Week end nel Mugello, in Toscana: sagre, gastronomia, funghi ed escursioni
Caratterizzata da una cintura di colline e profili montuosi, la zona del Mugello si estende a nord est di Firenze seguendo in parte il corso della Sieve, fino a toccare la cosiddetta Montagna Fiorentina. Oggi tutta la zona è famosa, oltre che per l’Autodromo Internazionale, di proprietà della Ferrari, soprattutto per la bellezza delle aree naturali e per le tradizioni agroalimentari che proprio nel periodo autunnale offrono il massimo.
Dalle colline della Val di Sieve, ricoperte di olivi e vigneti, alle foreste e ai parchi nazionali che lambiscono il Casentino, l’ambiente è protagonista ma ancor di più lo è la varietà delle produzioni locali, rappresentanti le peculiarità e le vocazioni del territorio e che sono il fulcro del crescente sviluppo del turismo enogastronomico della regione.
Sono tanti i prodotti che il territorio del Mugello può vantarsi di firmare e che si possono degustare ed acquistare in giro per sagre, botteghe e cantine. Il famoso Marrone del Mugello che per secoli ha rappresentato in questa zona il principale alimento per la gente di montagna, è tipico della zona e dal 1996 ha ottenuto il riconoscimento IGP. Ogni anno, da ottobre in poi, in questa zona è tutto un fiorire di sagre, incontri e feste per far conoscere questa prelibatezza locale.
Perdersi fra i piccoli paesi, visitare le aziende locali, degustare le specialità a base di marroni in carta nei ristoranti della zona è un’esperienza golosa, istruttiva e rilassante. E fra un castagnaccio e una polenta di marroni, da non mancare è la visita a Castagno d’Andrea, luogo natale di Andrea del Castagno e suggestiva stazione climatica dove gli appassionati di birra possono visitare il microbirrificio Conte di Campiglia (www.contedicampiglia.it), che vanta una piccola ma interessante produzione di birre artigianali, anche crude.
Se invece l’itinerario vi porta verso Reggello, dopo aver visitato la splendida Abbazia di Vallombrosa e la Pieve dei Santi Pietro e Paolo, dove è possibile ammirare il Trittico di San Giovenale noto per essere l’opera prima di Masaccio, lanciatevi alla ricerca del cece rosa. Questo cece è una varietà molto antica e rappresenta l’eccellenza della zona: di gusto saporito, ma non troppo pungente, è una vera e propria rarità che in quest’area viene coltivata e venduta.
E a Vallombrosa, da non perdere è la melata di abete, un miele pregiatissimo (noto anche come l’unico “miele di animale”) che proviene dalla sostanza zuccherina che secernono alcuni acari dell’abete e di cui le api sono ghiottissime. Gli appassionati di vino troveranno in Mugello dell’ottimo Pinot Nero: Podere Fortuna a San Piero a Sieve, storico podere facente parte un tempo dei possedimenti medicei nel Mugello, e poco lontano, a Vicchio, l’Azienda Agricola Il Rio.
Più a sud, verso Pontassieve e Rufina, è territorio di produzione vitivinicola del Chianti Rufina DOCG e della DOC Pomino. Dello stesso territorio è anche un insaccato della tradizione cosiddetta “povera”: il bardiccio, una specie di salsiccia di budello il cui ingrediente indispensabile è la presenza dei semi di finocchio. La produzione va da settembre a marzo, e il modo migliore per gustarlo è cotto alla brace.
Ed è anche periodo di funghi, che un po’ ovunque nel Mugello potete trovare: ovoli, prataioli, chiodini e gallinacci, oltre ai porcini. Infine il “dormiente” di Tosi, primizia il cui sapore è paragonabile a quello del porcino, è poco diffuso perché il suo periodo va solo da febbraio a maggio. Un’ottima occasione per tornare in Mugello a primavera.
Dalle colline della Val di Sieve, ricoperte di olivi e vigneti, alle foreste e ai parchi nazionali che lambiscono il Casentino, l’ambiente è protagonista ma ancor di più lo è la varietà delle produzioni locali, rappresentanti le peculiarità e le vocazioni del territorio e che sono il fulcro del crescente sviluppo del turismo enogastronomico della regione.
Sono tanti i prodotti che il territorio del Mugello può vantarsi di firmare e che si possono degustare ed acquistare in giro per sagre, botteghe e cantine. Il famoso Marrone del Mugello che per secoli ha rappresentato in questa zona il principale alimento per la gente di montagna, è tipico della zona e dal 1996 ha ottenuto il riconoscimento IGP. Ogni anno, da ottobre in poi, in questa zona è tutto un fiorire di sagre, incontri e feste per far conoscere questa prelibatezza locale.
Perdersi fra i piccoli paesi, visitare le aziende locali, degustare le specialità a base di marroni in carta nei ristoranti della zona è un’esperienza golosa, istruttiva e rilassante. E fra un castagnaccio e una polenta di marroni, da non mancare è la visita a Castagno d’Andrea, luogo natale di Andrea del Castagno e suggestiva stazione climatica dove gli appassionati di birra possono visitare il microbirrificio Conte di Campiglia (www.contedicampiglia.it), che vanta una piccola ma interessante produzione di birre artigianali, anche crude.
Se invece l’itinerario vi porta verso Reggello, dopo aver visitato la splendida Abbazia di Vallombrosa e la Pieve dei Santi Pietro e Paolo, dove è possibile ammirare il Trittico di San Giovenale noto per essere l’opera prima di Masaccio, lanciatevi alla ricerca del cece rosa. Questo cece è una varietà molto antica e rappresenta l’eccellenza della zona: di gusto saporito, ma non troppo pungente, è una vera e propria rarità che in quest’area viene coltivata e venduta.
E a Vallombrosa, da non perdere è la melata di abete, un miele pregiatissimo (noto anche come l’unico “miele di animale”) che proviene dalla sostanza zuccherina che secernono alcuni acari dell’abete e di cui le api sono ghiottissime. Gli appassionati di vino troveranno in Mugello dell’ottimo Pinot Nero: Podere Fortuna a San Piero a Sieve, storico podere facente parte un tempo dei possedimenti medicei nel Mugello, e poco lontano, a Vicchio, l’Azienda Agricola Il Rio.
Più a sud, verso Pontassieve e Rufina, è territorio di produzione vitivinicola del Chianti Rufina DOCG e della DOC Pomino. Dello stesso territorio è anche un insaccato della tradizione cosiddetta “povera”: il bardiccio, una specie di salsiccia di budello il cui ingrediente indispensabile è la presenza dei semi di finocchio. La produzione va da settembre a marzo, e il modo migliore per gustarlo è cotto alla brace.
Ed è anche periodo di funghi, che un po’ ovunque nel Mugello potete trovare: ovoli, prataioli, chiodini e gallinacci, oltre ai porcini. Infine il “dormiente” di Tosi, primizia il cui sapore è paragonabile a quello del porcino, è poco diffuso perché il suo periodo va solo da febbraio a maggio. Un’ottima occasione per tornare in Mugello a primavera.
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Idea soggiorno: Il Demidoff Country Resort
Per scoprire le attrattive e le bellezze del Mugello, il Demidoff Country Resort è l’ideale: a pochi km da Firenze, sulla direttrice che passa per Fiesole e con Pratolino a due passi, punto di partenza comodo per una giornata di shopping al Barberino Designer Outlet, o nel vicino Autodromo del Mugello, per mettersi sulle tracce di Giotto e Cimabue, visitare la città di origine etrusca di Fiesole o dedicarsi alla scoperta di sapori antichi.
La territorialità degli ingredienti è un concetto caro al ristorante gastronomico del Demidoff Country Resort, il ‘1556’, che organizza serate a tema per proporre piatti e prodotti territoriali, unendo la tradizione all’estro dello chef Riccardo Serni.
I piatti in menu coniugano gli ingredienti del territorio con variazioni creative firmate dallo chef. Qualche esempio: Zuppetta di castagne e patate, con polpa di granchio e rana pescatrice al vapore; Ravioli farciti di ceci e pane, con burro, acciughe e mostarda di cipolle; fra i secondi non può mancare la Bistecca alla fiorentina con patate al forno e rosmarino; più particolare la Guancia di manzo cotto a bassa temperatura con purè di finocchi e cioccolato. E fra i dessert, Flan di cioccolato Amedei, una delle celebri cioccolaterie vicine, con Salsa di pere e ginger.
Prezzo della camera doppia Classic: a partire da Euro 107,50 a notte, prima colazione inclusa.
Demidoff Country Resort
Via della Lupaia, 1556 - 50036 Pratolino, Firenze
Tel. 055 505641 – e-mail info@hotel-demidoff.it – www.hotel-demidoff.it
Idea soggiorno: Il Demidoff Country Resort
Per scoprire le attrattive e le bellezze del Mugello, il Demidoff Country Resort è l’ideale: a pochi km da Firenze, sulla direttrice che passa per Fiesole e con Pratolino a due passi, punto di partenza comodo per una giornata di shopping al Barberino Designer Outlet, o nel vicino Autodromo del Mugello, per mettersi sulle tracce di Giotto e Cimabue, visitare la città di origine etrusca di Fiesole o dedicarsi alla scoperta di sapori antichi.
La territorialità degli ingredienti è un concetto caro al ristorante gastronomico del Demidoff Country Resort, il ‘1556’, che organizza serate a tema per proporre piatti e prodotti territoriali, unendo la tradizione all’estro dello chef Riccardo Serni.
I piatti in menu coniugano gli ingredienti del territorio con variazioni creative firmate dallo chef. Qualche esempio: Zuppetta di castagne e patate, con polpa di granchio e rana pescatrice al vapore; Ravioli farciti di ceci e pane, con burro, acciughe e mostarda di cipolle; fra i secondi non può mancare la Bistecca alla fiorentina con patate al forno e rosmarino; più particolare la Guancia di manzo cotto a bassa temperatura con purè di finocchi e cioccolato. E fra i dessert, Flan di cioccolato Amedei, una delle celebri cioccolaterie vicine, con Salsa di pere e ginger.
Prezzo della camera doppia Classic: a partire da Euro 107,50 a notte, prima colazione inclusa.
Demidoff Country Resort
Via della Lupaia, 1556 - 50036 Pratolino, Firenze
Tel. 055 505641 – e-mail info@hotel-demidoff.it – www.hotel-demidoff.it
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