Le miniere da visitare in Repubblica Ceca
Tutti giù per terra. Anzi, sotto terra. Un itinerario sulle orme dell’operosità umana conduce anche nel ventre della Cechia. Da esplorare senza paura, ma con qualche brivido dovuto se non altro alla temperatura, all’interno di miniere dismesse, tra le pareti di profonde grotte, nell’abbraccio umido di buie spelonche, lungo cunicoli segreti, tra i resti di città scomparse, nell’inganno di antichi labirinti…
Un tuffo nelle viscere della terra ma anche nella sua storia, è possibile nei siti minerari di Pribram e Ostrava, oggi musei didattici che testimoniano il lavoro duro in miniera e il destino di questi luoghi, e del Paese intero, legato all’estrazione del carbone. I percorsi turistici conducono oggi in totale sicurezza sulle orme dei minatori e nel cuore spesso impietoso della montagna. In particolare il Landek Park di Ostrava è il più grande museo minerario del Paese. Dal 1992 il colle su cui sorge è monumento naturale nazionale, per il pregio dal punto di vista geologico, archeologico, geografico e minerario. Il museo minerario offre una panoramica sul lavoro dei minatori e sul tema della sicurezza in miniera e comprende un tour tra i cunicoli sotterranei, che si raggiungono calandosi con una gabbia-ascensore.
A Pribram invece si estraevano oro, argento e uranio. Il museo minerario è allestito nelle miniere originali. Si visitano anche i pozzi sotterranei, a bordo del trenino dei minatori che collega le diverse miniere. Tra i vanti tecnici del sito oggi in mostra, una ruota idraulica, due estrattrici a vapore, una torre d’estrazione del 1879 e una casa mineraria del ‘600. Di grande impatto turistico anche la cosiddetta Valle delle Miniere Perdute, nei pressi di Zlate Hory, nelle montagne Opawskie, nel distretto di Jesenik. L’antico villaggio di minatori è stato oggi riportato all’antica vocazione grazie all’istituzione nel 2001 di un museo all’aperto con ricostruzioni, allestimenti, esposizioni, mulini auriferi, antiche gallerie ma anche iniziative a tema, come per esempio, il campionato per cercatori d’oro che ogni anno richiama un grande pubblico.
A Sud di Ostrava, c’è il complesso di Dolni Vitkovice, costituito da tre siti tutti risalenti alla prima metà del XIX secolo e tra loro collegati: la Miniera Hlubina, la cokeria e la fabbrica delle acciaierie di Vitkovice con gli altiforni. Qui è quindi rappresentato l’intero processo produttivo: l’estrazione del carbone, la trasformazione in coke fino al prodotto finale, cioè il ferro grezzo. Un percorso ad anello di circa un chilometro attraversa questo museo a cielo aperto, al centro di un ambizioso progetto di sviluppo che prevede persino la costruzione di un centro universitario e di ricerca.
Un tuffo nelle viscere della terra ma anche nella sua storia, è possibile nei siti minerari di Pribram e Ostrava, oggi musei didattici che testimoniano il lavoro duro in miniera e il destino di questi luoghi, e del Paese intero, legato all’estrazione del carbone. I percorsi turistici conducono oggi in totale sicurezza sulle orme dei minatori e nel cuore spesso impietoso della montagna. In particolare il Landek Park di Ostrava è il più grande museo minerario del Paese. Dal 1992 il colle su cui sorge è monumento naturale nazionale, per il pregio dal punto di vista geologico, archeologico, geografico e minerario. Il museo minerario offre una panoramica sul lavoro dei minatori e sul tema della sicurezza in miniera e comprende un tour tra i cunicoli sotterranei, che si raggiungono calandosi con una gabbia-ascensore.
A Pribram invece si estraevano oro, argento e uranio. Il museo minerario è allestito nelle miniere originali. Si visitano anche i pozzi sotterranei, a bordo del trenino dei minatori che collega le diverse miniere. Tra i vanti tecnici del sito oggi in mostra, una ruota idraulica, due estrattrici a vapore, una torre d’estrazione del 1879 e una casa mineraria del ‘600. Di grande impatto turistico anche la cosiddetta Valle delle Miniere Perdute, nei pressi di Zlate Hory, nelle montagne Opawskie, nel distretto di Jesenik. L’antico villaggio di minatori è stato oggi riportato all’antica vocazione grazie all’istituzione nel 2001 di un museo all’aperto con ricostruzioni, allestimenti, esposizioni, mulini auriferi, antiche gallerie ma anche iniziative a tema, come per esempio, il campionato per cercatori d’oro che ogni anno richiama un grande pubblico.
A Sud di Ostrava, c’è il complesso di Dolni Vitkovice, costituito da tre siti tutti risalenti alla prima metà del XIX secolo e tra loro collegati: la Miniera Hlubina, la cokeria e la fabbrica delle acciaierie di Vitkovice con gli altiforni. Qui è quindi rappresentato l’intero processo produttivo: l’estrazione del carbone, la trasformazione in coke fino al prodotto finale, cioè il ferro grezzo. Un percorso ad anello di circa un chilometro attraversa questo museo a cielo aperto, al centro di un ambizioso progetto di sviluppo che prevede persino la costruzione di un centro universitario e di ricerca.
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