Bird-watching nelle coste del Friuli Venezia Giulia
L’autunno e i mesi di novembre e dicembre in particolare rappresentano un momento speciale per il bird-watching nelle coste del Friuli Venezia Giulia. Questa è infatti la zona umida più settentrionale del Mediterraneo ed è quindi una tappa obbligata per gli uccelli acquatici che dalle coste e dalle lagune dell’Europa del nord volano verso sud per l’inverno. Alcuni di questi proseguono il viaggio, altri invece si fermano per svernare e nidificare proprio qui.
La zona è compresa tra le foci del Tagliamento e dell’Isonzo, i due fiumi che racchiudono la lagune di Marano e Grado, e la sua importanza naturalistica è riconosciuta a livello internazionale. Qui ci sono ben tre riserve naturali (Foci dello Stella e Valle Canal Novo, Valle Cavanata, Foce dell’Isonzo), paradiso di germani, cigni, oche, aironi, cormorani, falchi per un totale di quasi 400 specie avifaunistiche sulle 515 censite in tutta l’Italia. La ricchezza della fauna corrisponde naturalmente a una grandissima varietà della vegetazione, a sua volta dovuta alla speciale biodiversità che caratterizza queste coste, dove terra, mare e acqua dolce si confondono e si mescolano in poco spazio.
La riserva delle foci dello Stella si visita via acqua, con imbarcazioni che partono da Marano, esplorano la laguna tra i casoni, le vecchie case dei pescatori, e poi risalgono per un tratto e quindi ridiscendono il fiume. All’approssimarsi della foce, lo Stella scorre lento e sinuoso tra i canneti, un tempo comuni nelle coste dell’Adriatico ma ora invece rari e preziosi, che pian piano lasciano posto alla vegetazione alofila delle barene, gli isolotti che emergono sopra il livello dell’acqua.
Le altre due riserve, oltre al percorso d’acqua, hanno anche un percorso di terra percorribile a piedi o in bicicletta tra i prati e gli alberi dell’antico bosco planiziale, la golena tra l’argine e il fiume Isonzo, la valle da pesca Valle Cavanata, e poi ancora bacini salmastri e paludi dolci, canali, spiagge. Le tre riserve possiedono un centro visite dove si svolgono anche attività didattiche e sono attrezzate con percorsi dotati di passerelle sui canali e osservatori adatti al bird-watching.
Ma la zona è speciale anche dal punto di vista enogastronomico: le specialità ittiche lagunari sono spesso preparate usando anche le erbe e le alghe locali in combinazioni veramente eccellenti.
La zona è compresa tra le foci del Tagliamento e dell’Isonzo, i due fiumi che racchiudono la lagune di Marano e Grado, e la sua importanza naturalistica è riconosciuta a livello internazionale. Qui ci sono ben tre riserve naturali (Foci dello Stella e Valle Canal Novo, Valle Cavanata, Foce dell’Isonzo), paradiso di germani, cigni, oche, aironi, cormorani, falchi per un totale di quasi 400 specie avifaunistiche sulle 515 censite in tutta l’Italia. La ricchezza della fauna corrisponde naturalmente a una grandissima varietà della vegetazione, a sua volta dovuta alla speciale biodiversità che caratterizza queste coste, dove terra, mare e acqua dolce si confondono e si mescolano in poco spazio.
La riserva delle foci dello Stella si visita via acqua, con imbarcazioni che partono da Marano, esplorano la laguna tra i casoni, le vecchie case dei pescatori, e poi risalgono per un tratto e quindi ridiscendono il fiume. All’approssimarsi della foce, lo Stella scorre lento e sinuoso tra i canneti, un tempo comuni nelle coste dell’Adriatico ma ora invece rari e preziosi, che pian piano lasciano posto alla vegetazione alofila delle barene, gli isolotti che emergono sopra il livello dell’acqua.
Le altre due riserve, oltre al percorso d’acqua, hanno anche un percorso di terra percorribile a piedi o in bicicletta tra i prati e gli alberi dell’antico bosco planiziale, la golena tra l’argine e il fiume Isonzo, la valle da pesca Valle Cavanata, e poi ancora bacini salmastri e paludi dolci, canali, spiagge. Le tre riserve possiedono un centro visite dove si svolgono anche attività didattiche e sono attrezzate con percorsi dotati di passerelle sui canali e osservatori adatti al bird-watching.
Ma la zona è speciale anche dal punto di vista enogastronomico: le specialità ittiche lagunari sono spesso preparate usando anche le erbe e le alghe locali in combinazioni veramente eccellenti.
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