Primo eco-lodge completamente italiano a Metundo, isole Quirimbas Mozambico
È stato ufficialmente inaugurato questa mattina, alla presenza del Governatore della Provincia di Cabo Delgado Eliseu Joachim Machava e del Console Onorario del Mozambico a Milano Simone Santi, il primo eco-lodge completamente “made in Italy” in Mozambico, realizzato dall’imprenditore milanese Matteo Vaghi e con il sostegno della Leonardo Business Consulting, che opera da anni nel Paese, a supporto degli investimenti italiani in Mozambico. La struttura, che già inizia a farsi conoscere tra gli appassionati di immersioni e chi è alla ricerca delle ultime destinazioni ancora non esplorate dalle grandi rotte del turismo, è situata a Metundo, una delle più belle isole delle Quirimbas, arcipelago divenuto Parco Nazionale a partire dal 2002 e che si distende lungo la costa nord del Paese, da Pemba (capoluogo della provincia di Cabo Delgado) fino al fiume Rovuma, che segna il confine tra la Tanzania ed il Mozambico.
“Lo sviluppo infrastrutturale del nord, la parte meno moderna ma anche più “esclusiva” del Mozambico” sottolinea il Console Santi “vede un forte impegno del Governo locale per favorire l’affermarsi di un turismo qualificato, con soluzioni alberghiere di lusso ed eco-lodge, che vanno a collocarsi in un’area dove il viaggio ha ancora il senso dell’esplorazione e dove l’attenzione verso un ambiente ancora incontaminato è uno degli aspetti di maggiore rilevanza”. Il Console ha voluto anche evidenziare come questo primo investimento completamente italiano portato a termine nel settore turistico in Mozambico darà impulso ad un piano di sviluppo del turismo “made in Italy” nel Paese (recentemente discusso dallo stesso Console con il Ministro del Turismo), teso anche ad accelerare la realizzazione di infrastrutture turistiche di qualità.
“Apprezzo il lavoro fatto da un imprenditore serio” è stato il plauso del Governatore “ed il sostegno costante del Consolato. Ora è il momento di investitori capaci che, come nel caso di Metundo, si impegnino a investire anche nelle risorse umane locali e a valorizzare le risorse naturali del Mozambico”.
Il “Metundo lodge” –unica struttura presente sull’isola- è composto da nove lodge “realizzati solo con materiali locali e secondo le tradizioni e l’arte Maconde del posto”, come conferma l’imprenditore Matteo Vaghi, che ha deciso di impegnarsi in questo progetto, scommettendo sulla bellezza del Mozambico ed in particolare delle Quirimbas. La pescosità delle acque andranno a vantaggio del ristorante della struttura –dove cuochi mozambicani sono stati formati all’arte del carpaccio- e degli amanti della pesca d’altura e del diving, che potranno esplorare gli incredibili fondali dell’arcipelago. Il lato sud dell’isola si affaccia su una laguna raggiungibile attraversando un lembo di terra coperto di mangrovie e fiori rossi, dove a terra si possono vedere le buche usate dalle tartarughe per deporre le uova. “Non sono proprio sicuro di volere che venga tanta gente” sorride Matteo Vaghi, mentre mostra la distesa di ostriche visibile sulla barriera corallina.
“Lo sviluppo infrastrutturale del nord, la parte meno moderna ma anche più “esclusiva” del Mozambico” sottolinea il Console Santi “vede un forte impegno del Governo locale per favorire l’affermarsi di un turismo qualificato, con soluzioni alberghiere di lusso ed eco-lodge, che vanno a collocarsi in un’area dove il viaggio ha ancora il senso dell’esplorazione e dove l’attenzione verso un ambiente ancora incontaminato è uno degli aspetti di maggiore rilevanza”. Il Console ha voluto anche evidenziare come questo primo investimento completamente italiano portato a termine nel settore turistico in Mozambico darà impulso ad un piano di sviluppo del turismo “made in Italy” nel Paese (recentemente discusso dallo stesso Console con il Ministro del Turismo), teso anche ad accelerare la realizzazione di infrastrutture turistiche di qualità.
“Apprezzo il lavoro fatto da un imprenditore serio” è stato il plauso del Governatore “ed il sostegno costante del Consolato. Ora è il momento di investitori capaci che, come nel caso di Metundo, si impegnino a investire anche nelle risorse umane locali e a valorizzare le risorse naturali del Mozambico”.
Il “Metundo lodge” –unica struttura presente sull’isola- è composto da nove lodge “realizzati solo con materiali locali e secondo le tradizioni e l’arte Maconde del posto”, come conferma l’imprenditore Matteo Vaghi, che ha deciso di impegnarsi in questo progetto, scommettendo sulla bellezza del Mozambico ed in particolare delle Quirimbas. La pescosità delle acque andranno a vantaggio del ristorante della struttura –dove cuochi mozambicani sono stati formati all’arte del carpaccio- e degli amanti della pesca d’altura e del diving, che potranno esplorare gli incredibili fondali dell’arcipelago. Il lato sud dell’isola si affaccia su una laguna raggiungibile attraversando un lembo di terra coperto di mangrovie e fiori rossi, dove a terra si possono vedere le buche usate dalle tartarughe per deporre le uova. “Non sono proprio sicuro di volere che venga tanta gente” sorride Matteo Vaghi, mentre mostra la distesa di ostriche visibile sulla barriera corallina.
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L’arcipelago delle Quirimbas, conosciute ai tempi della dominazione portoghese del sedicesimo secolo come isole Maluane –dal nome dei tessuti prodotti in quest’area-, è raggiungibile con piccoli aerei, con barche a motore o con le tradizionali imbarcazioni in legno (limitatamente alle isole in prossimità della costa). Oltre alle spiagge incontaminate e ad una barriera corallina intatta, la maggiore attrazione della zona è costituita dall’isola di Ibo, uno dei più antichi centri abitati del Paese, dove si mescolano influenze indigene, portoghesi ed arabe.
Dopo anni in cui i tour operator italiani hanno proposto la destinazione Mozambico come un prodotto elitario, limitandosi a commercializzare lune di miele di lusso, estensioni mare dei tour nei grandi parchi del Sudafrica e in minor misura viaggi-avventura, nell’ultimo biennio si sta assistendo ad un rinnovato interesse degli operatori nazionali per il Mozambico, che è ritornato a partecipare anche alla BIT (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano. Ad oggi l’Italia si colloca al settimo posto come numero di turisti incoming, ma vi sono grandi prospettive di crescita: grazie alle iniziative portate avanti da alcuni gruppi ed investitori privati, nel 2012 apriranno al pubblico almeno quattro nuove strutture ricettive a gestione italiana nella sola provincia settentrionale di Cabo Delgado. Si prevede che l’incremento del flusso turistico proveniente dall’Italia sarà tale da giustificare l’inaugurazione di un volo charter, operato da Air Italy, che con frequenza bisettimanale collegherà Milano a Pemba, porta di accesso non solo di Cabo Delgado, ma anche delle provincie limitrofe di Niassa e Nampula.
L’arcipelago delle Quirimbas, conosciute ai tempi della dominazione portoghese del sedicesimo secolo come isole Maluane –dal nome dei tessuti prodotti in quest’area-, è raggiungibile con piccoli aerei, con barche a motore o con le tradizionali imbarcazioni in legno (limitatamente alle isole in prossimità della costa). Oltre alle spiagge incontaminate e ad una barriera corallina intatta, la maggiore attrazione della zona è costituita dall’isola di Ibo, uno dei più antichi centri abitati del Paese, dove si mescolano influenze indigene, portoghesi ed arabe.
Dopo anni in cui i tour operator italiani hanno proposto la destinazione Mozambico come un prodotto elitario, limitandosi a commercializzare lune di miele di lusso, estensioni mare dei tour nei grandi parchi del Sudafrica e in minor misura viaggi-avventura, nell’ultimo biennio si sta assistendo ad un rinnovato interesse degli operatori nazionali per il Mozambico, che è ritornato a partecipare anche alla BIT (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano. Ad oggi l’Italia si colloca al settimo posto come numero di turisti incoming, ma vi sono grandi prospettive di crescita: grazie alle iniziative portate avanti da alcuni gruppi ed investitori privati, nel 2012 apriranno al pubblico almeno quattro nuove strutture ricettive a gestione italiana nella sola provincia settentrionale di Cabo Delgado. Si prevede che l’incremento del flusso turistico proveniente dall’Italia sarà tale da giustificare l’inaugurazione di un volo charter, operato da Air Italy, che con frequenza bisettimanale collegherà Milano a Pemba, porta di accesso non solo di Cabo Delgado, ma anche delle provincie limitrofe di Niassa e Nampula.