla. Di solito è un maialino di marzapane, ma in qualche casa capita che tutti trovino la mandorla, e quindi ci sono regali per tutti.

14. La cena di Natale è importante per i danesi. Di solito si sceglie tra l’arrosto di maiale con i ciccioli croccanti, l’anatra e l’oca. Oggigiorno si può mangiare il maiale o l’anatra in qualunque periodo dell’anno, ma è l’insieme del cavolo rosso, aspro e dolce contemporaneamente, delle patate caramellate e della salsa dell’arrosto, che devono essere sempre presenti alla cena di Natale. L’anatra e l’oca vengono farcite con mele e prugne snocciolate, e, volendo, si può aggiungere della marmellata oppure fettine di cetriolo senza i semi.

15. Non si può pensare di iniziare una dieta nel periodo natalizio. Torte e dolciumi sono presenti in abbondanza, e nelle vetrine delle pasticcerie compaiono specialità, che si vedono solo una volta all’anno e il cui profumo si libera per le strade. In questa festa di golosità fanno parte anche i kleiner, (farina, burro, uova e limone a fettine rettangolari, il tutto impastato in un modo impossibile da descrivere, e infine fritto) brune kager, (pane con zenzero tagliato a fettine sottili, appiattito e coperto di pezzettini di noci) e pebbernøder, (biscottini rotondi speziati con cannella, zenzero e noce moscata, il tutto cotto al forno con temperatura elevata) Aggiungete agli animaletti, la frutta e i nisser di marzapane, e il tradizionale gløgg, gli æbleskiver, una specie di frittella servita, di solito, coperta di zucchero raffinato o di un cucchiaino di marmellata.

16. Come non dimenticarsene, la Aalborg Akvavit esce, ogni anno in quantità limitata, come snaps natalizia, con una gradazione alcolica leggermente superiore al solito, per accertarsi che le feste raggiungano il giusto ritmo.

17. A Copenaghen il Natale comincia già nel mese di luglio. Il 24 luglio, infatti, esattamente cinque mesi prima di Natale, si svolge il Congresso Mondiale di tutti i Babbi Natale e degli Elfi natalizi. A parte il Natale, questo è l’evento più importante per i Babbi Natale del mondo, e l’unica occasione che hanno di incontrarsi. Quest’anno hanno partecipato circa 100 Babbi Natale provenienti da tutte le parti del pianeta. Da alcuni anni partecipa anche un rappresentante dell’Italia. Questioni importanti da discutere in questi quattro giorni di incontri saranno le migliori condizioni dei parcheggi sui tetti delle case e funi più resistenti per gli elfi natalizi.

Fonte: Ente Danese per il Turismo
Dal luned́ al venerd́, dalle 14 alle 17: tel. 02 874803
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