Inghilterra, le contee del sud: Kent, Sussex e Surrey
South East England, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. South East England dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Dopo Giulio Cesare, Sant'Agostino e Guglielmo il Conquistatore, nessuno straniero è più sbarcato in Inghilterra senza mostrare il passaporto e offrire il bagaglio all'occhio attento dei doganieri. L'isola, per chi giunge dall'Europa, è difesa da una lunga scogliera calcarea, bianca sotto il sole, qualche volta dello stesso colore grigio della nebbia, solo a tratti addolcita da lingue di sabbia protette però da tozze torri e da castelli accucciati sulle colline. Il sud-est dell'Inghilterra è la parte più nota e, forse, più sconosciuta.
Chi va a Londra la percorre in fretta, in ferrovia o lungo l'autostrada da Folkestone a Greenwich, meravigliandosi che accanto alle Rolls-Royce e alle ]aguar corrano, sui margini erbosi delle strade, lucidi cavalli montati da indifferenti fanciulle. La tradizione, il passato resistono accanitamente alle invasioni moderne.
Le tre contee meridionali del Kent, del Sussex e del Surrey rappresentano l'aspetto migliore, il più idilliaco, dell'Inghilterra: colline, prati, foreste, villaggi danno al paesaggio caratteristiche che non si trovano altrove, nelle zone più industrializzate e nelle città caotiche dove il fumo di tutti i camini si condensa come un coperchio che impedisca la vista del cielo. Nel sud il cielo è azzurro; il clima, sotto l'influenza della calda corrente del Golfo, è più mite, e se di tanto in tanto piove (l'Inghilterra non può smentirsi) l'acqua rende più brillanti i colori.
Un vagabondaggio a sud di Londra, spingendosi fino a Canterbury, e poi lungo la costa da Ramsgate (con il più bel campo di golf del mondo) a Portsmouth, e infine nell'interno, da Midhurst a Tunbridge Wells, può essere un'esperienza indimenticabile.
In questo triangolo di terra, che ha una base di duecento chilometri e due lati di cento, sono condensati i più illustri ricordi della potenza inglese: le cattedrali più belle, Canterbury e Chichester; i castelli più ricchi, Arundel, Penshurst, Petworth, e i porti più antichi: Deal, dove sbarcò Giulio Cesare, millenario approdo che faceva parte della remota confederazione dei cinque porti, e Sandwich, e Rye... Qui, ancora, si scoprono i villaggi più affascinanti, tra le antiche foreste piene di strane leggende, e i deliziosi alberghi cinquecenteschi, che ospitarono sovrani, condottieri e briganti; e le strade più misteriose, tracciate dai romani e dai padri pellegrini. Vi si può ammirare, infine, lo storico quadrato erboso sul quale, ad Hambledon, fu disputato il primo incontro di cricket.
È un triangolo della vecchia Inghilterra fiorito di frutteti e profumato di lavanda. La vita vi scorre felicemente in una pace fuori del tempo, fra consuetudini serene, civili, educate: una partita di golf, una passeggiata, una tazza di tè, una corsa a cavallo, un incontro di tennis, quattro chiacchiere al bar. Ognuno pudicamente rispettoso del prossimo.
Chi va a Londra la percorre in fretta, in ferrovia o lungo l'autostrada da Folkestone a Greenwich, meravigliandosi che accanto alle Rolls-Royce e alle ]aguar corrano, sui margini erbosi delle strade, lucidi cavalli montati da indifferenti fanciulle. La tradizione, il passato resistono accanitamente alle invasioni moderne.
Le tre contee meridionali del Kent, del Sussex e del Surrey rappresentano l'aspetto migliore, il più idilliaco, dell'Inghilterra: colline, prati, foreste, villaggi danno al paesaggio caratteristiche che non si trovano altrove, nelle zone più industrializzate e nelle città caotiche dove il fumo di tutti i camini si condensa come un coperchio che impedisca la vista del cielo. Nel sud il cielo è azzurro; il clima, sotto l'influenza della calda corrente del Golfo, è più mite, e se di tanto in tanto piove (l'Inghilterra non può smentirsi) l'acqua rende più brillanti i colori.
Un vagabondaggio a sud di Londra, spingendosi fino a Canterbury, e poi lungo la costa da Ramsgate (con il più bel campo di golf del mondo) a Portsmouth, e infine nell'interno, da Midhurst a Tunbridge Wells, può essere un'esperienza indimenticabile.
In questo triangolo di terra, che ha una base di duecento chilometri e due lati di cento, sono condensati i più illustri ricordi della potenza inglese: le cattedrali più belle, Canterbury e Chichester; i castelli più ricchi, Arundel, Penshurst, Petworth, e i porti più antichi: Deal, dove sbarcò Giulio Cesare, millenario approdo che faceva parte della remota confederazione dei cinque porti, e Sandwich, e Rye... Qui, ancora, si scoprono i villaggi più affascinanti, tra le antiche foreste piene di strane leggende, e i deliziosi alberghi cinquecenteschi, che ospitarono sovrani, condottieri e briganti; e le strade più misteriose, tracciate dai romani e dai padri pellegrini. Vi si può ammirare, infine, lo storico quadrato erboso sul quale, ad Hambledon, fu disputato il primo incontro di cricket.
È un triangolo della vecchia Inghilterra fiorito di frutteti e profumato di lavanda. La vita vi scorre felicemente in una pace fuori del tempo, fra consuetudini serene, civili, educate: una partita di golf, una passeggiata, una tazza di tè, una corsa a cavallo, un incontro di tennis, quattro chiacchiere al bar. Ognuno pudicamente rispettoso del prossimo.
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