Valli della Carnia: una gita slow alla scoperta del territorio
In questo mondo contrassegnato dal “tutto e subito”, bisognerebbe ogni tanto tirare i remi in barca e lasciarsi trasportare dalla corrente. Nelle valli della Carnia non sarà la corrente a trasportarvi, ma le tipiche stradine di montagna che vi faranno scoprire luoghi, genti e sapori che portano con sé il profumo della storia e della tradizione.
Si consiglia di iniziare il tour da Tolmezzo, punto di partenza ideale, dove carburante, viveri e attrezzatura sono a portata di mano. Qui, oltre ai numerosi negozi con prodotti gastronomici tipici della Carnia, si trova anche la bottega dei fratelli Rossetti che, facendo tesoro della tradizionale lavorazione del legno tramandata da generazioni, creano violini e altri strumenti musicali di grande fattura.
Da Tolmezzo si può raggiungere facilmente Sutrio, il paese dei marangons, falegnami mobilieri e intagliatori di tradizione antichissima. Dopo aver fatto una passeggiata in paese, sarà impossibile lasciare Sutrio senza aver acquistato almeno un utensile in legno per la casa, una statuetta o un bassorilievo creati dalle abili mani dei marangons locali.
La gita continua lungo la SS465 dove, addentrandosi nella Valcalda si raggiunge il borgo di Cercivento. Da non perdere a Cercivento di Sotto una visita a la Farie di Checo, una fucina di fabbro risalente al 1400. Continuando su questa via si raggiunge Pesariis, località dell’omonima Val Pesarina, dove il tempo è scandito dal ticchettio degli ingranaggi perfetti che gli artigiani di queste zone montano da secoli per produrre orologi di tutti i tipi. Qui si possono ammirare orologi a pendolo, da torre, da polso e anche a lanterna. Il Museo dell’orologeria è, poi, tappa obbligata per gli amanti del genere.
Si consiglia di iniziare il tour da Tolmezzo, punto di partenza ideale, dove carburante, viveri e attrezzatura sono a portata di mano. Qui, oltre ai numerosi negozi con prodotti gastronomici tipici della Carnia, si trova anche la bottega dei fratelli Rossetti che, facendo tesoro della tradizionale lavorazione del legno tramandata da generazioni, creano violini e altri strumenti musicali di grande fattura.
Da Tolmezzo si può raggiungere facilmente Sutrio, il paese dei marangons, falegnami mobilieri e intagliatori di tradizione antichissima. Dopo aver fatto una passeggiata in paese, sarà impossibile lasciare Sutrio senza aver acquistato almeno un utensile in legno per la casa, una statuetta o un bassorilievo creati dalle abili mani dei marangons locali.
La gita continua lungo la SS465 dove, addentrandosi nella Valcalda si raggiunge il borgo di Cercivento. Da non perdere a Cercivento di Sotto una visita a la Farie di Checo, una fucina di fabbro risalente al 1400. Continuando su questa via si raggiunge Pesariis, località dell’omonima Val Pesarina, dove il tempo è scandito dal ticchettio degli ingranaggi perfetti che gli artigiani di queste zone montano da secoli per produrre orologi di tutti i tipi. Qui si possono ammirare orologi a pendolo, da torre, da polso e anche a lanterna. Il Museo dell’orologeria è, poi, tappa obbligata per gli amanti del genere.
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Per raggiungere la tappa successiva, il meraviglioso paese di Sauris, si sconfina per qualche chilometro in Veneto, prima di rientrare in Friuli Venezia Giulia per la Casera Razzo. Sauris è il comunepiù alto della regione. Qui si possono degustare l’ottimo speck locale, la birra prodotta conl’acqua puraproveniente dai monti incontaminati, ma si possono anche fareacquisti presso la tessitura di Sauris di Sotto, dove oltre ad ammirare i capolavori messi in vendita, si possono osservare ledonne lavorare ai telai conlane variopinte nel laboratorio attiguo al negozio.
Da Sauris non rimane che scendere a valle costeggiando il lago artificiale dalle acque verde smeraldo, attraversando dei tunnel che ricordano tempi antichi, fino a raggiungere Ampezzo, da dove si può chiudere il cerchio della gita seguendo le indicazioni per Tolmezzo. Inutile aggiungere che su tutto il percorso si possono trovare ristoranti, trattorie, ma anche malghe dove rifocillarsi godendo di un panorama mozzafiato.
Per raggiungere la tappa successiva, il meraviglioso paese di Sauris, si sconfina per qualche chilometro in Veneto, prima di rientrare in Friuli Venezia Giulia per la Casera Razzo. Sauris è il comunepiù alto della regione. Qui si possono degustare l’ottimo speck locale, la birra prodotta conl’acqua puraproveniente dai monti incontaminati, ma si possono anche fareacquisti presso la tessitura di Sauris di Sotto, dove oltre ad ammirare i capolavori messi in vendita, si possono osservare ledonne lavorare ai telai conlane variopinte nel laboratorio attiguo al negozio.
Da Sauris non rimane che scendere a valle costeggiando il lago artificiale dalle acque verde smeraldo, attraversando dei tunnel che ricordano tempi antichi, fino a raggiungere Ampezzo, da dove si può chiudere il cerchio della gita seguendo le indicazioni per Tolmezzo. Inutile aggiungere che su tutto il percorso si possono trovare ristoranti, trattorie, ma anche malghe dove rifocillarsi godendo di un panorama mozzafiato.
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