Coffee shop di Amsterdam: dal 2012 vietati agli stranieri
Amsterdam la città della vera libertà, per lo meno del tutto lecito come molti pensavano che fosse, cambia regime: il governo olandese ha annunciato infatti che entro la fine di quest'anno, i famosi negozi chiamati "coffee shop", che oltre al caffè erogano anche la marijuana, dovranno chiudere le loro porte ai turisti e potranno rimanere aperti solo per i cittadini olandesi. In pratica il governo olandese ha intenzione di rendere questi negozi come circoli privati, utilizzabili solo dai residenti con età superiore ai 18 anni.
La nuova norma è attualmente in fase di revisione costituzionale e quindi nei prossimi mesi verrà deciso se essa è applicabile o meno. Contrariamente alla credenza popolare, le droghe leggere sono in realtà illegali nei Paesi Bassi. Vi è una politica di tolleranza per uso personale e sotto questo punto di vista, i caffè sono autorizzati a vendere cannabis a condizioni rigorose, con un limite di 5 g per persona al giorno. La cosa veramente particolare è che ora c'è il divieto di fumare il tabacco nei luoghi chiusi, e allora solo la cannabis pura può essere fumata nei negozi, che tra l'altro servono bevande analcoliche.
I nuovi coffee shop potranno avere un massimo di 1500 iscritti, e per entrare bisognerà essere in possesso del cosiddetto Wietpas: senza di esso non si potrà accedere, e senza cittadinanza olandese non sarà possibile registrarsi in nessun coffee shop di Amsterdam.
Vista la situazione questa potrebbe quindi essere l'ultima estate per i turisti stranieri in cerca di “sballo”. Tra l'altro la norma prevede la chiusura dei coffee shop che sono nel raggio di 350 m dalle scuole cittadine, e la cosa costringerebbe alla morte 6 coffee shop su 10. La legge è stata promossa dalla destra olandese, guidata da Geert Wilders: il suo Partito della Libertà ha vinto 1,5 milioni di voti nelle elezioni generali dello scorso anno, diventando il terzo maggiore partito in Olanda. Wilders aveva infatti inserito nel suo programma la volontà di contrastare il turismo legato alla vendita di droghe leggere, per diminuire i fenomeni di criminalità legati al mondo dello spaccio di droga.
Non mancano i pareri contrari: innanzitutto l'industria del turismo subirà un grave colpo, si pensa ad un calo delle presenze straniere ad Amsterdam pari al 20% almeno. E togliere la marijuana dai coffe shop significherebbe inevitabilmente ritornare allo spaccio in strada, dove verrebbe a mancare ogni forma di controllo sulla qualità e quantità del prodotto, e la sicurezza delle persone verrebbe di molto diminuita.
La nuova norma è attualmente in fase di revisione costituzionale e quindi nei prossimi mesi verrà deciso se essa è applicabile o meno. Contrariamente alla credenza popolare, le droghe leggere sono in realtà illegali nei Paesi Bassi. Vi è una politica di tolleranza per uso personale e sotto questo punto di vista, i caffè sono autorizzati a vendere cannabis a condizioni rigorose, con un limite di 5 g per persona al giorno. La cosa veramente particolare è che ora c'è il divieto di fumare il tabacco nei luoghi chiusi, e allora solo la cannabis pura può essere fumata nei negozi, che tra l'altro servono bevande analcoliche.
I nuovi coffee shop potranno avere un massimo di 1500 iscritti, e per entrare bisognerà essere in possesso del cosiddetto Wietpas: senza di esso non si potrà accedere, e senza cittadinanza olandese non sarà possibile registrarsi in nessun coffee shop di Amsterdam.
Vista la situazione questa potrebbe quindi essere l'ultima estate per i turisti stranieri in cerca di “sballo”. Tra l'altro la norma prevede la chiusura dei coffee shop che sono nel raggio di 350 m dalle scuole cittadine, e la cosa costringerebbe alla morte 6 coffee shop su 10. La legge è stata promossa dalla destra olandese, guidata da Geert Wilders: il suo Partito della Libertà ha vinto 1,5 milioni di voti nelle elezioni generali dello scorso anno, diventando il terzo maggiore partito in Olanda. Wilders aveva infatti inserito nel suo programma la volontà di contrastare il turismo legato alla vendita di droghe leggere, per diminuire i fenomeni di criminalità legati al mondo dello spaccio di droga.
Non mancano i pareri contrari: innanzitutto l'industria del turismo subirà un grave colpo, si pensa ad un calo delle presenze straniere ad Amsterdam pari al 20% almeno. E togliere la marijuana dai coffe shop significherebbe inevitabilmente ritornare allo spaccio in strada, dove verrebbe a mancare ogni forma di controllo sulla qualità e quantità del prodotto, e la sicurezza delle persone verrebbe di molto diminuita.
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