Forcella Staunies, la pista pił ripida delle Dolomiti
E' una delle piste che tutti vorrebbero fare almeno una volta nella vita, ma che pochi possono vantare di aver fatto. Ovviamente parliamo del Canalone Staunies, conosciuto anche con il nome di Forcella Staunies, la pista più verticale che un possessore dello skipass Dolomiti Superski può pensare di compiere durante la sua settimana bianca.
La sua parte alta possiede una pendenza iniziale del 64%, con un tracciato che letteralmente si precipita tra tra panorami di rocce e vette innevate, a sbalzo sull’intera vallata ampezzana. Una pista difficile e che può diventare pericolosa nel caso le condizioni meteorologiche non siano delle migliori. Di conseguenza il tracciato è spesso chiuso, in presenza di vento e cattiva visibilità, mentre la parte bassa della pista è quasi sempre aperta, ma ovviamente non è così impegnativa e "mitica" come i primi 600 metri di percorso.
Già vedendo la sua collocazione tra le rocce del Monte Cristallo vengono i brividi pensare che qualcuno abbia avuto l'idea di disegnare una pista su quelle pendenze! Lo spunto arrivò 58 anni fa, proprio in occasione delle Olimpiadi Invernali del 1956 quando venne venne scelta questa stretta sella come punto di arrivo di un nuova seggiovia, e fu creata questa pista entrata nella leggenda.
Oggi la Forcella Staunies fa parte del cosiddetto Skitour Olimpia, che comprende ben 140 km di piste, le più belle tra quelle del comprensorio sciistico di Cortina d'Ampezzo, percorso ovviamente centrato sui tracciati che hanno visto gareggiare gli atleti delle olimpiadi del '56. Il Cristallo si raggiunge salendo sulla strada del Passo Tre Croci, ma se volete farlo sci a piedi dal Centro di Cortina dovete dapprima salire al Faloria.
La sua parte alta possiede una pendenza iniziale del 64%, con un tracciato che letteralmente si precipita tra tra panorami di rocce e vette innevate, a sbalzo sull’intera vallata ampezzana. Una pista difficile e che può diventare pericolosa nel caso le condizioni meteorologiche non siano delle migliori. Di conseguenza il tracciato è spesso chiuso, in presenza di vento e cattiva visibilità, mentre la parte bassa della pista è quasi sempre aperta, ma ovviamente non è così impegnativa e "mitica" come i primi 600 metri di percorso.
Già vedendo la sua collocazione tra le rocce del Monte Cristallo vengono i brividi pensare che qualcuno abbia avuto l'idea di disegnare una pista su quelle pendenze! Lo spunto arrivò 58 anni fa, proprio in occasione delle Olimpiadi Invernali del 1956 quando venne venne scelta questa stretta sella come punto di arrivo di un nuova seggiovia, e fu creata questa pista entrata nella leggenda.
Oggi la Forcella Staunies fa parte del cosiddetto Skitour Olimpia, che comprende ben 140 km di piste, le più belle tra quelle del comprensorio sciistico di Cortina d'Ampezzo, percorso ovviamente centrato sui tracciati che hanno visto gareggiare gli atleti delle olimpiadi del '56. Il Cristallo si raggiunge salendo sulla strada del Passo Tre Croci, ma se volete farlo sci a piedi dal Centro di Cortina dovete dapprima salire al Faloria.
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Ripida, stretta in una gola tra due pareti rocciose, questa pista nera sfiora alla partenza quota 3.000 m, ed è raggiungibile grazie alla seggiovia Rio Gere, che termina appena sotto al Rifugio Lorenzi. Solo un cartello indica il colore della pista e un numero segnala che state per afforntare le pista n° 69.
Il vostro sguardo sprofonda fino al centro della città mentre cielo e terra quasi si confondono: questo si prova di fronte alla famosissima Forcella Staunies, e oltre alla pendenza dovete mettere conto che la pista non è battuta, e la sua esposzione a sud significa alternanze di placche di ghiaccio a neve soffice o molla, rendendola quindi una delle piste più amate e al contempo temute di tutta la Ski area.
Mentre scendete noterete la presenza di reti, messe a sicurezza per fermare eventuali e malaugurate cadute degli sciatori meno preparati. Il percorso è complessivamente di tre chilometri ed arriva fino in Val Padeon, a quota 1.982 metri, grossomodo 1.000 metri di dislivello complessivi, ma è solo il primo tratto che vi farà entrare nella leggenda.
Ripida, stretta in una gola tra due pareti rocciose, questa pista nera sfiora alla partenza quota 3.000 m, ed è raggiungibile grazie alla seggiovia Rio Gere, che termina appena sotto al Rifugio Lorenzi. Solo un cartello indica il colore della pista e un numero segnala che state per afforntare le pista n° 69.
Il vostro sguardo sprofonda fino al centro della città mentre cielo e terra quasi si confondono: questo si prova di fronte alla famosissima Forcella Staunies, e oltre alla pendenza dovete mettere conto che la pista non è battuta, e la sua esposzione a sud significa alternanze di placche di ghiaccio a neve soffice o molla, rendendola quindi una delle piste più amate e al contempo temute di tutta la Ski area.
Mentre scendete noterete la presenza di reti, messe a sicurezza per fermare eventuali e malaugurate cadute degli sciatori meno preparati. Il percorso è complessivamente di tre chilometri ed arriva fino in Val Padeon, a quota 1.982 metri, grossomodo 1.000 metri di dislivello complessivi, ma è solo il primo tratto che vi farà entrare nella leggenda.
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