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Le vacanze abbassano il quoziente d'intelligenza? Il Telegraph dice di si!

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A parziale consolazione di chi è rimasto a casa per queste vacanze 2011, anche a causa della contingente e difficile situazione economica globale, segnaliamo un articolo del giornale britannico The Telegraph, che ha pubblicato un simpatico articolo che riassume i risultati di varie ricerche: viene mostrato come le vacanze abbassino il quoziente di intelligenza delle persone, cosa preoccupante che indurrebbe al consiglio estremo di non affidarsi a dei professionisti nel caso essi siano stati poco prima in vacanza, specialmente se sono andati al mare!

L'articolo pubblicato dal Telegraph raccoglie varie citazioni di lavori pubblicati negli ultimi anni, tutti che concorrono a mettere in luce i rischi connessi alle vacanze. Già la preparazione del viaggio, con la ricerca di informazioni e gli scambi di email connesse alla vacanza hanno la capacità di abbassare il Q.I. (quoziente di intelligenza) di almeno 10 punti, praticamente il doppio di chi prova a fumare della cannabis. Il problema sarebbe dovuto alla concentrazione più ridotta, tutta tesa ad aspettare le eventuali risposte alle proprie richieste, invece che ha svolgere i compiti della giornata: già vivere proiettati sulla vacanza abbassa quindi il Q.I.

Poi inizia effettivamente il vostro periodo di vacanza e dovete raggiungere la vostra località di villeggiatura. Qui agisce lo stress del viaggio moderno, dove dovrete preoccuparvi degli scioperi aeroportuali, delle ceneri vulcaniche, tutte ansie che unite alle code in aeroporto posso fare aumentare i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress. Questo rischia di danneggiare le cellule situate nella parte del cervello chiamata ippocampo, e tutto a sua volta influirebbe negativamente sulla memoria a breve termine e la concentrazione. Aggiungete un bicchiere di ristoro in volo, e in funzione della bevanda scelta, si potrebbe scendere di altri 10-20 punti di QI.

Non male, quindi, siete ancora in attesa di arrivare a destinazione e avete già perso 20-30 punti di QI. Ma il “bello” deve ancora venire: secondo una ricerca condotta dal professor Siegfried Lehrl dell'Università di Erlangen in Germania, uno specialista delle prestazioni cerebrali, prendere il sole rilassati su di una spiaggia o a bordo piscina fa letteralmente avvizzire i lobi frontali del vostro cervello, e non importa quale sia la vostra meta. Si tratterebbe di un cocktail micidiale: l'inattività che riduce i livelli di ossigeno al cervello, la disidratazione indotta dal sole, e se aggiungete un drink alcolico ecco che il volume delle cellule del cervello può ridursi fino al 15 per cento. E allora solo quattordici giorni di riposo assoluto e tanto sole possono essere sufficienti a ridurre il vostro quoziente intellettivo di ben 20 punti, grosso modo la differenza tra uno studente brillante ed uno di livello medio.

... Pagina 2/2 ...Per gli uomini, questa perdita di intelligenza, potrebbe essere esacerbata anche dalla visione del sesso opposto in bikini. Uno studio britannico del 2008 aveva evidenziato come il solo guardare le donne in abiti spiaggia possa istigare livelli di impazienza generalizzata, ed in pratica compromettere le capacità di giudizio ed auto-critiche dei maschietti. A questo punto, si potrebbe essere tentati di bersi una bella birra fresca al bar. Non fatelo! I ricercatori della Bristol University hanno scoperto bere eccessivamente freddo riduce di 10 punti il QI di tutti i cervelli, dato che l'energia ed il sangue vengono deviati dal cervello allo stomaco, per bilanciare il calo della temperatura.

Ma ci sono modi per ridurre questi danni al cervello indotti dalle vacanze? Certamente, innanzitutto si dovrebbe esercitare il cervello in vacanza per almeno 10 minuti al giorno, giocando un gioco intellettualmente stimolante come gli scacchi o dedicarsi a dell'enigmistica, mitigando l'inattività con regolari e lunghe passeggiate, reidratando costantemente il corpo e facendo uso di… gomme da masticare! Perchè le gomme? La parte del cervello che ci tiene in costante allerta viene stimolata dal masticare, e come risultato comporta l'aumento del livello di attenzione, così come del flusso di sangue al cervello.

Altra nota positiva è che le conseguenze di riduzione del QI in vacanza sono solo temporanee: quattro giorni dopo dal rientro a casa , il quoziente intellettivo di solito ritorna alla normalità. Il consiglio quindi è quello di, prima di affidarsi ad una prestazione professionale, chiedere al vostro interlocutore da quanto tempo è stato in vacanza, e nel caso posporre di qualche giorno l'intervento richiesto: a mente fredda tutto riuscirà sicuramente meglio!

Fonte: Telegraph

 Pubblicato da il 07/09/2011 - - ® Riproduzione vietata

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