Stockbridge (Massachusetts): Norman Rockwell Museum festeggia 40 anni
Il favoloso museo dedicato alle opere, dipinti ed illustrazioni dell’artista icona d’America Norman Rockwell, situato nelle colline del Berkshire a Stockbridge, è stato riconosciuto a Novembre 2008 dall’uscente Presidente Bush con l’onorificenza prestigiosa National Humanities Medal. Solo nove le medaglie consegnate dalla White House e tra queste ad un solo Museo americano, Il Norman Rockwell Museum del Massachusetts.
Il riconoscimento premia, dal 1989, entità ed individui che contribuiscono alla profonda comprensione dell’umanità, coinvolgendo la comunità o aiutando a preservare ed espandere la fruibilità di risorse importanti nel campo umanistico. Negli ultimi dieci anni 107 personalità e 9 organizzazioni hanno ricevuto questo riconoscimento. Tra questi anche lo scrittore del New England John Updike.
La selezione è effettuata dal Presidente degli Stati Uniti. Il Norman Rockwell Museum è stato pertanto scelto per il suo contributo nello studio e nel riconoscimento della vita, del lavoro dell’artista divenuto icona dell’arte americana. Il museo è sempre stato un attento curatore d’archivi, d’illustrazioni e dello spirito benevolo verso la nazione, dell’artista Norman Rockwell: la più vasta e significativa collezione negli U.S.A. con oltre 700 dipinti e disegni, studi e 150.000 fotografie, lettere e materiali. Alla sua creazione contribuì anche una generosa donazione da parte di Steven Spielberg, grande ammiratore di Rockwell.
Il 13 Febbraio 2009 il museo festeggia il 115° compleanno di Norman Rockwell: una giornata speciale che programma anche la lettura dell’autobiografia dell’artista My Adventures as an Illustrator e che replicherà ogni domenica fino ad Aprile 2009.
Il riconoscimento premia, dal 1989, entità ed individui che contribuiscono alla profonda comprensione dell’umanità, coinvolgendo la comunità o aiutando a preservare ed espandere la fruibilità di risorse importanti nel campo umanistico. Negli ultimi dieci anni 107 personalità e 9 organizzazioni hanno ricevuto questo riconoscimento. Tra questi anche lo scrittore del New England John Updike.
La selezione è effettuata dal Presidente degli Stati Uniti. Il Norman Rockwell Museum è stato pertanto scelto per il suo contributo nello studio e nel riconoscimento della vita, del lavoro dell’artista divenuto icona dell’arte americana. Il museo è sempre stato un attento curatore d’archivi, d’illustrazioni e dello spirito benevolo verso la nazione, dell’artista Norman Rockwell: la più vasta e significativa collezione negli U.S.A. con oltre 700 dipinti e disegni, studi e 150.000 fotografie, lettere e materiali. Alla sua creazione contribuì anche una generosa donazione da parte di Steven Spielberg, grande ammiratore di Rockwell.
Il 13 Febbraio 2009 il museo festeggia il 115° compleanno di Norman Rockwell: una giornata speciale che programma anche la lettura dell’autobiografia dell’artista My Adventures as an Illustrator e che replicherà ogni domenica fino ad Aprile 2009.
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Il 1° Maggio 2009 il Museo inaugura la nuova mostra A Day in the Life: Norman Rockwell’s Stockbridge Studio. Durante la sua lunga carriera, Rockwell ha usato circa diciassette studi e ne ha presi a prestito almeno sei mentre si trovava lontano da casa. Ognuno fu sistemato nel medesimo modo e - contrariamente allo stereotipo del classico studio d’artista -, mantenuti nitidi e ben organizzati; la creatività di Rockwell sembra dipendesse dallo spazio ordinato nel quale operava. Per celebrare il 40° Anniversario la mostra illustra lo studio di Stockbridge quale migliore, considerandolo il suo “best studio yet” ed invita i visitatori ad entrare almeno per un giorno nella profondità di una tipica giornata d’intenso lavoro che ha formato immaginazione ed esperienza di Rockwell.
Segue dal 4 Luglio al 7 Settembre 2009 la mostra American Chronicles: The Art of Norman Rockwell. I dipinti, disegni, schizzi dell’artista qui raccolti coprono un lavoro compiuto durante 56 anni, ad iniziare dall’interpretazione dell’eroe popolare americano Daniel Boone, che conduce al sicuro i pionieri nel West, fino al lavoro del 1970 ove turisti americani e soldati israeliani partecipano alla cerimonia del Natale alla Basilica di Betlemme. Rockwell soleva definirsi reporter dell’America e degli eventi contemporanei. I media gli assegnarono diversi soprannomi: 'the people’s painter" "a contemporary Currier & Ives" e "the Dickens of the paintbrush." Rockwell manteneva un atteggiamento di speranza e d’ammirazione verso l’umanità: questo divenne il marchio nel suo lavoro. Soprattutto amava rappresentare storie sulla gente, il loro “relazionarsi”. Amore del realismo e tendenza all’idealismo: ingredienti profondamente radicati nel popolo americano. Stone's Throw: Peter Rockwell, Sculptor – dall’11 Luglio al 25 Ottobre 2009 è la mostra di opere di Peter Rockwell nel vasto parco che circonda il Museo. Peter è figlio di Norman e si dedica a sculture vibranti ed animate che s’ispirano agli acrobati dei circhi, agli animali in movimento, ai gargoyl ed ai mostri. Una collezione eccezionale di scultoree bronzee, marmoree e di pietra calcarea sono esposte nell’idilliaco paesaggio pastorale di Stockbridge. www.nrm.org
Il 1° Maggio 2009 il Museo inaugura la nuova mostra A Day in the Life: Norman Rockwell’s Stockbridge Studio. Durante la sua lunga carriera, Rockwell ha usato circa diciassette studi e ne ha presi a prestito almeno sei mentre si trovava lontano da casa. Ognuno fu sistemato nel medesimo modo e - contrariamente allo stereotipo del classico studio d’artista -, mantenuti nitidi e ben organizzati; la creatività di Rockwell sembra dipendesse dallo spazio ordinato nel quale operava. Per celebrare il 40° Anniversario la mostra illustra lo studio di Stockbridge quale migliore, considerandolo il suo “best studio yet” ed invita i visitatori ad entrare almeno per un giorno nella profondità di una tipica giornata d’intenso lavoro che ha formato immaginazione ed esperienza di Rockwell.
Segue dal 4 Luglio al 7 Settembre 2009 la mostra American Chronicles: The Art of Norman Rockwell. I dipinti, disegni, schizzi dell’artista qui raccolti coprono un lavoro compiuto durante 56 anni, ad iniziare dall’interpretazione dell’eroe popolare americano Daniel Boone, che conduce al sicuro i pionieri nel West, fino al lavoro del 1970 ove turisti americani e soldati israeliani partecipano alla cerimonia del Natale alla Basilica di Betlemme. Rockwell soleva definirsi reporter dell’America e degli eventi contemporanei. I media gli assegnarono diversi soprannomi: 'the people’s painter" "a contemporary Currier & Ives" e "the Dickens of the paintbrush." Rockwell manteneva un atteggiamento di speranza e d’ammirazione verso l’umanità: questo divenne il marchio nel suo lavoro. Soprattutto amava rappresentare storie sulla gente, il loro “relazionarsi”. Amore del realismo e tendenza all’idealismo: ingredienti profondamente radicati nel popolo americano. Stone's Throw: Peter Rockwell, Sculptor – dall’11 Luglio al 25 Ottobre 2009 è la mostra di opere di Peter Rockwell nel vasto parco che circonda il Museo. Peter è figlio di Norman e si dedica a sculture vibranti ed animate che s’ispirano agli acrobati dei circhi, agli animali in movimento, ai gargoyl ed ai mostri. Una collezione eccezionale di scultoree bronzee, marmoree e di pietra calcarea sono esposte nell’idilliaco paesaggio pastorale di Stockbridge. www.nrm.org
Fonte: Massachusetts Office of Travel & Tourism Ufficio Stampa Thema Nuovi Mondi srl Visita Massvacation.it |
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