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Vacanza nella Penisola del Sinis e l'Isola di Mal di Ventre

Cabras, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Cabras dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il Sinis non può lasciare indifferente il turista: la sua costa è ricca di paesaggi diversi, dove l'azione del vento, del mare e dell'uomo si sono alternate nei millenni conferendo degli aspetti peculiari al paesaggio, che è diventato uno dei più straordinari della Sardegna. Ci sono spiagge dalle sabbie quarzose, con i singoli granelli di sabbia traslucidi davvero spettacolari, scogliere elevate da cui si godono panorami in direzione dell'isola di Mal di Ventre, il particolare scoglio di Catalano che rimane più a sud, e quella zona di frontiera della natura dove le acque del mare lasciano spazio, quasi con continuità, alle acque dolci dello stagno di Cabras. Una penisola dai mille volti geologici che ha richiamato fin dalla preistoria l'uomo a vivere qui, grazie al tesoro ambientale creato sapientemente dalla natura.

La presenza fin dagli albori della storia dell'uomo nella penisola del Sinis, è visibile da mille particolari: i resti dei nuraghi, le rovine di Tharros tesoro archeologico mondiale, le rocce vulcaniche e calcaree ben squadrate, ma in ogni caso ogni intervento dell'uomo si unisce mirabilmente alla natura in un mix armonico e creativo. Talvolta è difficile capire il confine tra azione dell'uomo e della natura, il vento e il mare comunque conferiscono la loro impronta su tutte le cose e i manufatti antichi un po' alla volta vengono integrati nel contesto paesaggistico.

Gli ambienti naturali presenti nel Sinis e nelle zone intorno a Cabras sono suddivisi in una molteplice serie di ecosistemi. Ci sono esempi di flora e di fauna che sono tipici della tradizione mediterranea, con macchie di vegetazione fatte da arbusti e cespugli, più di rado con alberi, meno adatti a resistere alla pressione dei forti venti. Ci sono enormi canneti e qualche esempio di tifeto, presenza di giuchi e del scirpo, piante adatte a resistere al sale come le tamerici ed amche le salicornie. Tutta questa varietà vegetale offre rifugio sicuro alle numerose specie di uccelli che scelgono questo luogo come località stanziale o come tappa obbligata durante le migrazioni.

Sono comunque le zone umide quelle che rendono così attraente la regione di Cabras, unica in tutto il Mediterraneo. la nostra attenzione si rivolge in particolare in due ecosistemi adiacenti ma dalla natura diversa: lo stagno di Cabras, di fatto la vera icona naturale del territorio di Oristano, un tempo chiamato con il nome di Mar'e Pontis, protagonista dello sviluppo storico, culturale e commerciale della città di Cabras e la laguna di Mistras, splendido ambiente ricco di fauna, che copre una superfice di quasi 5 km². Sono ambienti di transizione, con le acque dolci dello stagno che rappresentano il confine ultimo dell'azione dei fiumi e le acque salmastre della laguna di Mistras che sono l'ultimo luogo dove il mare riesce ad avere un certo potere. Questo scontro di salinità e competenze da grande ricchezza al territorio di Cabras, con ricca varietà di pesci, avifauna e un paesaggio sublime, reso più mosso anche dalla presenza di cordoni di dune. Ci sono altri piccoli stagni da ricordare, quello di Portu Suedda e di Mari Ermi, mentre altri sistemi di dune sono visibili a Capo San Marco, lungo la piana di Su Pranu, a Su Tingiosu, Seu ma anche nei dintorni di San Giovanni di Sinis, nella zona di Maimoni e presso l'area di Funtana Meiga.

Foto cortesia: Area Marina Protetta Penisola del Sinis
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