Naturisti sul piede di guerra a Cap d'Agde, nudismo si dissolutezza no!

Polemiche in Francia dove un gruppo di naturisti sta protestando per la tutela di Cap d'Agde, da 40 anni un riferimento per tutti i nudisti che qui trovano un ambiente mediterraneo ancora selvaggio e naturale. Ma la protesta non è per difendere il sito da una speculazione edilizia o la violazione del sito da parte di turisti non idonei all'ambiente “naturista”: in realtà perché il sito rischia di diventare, secondo i tradizionalisti, la capitale europea della dissolutezza morale! I seguaci del nudismo tradizionale denunciato infatti una "deriva libertina” della località meridionale francese di Cap d'Agde ed hanno presentato la loro protesta in una riunione del Consiglio Comunale della scorsa settimana.

Secondo i tradizionalisti, non appena esce il sole Cap d'Agde diventa la capitale europea della dissolutezza, dove il naturismo viene trasformato più che altro in erotismo e pornografia. Quello che si teme è che un'immagine troppo sessuale" di Cap d'Agde possa a portare ad una esplosione di libertarismo oltre l'area naturista. Un gruppo di circa 30 nudisti tradizionali hanno sostenuto queste tesi nel corso della riunione, ribadendo che l'immagine sexy e pornografica della località non si accorda con l'obiettivo di un sito che dichiara la propria armonia con la natura.

La situazione è complessa, dato che le lunghe spiagge di Cap d'Agde non possono essere pattugliate con facilità da un servizio di polizia, specialmente quando si pensa che in alta stagione possono essere fino a 40.000 i visitatori di questi lidi. E forse manca la volontà politica per farlo, dato che lo stesso sindaco preferirebbe astenersi dal dare giudizi di valore sulle pratiche sessuali delle persone. Come sempre ci penserà l'autunno e il freddo mistral a far sopire le polemiche, che ritorneranno ad accendersi probabilmente in primavera, al risveglio della natura e degli ormoni dei nudisti più “focosi”.

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