Kitesurfer polacco cammina sulle acque: miracolo o trovata pubblicitaria?
Più che una vera notizia, sembra l'ennesima trovata pubblicitaria di un noto energy drink, che come ripete in ogni suo spot mette le ali a chi lo beve, tantè che vi raccontiamo l'impresa del kitesurfer polacco Maciek Kozierski, 26enne che assieme ai suoi compagni di team ha trascorso 4 giorni sul lago di Tiberiade, il cosiddetto mare di Galilea in Israele, cercando di ripetere uno dei miracoli di Gesù, camminare sulle acque.
Sulle rive del Lago presso la chiesa di Cafarnao, nel luogo in cui secondo quanto riporta il Nuovo Testamento della Bibbia, il Messia camminò sull'acqua davanti agli apostoli, l'atleta ha cercato l'impresa per ben 50 volte. Il suo piano era piuttosto semplice, e cioè arrivare fino alla velocità di punta con il suo kite-surf poi sganciare la vela e correre fuori dalla tavola sull'acqua.
Grazie alla sostenuta componente orizzontatale della velocità, per qualche metro avrebbe potuto camminare sulle le acque. C'è da dire però che Gesù aveva camminato, e non corso sul Lago di Tiberiade, e i vangeli non fanno nessuna menzione da tavole da kite-surf...ma tant'è...
L'impresa non è stata facile, oltre al problema della forza di gravità (presente a dispetto dello sponsor), Koziershi ha dovuto attendere l'acqua calma e piatta, che si presenta con assenza di vento o quasi condizione in cui il kite-surf non viaggia certo a velocità elevate!
Sulle rive del Lago presso la chiesa di Cafarnao, nel luogo in cui secondo quanto riporta il Nuovo Testamento della Bibbia, il Messia camminò sull'acqua davanti agli apostoli, l'atleta ha cercato l'impresa per ben 50 volte. Il suo piano era piuttosto semplice, e cioè arrivare fino alla velocità di punta con il suo kite-surf poi sganciare la vela e correre fuori dalla tavola sull'acqua.
Grazie alla sostenuta componente orizzontatale della velocità, per qualche metro avrebbe potuto camminare sulle le acque. C'è da dire però che Gesù aveva camminato, e non corso sul Lago di Tiberiade, e i vangeli non fanno nessuna menzione da tavole da kite-surf...ma tant'è...
L'impresa non è stata facile, oltre al problema della forza di gravità (presente a dispetto dello sponsor), Koziershi ha dovuto attendere l'acqua calma e piatta, che si presenta con assenza di vento o quasi condizione in cui il kite-surf non viaggia certo a velocità elevate!
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Ma la costanza del polacco e del suo team è stata premiata il quarto giorno, quando l'arrivo di un vento teso e il lago non ancora increspato, gli hanno permesso di ottenere l'accelerazione necessaria per compiere l'impresa, e compiere qualche appoggio sulla superficie, prima di affondare come qualsiasi mortale di questa terra.
Ad immortale questa prova il fotografo servo Predrag Vuckovic e l’austriaco Joerg Mitter.
Foto cortesia: Redbull
Ma la costanza del polacco e del suo team è stata premiata il quarto giorno, quando l'arrivo di un vento teso e il lago non ancora increspato, gli hanno permesso di ottenere l'accelerazione necessaria per compiere l'impresa, e compiere qualche appoggio sulla superficie, prima di affondare come qualsiasi mortale di questa terra.
Ad immortale questa prova il fotografo servo Predrag Vuckovic e l’austriaco Joerg Mitter.
Foto cortesia: Redbull