MEGA Jordan, il pił grande archivio online pubblico di reperti archeologici
Che la Giordania sia uno scrigno traboccante di tesori non è una novità: opere d’arte, meraviglie architettoniche e reperti archeologici costellano questa terra affascinante, accompagnando gli ospiti in un viaggio attraverso i secoli. Ed è èer questo che la Giordania ha creato MEGA Jordan (www.megajordan.org) il più grande archivio online al mondo di reperti archeologici, un incredibile strumento di libero uso, che aiuterà a preservare e conservare i numerosissimi siti sparsi per tutto il territorio del Regno Hashemita. MEGA Jordan sfruttando il Geographic Information System, un sistema simile a Google Earth, mappa gli oltre 11.000 siti presenti nel Paese.
Il pubblico, grazie a questo portale, potrà facilmente cliccare su ciascun sito per conoscerne l’intero inventario di reperti registrati così come il loro stato di conservazione, costantemente aggiornato con informazioni utili sia agli studiosi che agli amatori.
Questo sistema sarà uno strumento importante per la prevenzione di saccheggi o di traffici illegali di opere d’arte, grazie anche all’impiego di sistemi tecnologici come il GIS, ma sarà anche un mezzo fondamentale per la promozione dell’immenso patrimonio archeologico presente in Giordania, Paese che può vantare alcuni tra i più importanti siti al mondo: senza considerare la Città Rosa di Petra risalente ad oltre 2000 anni fa, ricordiamo tra i tanti il castello islamico dell’VIII secolo di Qasr Amra, o i numerosi luoghi di ritrovamenti dell’era neolitica e dell’epoca delle Crociate.
La novità risulterà particolarmente utile per chi vuole pianificare una visita nel dettaglio. Inoltre gli studiosi e gli esperti autorizzati dal Ministero per le Antichità della Giordania potranno aggiornare le informazioni costantemente, in modo facile e veloce, per garantire agli appassionati di informarsi correttamente e alle autorità di controllare eventuali minacce per i siti.
Il sistema, frutto di un investimento di 1 milione di dollari provenienti dal World Monuments Fund, è stato sviluppato in collaborazione con il Getty Institute di Los Angeles e di New York.
Il pubblico, grazie a questo portale, potrà facilmente cliccare su ciascun sito per conoscerne l’intero inventario di reperti registrati così come il loro stato di conservazione, costantemente aggiornato con informazioni utili sia agli studiosi che agli amatori.
Questo sistema sarà uno strumento importante per la prevenzione di saccheggi o di traffici illegali di opere d’arte, grazie anche all’impiego di sistemi tecnologici come il GIS, ma sarà anche un mezzo fondamentale per la promozione dell’immenso patrimonio archeologico presente in Giordania, Paese che può vantare alcuni tra i più importanti siti al mondo: senza considerare la Città Rosa di Petra risalente ad oltre 2000 anni fa, ricordiamo tra i tanti il castello islamico dell’VIII secolo di Qasr Amra, o i numerosi luoghi di ritrovamenti dell’era neolitica e dell’epoca delle Crociate.
La novità risulterà particolarmente utile per chi vuole pianificare una visita nel dettaglio. Inoltre gli studiosi e gli esperti autorizzati dal Ministero per le Antichità della Giordania potranno aggiornare le informazioni costantemente, in modo facile e veloce, per garantire agli appassionati di informarsi correttamente e alle autorità di controllare eventuali minacce per i siti.
Il sistema, frutto di un investimento di 1 milione di dollari provenienti dal World Monuments Fund, è stato sviluppato in collaborazione con il Getty Institute di Los Angeles e di New York.
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MEGA, che verrà presto impiegato anche in altre zone della regione mediorientale, come ad esempio l’Iraq, è il primo sistema di portata nazionale utilizzato da un dipartimento delle antichità con caratteristiche di divulgazione, quindi non solo destinato ad esperti, che potrà essere inoltre sfruttato anche per la pianificazione urbanistica in funzione dello studio dei flussi turistici osservati nei vari siti.
Joseph Greene, vicedirettore dell’ Harvard University’s Semitic Museum, ha dichiarato che MEGA spicca fra gli altri sistemi GIS per l’archeologia, che si sono sempre accontentati di funzioni più limitate e di uno scopo più circoscritto. Questo è il primo sistema ad essere utilizzato dal dipartimento dell’antichità, e ha la particolarità di delimitare rigorosamente i confini di ogni sito. Gli addetti ai lavori potranno denunciare comodamente un eventuale furto o un danno provocato dal traffico turistico.
In lingua araba e inglese, l’innovativo sito è una risorsa preziosa non solo per gli esperti del settore, ma anche per gli studenti o i semplici appassionati: chiunque voglia immergersi nella magia delle antiche civiltà giordane, senza doversi allontanare di un passo dalla propria scrivania, si divertirà a scoprire le possibilità offerte dal programma e vorrà subito sperimentarne le capacità.
Joseph Greene, vicedirettore dell’ Harvard University’s Semitic Museum, ha dichiarato che MEGA spicca fra gli altri sistemi GIS per l’archeologia, che si sono sempre accontentati di funzioni più limitate e di uno scopo più circoscritto. Questo è il primo sistema ad essere utilizzato dal dipartimento dell’antichità, e ha la particolarità di delimitare rigorosamente i confini di ogni sito. Gli addetti ai lavori potranno denunciare comodamente un eventuale furto o un danno provocato dal traffico turistico.
In lingua araba e inglese, l’innovativo sito è una risorsa preziosa non solo per gli esperti del settore, ma anche per gli studenti o i semplici appassionati: chiunque voglia immergersi nella magia delle antiche civiltà giordane, senza doversi allontanare di un passo dalla propria scrivania, si divertirà a scoprire le possibilità offerte dal programma e vorrà subito sperimentarne le capacità.
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