Mulini ad acqua e centrali idroelettriche in Repubblica Ceca
Splendide testimonianze tecniche e storiche anche per quanto riguarda i mulini ad acqua, motori di vere e proprie macchine da produzione. Le notizie certe relative al mulino ad acqua di Pisecna, nei pressi di Zamberk risalgono addirittura al 1596. Nei secoli l’edificio su 4 piani è stato sottoposto a continui ammodernamenti, tanto da custodire oggi pezzi unici come la turbina di Francis (1926) e la miscelatrice di farina con coclea verticale.
Quello di Hoslovice è il mulino ad acqua più antico di Boemia. Unico nel suo genere, secondo alcuni scritti datati 1352 risalirebbe addirittura al Medioevo. E’ però verosimile che la struttura attuale abbia circa quattro secoli. Oltre alla sala macina, ospita l’abitazione del mugnaio. Del complesso, caratterizzato da un tetto in paglia, fanno parte anche il granaio e la stalla. Anche Praga sfoggia ancora alcuni dei suoi mulini ad acqua: quello della Certovka, ovvero del Canale del Diavolo, e quello trecentesco di Sova (Sovovy mlyni) che ospita oggi il Museo Kampa.
Più che un mulino sembra un piccolo castello, una dimora patrizia. E’ il mulino ad acqua di Slup, edificio dalla tipica eleganza rinascimentale che impreziosisce le campagne della Moravia del Sud. Monumento culturale nazionale, si trova a una quindicina di chilometri da Znojmo. Le ruote ad acqua sono ben quattro. Interessanti gli interni in legno, con tutti i macchinari, gli ingranaggi, le macine ecc. Una vera e propria evoluzione tecnologica quella che è toccata al cinquecentesco mulino Pruzkuv, a Straznice in Moravia sudorientale, originariamente alimentato ad acqua, poi a vapore, quindi a cilindri elettrici.
Si potrebbe invece considerare un capolavoro di “modernariato” il mulino Jarosuv di Veverska Bityska, dichiarato monumento nazionale in virtù delle sue sofisticate apparecchiature. Qui si scoprono tutti i segreti della molitura e della produzione di diversi tipi di farina. Non solo mulini ma ogni genere di edificio e installazione tecnica alimentate dall’energia idrica si incontrano infine passeggiando lungo la cosiddetta “Valle del mulino ad acqua”, pittoresca sezione del museo all’aperto di Roznov pod Radhostem, nella regione valacca intorno a Zlin.
E dopo i mulini vennero le centrali idroelettriche. Nel 1887 Pisek fu la prima città della Boemia a essere illuminata da lampioni alimentati da una dinamo a vapore. La centrale elettrica sorse in luogo del mulino Podskalky. Inizialmente fu anch’essa alimentata da una ruota ad acqua ma poi nel 1901 si dotò di ben due turbine Francis. Dal 1997 è museo, ma i lampioni sono ancora funzionanti. Da non perdere nemmeno la centrale elettrica a condotte forzate di Dlouhe Strane, nel paradiso montano di Jeseniky, in Moravia. Si tratta di un’opera tecnologica davvero unica e vanta la turbina più grande d’Europa. Il grande invaso è collegato alla centrale sotterranea da due chiuse.
Quello di Hoslovice è il mulino ad acqua più antico di Boemia. Unico nel suo genere, secondo alcuni scritti datati 1352 risalirebbe addirittura al Medioevo. E’ però verosimile che la struttura attuale abbia circa quattro secoli. Oltre alla sala macina, ospita l’abitazione del mugnaio. Del complesso, caratterizzato da un tetto in paglia, fanno parte anche il granaio e la stalla. Anche Praga sfoggia ancora alcuni dei suoi mulini ad acqua: quello della Certovka, ovvero del Canale del Diavolo, e quello trecentesco di Sova (Sovovy mlyni) che ospita oggi il Museo Kampa.
Più che un mulino sembra un piccolo castello, una dimora patrizia. E’ il mulino ad acqua di Slup, edificio dalla tipica eleganza rinascimentale che impreziosisce le campagne della Moravia del Sud. Monumento culturale nazionale, si trova a una quindicina di chilometri da Znojmo. Le ruote ad acqua sono ben quattro. Interessanti gli interni in legno, con tutti i macchinari, gli ingranaggi, le macine ecc. Una vera e propria evoluzione tecnologica quella che è toccata al cinquecentesco mulino Pruzkuv, a Straznice in Moravia sudorientale, originariamente alimentato ad acqua, poi a vapore, quindi a cilindri elettrici.
Si potrebbe invece considerare un capolavoro di “modernariato” il mulino Jarosuv di Veverska Bityska, dichiarato monumento nazionale in virtù delle sue sofisticate apparecchiature. Qui si scoprono tutti i segreti della molitura e della produzione di diversi tipi di farina. Non solo mulini ma ogni genere di edificio e installazione tecnica alimentate dall’energia idrica si incontrano infine passeggiando lungo la cosiddetta “Valle del mulino ad acqua”, pittoresca sezione del museo all’aperto di Roznov pod Radhostem, nella regione valacca intorno a Zlin.
E dopo i mulini vennero le centrali idroelettriche. Nel 1887 Pisek fu la prima città della Boemia a essere illuminata da lampioni alimentati da una dinamo a vapore. La centrale elettrica sorse in luogo del mulino Podskalky. Inizialmente fu anch’essa alimentata da una ruota ad acqua ma poi nel 1901 si dotò di ben due turbine Francis. Dal 1997 è museo, ma i lampioni sono ancora funzionanti. Da non perdere nemmeno la centrale elettrica a condotte forzate di Dlouhe Strane, nel paradiso montano di Jeseniky, in Moravia. Si tratta di un’opera tecnologica davvero unica e vanta la turbina più grande d’Europa. Il grande invaso è collegato alla centrale sotterranea da due chiuse.
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