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L'itinerario de La Axarquía: tra Malaga e Granada. Costa del Sol

Andalusia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Andalusia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Dalle buone acque e dall'aria salubre, terra dall'ottima produzione di seta e di molta uva passa e mosto: è così che Henríquez de Jorquera (sec. XVII) descrive La Axarquía. Zona a oriente di Malaga, si estende fino al divisorio formato dalla "Sierra de Alhama", la "Sierra Tejeda" e la "Sierra Almijara", nella provincia di Granada. Seguendo le orme del grande viaggiatore lbn Batuta (sec. XIV), ci addentriamo nella regione de La Axarquía. La sua storia richiama alla memoria le fragranze del retaggio andaluso, dato che fu teatro dell'ultima battaglia in cui il regno di Granada inferse una sconfitta all'esercito cristiano prima della sua presa definitiva da parte dei Re Cattolici.

Lasciandoci alle spalle le spiagge di "El Palo" e di "Pedregalejo" della zona di Malaga, giungeremo a Rincón de la Victoria, nucleo turistico molto frequentato dagli abitanti di tale città, le cui acque sono famose per la pesca di sardine, acciughe e altre specialità che si possono degustare su detta spiaggia. Da qui, dopo aver visitato la grotta "del Higuerón", con le sue pitture rupestri, deviamo per una strada vicinale a Macharaviaya, luogo di nascita dei Gálvez, conquistatori e mecenati.

Ritorniamo alla costa per giungere, poco dopo, a Torre del Mar, enclave turistico assai sviluppato e da qui, percorrendo alcuni chilometri all'interno, accederemo a Vélez Málaga, capoluogo de La Axarquía, fondata laddove sorgeva la romana "Mainoba". Da qui, si può osservare come la regione sorga su un gigantesco anfiteatro di oltre mille chilometri quadrati, una grande cerchia di zone montagnose che scendono verso il mare.

Sul monte di Veas, il castello o la fortezza di Vélez Málaga conferisce il nome alla città sul cui centro storico, considerato complesso storico-culturale, si staglia la parrocchia de "Santa María la Mayor", edificio in stile gotico-mudéjar, eretto sull'antico tempio musulmano. Nell'ambito dell'architettura religiosa, si annoverano inoltre i conventi di "San Francisco", "de las Claras" e "de las Carmelitas" nonché le chiese di "San Juan Bautista" e di "San José de la Soledad", oltre alle loro famose cappelle nelle vie. Tra l'architettura civile, la casa "de Cervantes" e l'Ospedale "de San Marcos" sono gli edifici maggiormente degni di nota di un centro storico ricco che va di per sé scoperto e ammirato.

Vélez Málaga è il punto di partenza di un itinerario che si protrae attraverso numerosi incantevoli paesini. A occidente, attraverso Benamocarra e Benamargosa, si giungerà a Comares, sulla cresta della montagna, che conserva le sue caratteristiche musulmane tipiche con viuzze strette e ripide; a Viñuela, con le sue vestigia archeologiche che spaziano dall'età neolitica all'età romana e a Alcaucin, con il suo castello e le sue terme. Nelle vicinanze, sorgono (Cútar, El Borge e Almáchar, con i loro torchi e frutti subtropicali.

A oriente, seguendo un paesaggio di collinette e di fattorie in calce bianca, il viaggiatore verrà affascinato dall'apparizione di paesini dall'architettura araba, ove potrà andare alla ricerca del loro passato moresco con i minareti di Árchez e Salares e delle testimonianze di una religiosità diversa nel cimitero circolare di Sayalonga, il santuario "de San Sebastián" ad Algarrobo e la Settimana Santa di Riogordo.

Paesi ove la natura modella i suoi paesaggi incantevoli, come Cómpeta, dalla torre elegante e dal casale variopinto, o Canillas, tra le valli dei fiumi Vélez e Rubite. Sulla costa, sorge Torrox, luogo di nascita del "condottiero" Almanzor e sede dell'industria della seta durante il regno dei discendenti di Yusuf ben Názar e Nerja, già ai confini orientali della Costa del Sol, con il suo bellissimo tracciato urbano, le sue spiagge e la sua famosa grotta dolomitica.

E da Nerja, a nord fino a Frígiliana, la Numancia andalusa, con la sua necropoli preistorica del "Cerillo de las Sombras" e il suo rilievo scosceso, teatro della storica ribellione dei mori, ove si conserva una delle strutture arabe più pure de La Axarquía.

Fonte: Ufficio Spagnolo del Turismo
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