Donnavventura 2011: con Chiara in Madagascar, Dubai e Oman (10 pagine)

Gran Raid Donnavventura 2011 alla scoperta dell'Oceano Indiano.

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Rodrigues l'isola selvaggia ad est di Mauritius

Un detto di Rodrigues recita: “pas vite le matin, ducement l’après-midi et lentement le soir” vale a dire non troppo in fretta al mattino, dolcemente al pomeriggio e lentamente la sera. Questo riassume perfettamente la filosofia di questa piccola isola di origine vulcanica, distante circa 600 chilometri da Mauritius in direzione est, che deve il suo nome al navigatore portoghese Diego Rodrigues che vi approdò per primo fra gli europei nel 1528. Ma sino al XIX° secolo questo fazzoletto di terra non vide che insediamenti provvisori, per quanto la natura fosse generosa e lussureggiante. Furono gli inglesi ad occuparla nel 1809 per utilizzarla come base da cui attaccare la ben più allettante Mauritius, importante snodo strategico nell’Oceano Indiano. L’isola conserva la sua natura selvaggia, complice anche una conformazione collinare e montuosa che ha reso impossibile impiantare per esempio la coltivazione della canna da zucchero, dominante a Mauritius, a favore di frutta e verdura che crescono rigogliose. Vi abitano circa 37.000 persone di origine per lo più africana e creola, per la quasi totalità di fede cristiana; colpiscono poi per i bei lineamenti decisi ma armoniosi al tempo stesso. La laguna che circonda Rodrigues è costellata da diverse piccole isole, alcune delle quali considerate riserva naturale perché vengono a riprodursi diverse specie di uccelli, prima fra tutte l’ile aux Cocos, popolata da fregate, sterne, gabbiani ed altri uccelli acquatici che trovano qui le condizioni ideali per le loro esigenze. Ma a Rodrigues ciò che colpisce è la gentilezza e l’ospitalità delle persone, è bastato scambiare due parole con un insegnante nativo dell’isola ma che parla benissimo italiano, per essere invitati a cena a casa sua. E’ stata l’occasione per imparare dalla moglie Marie Louise come si preparano alcuni piatti della tradizione creola e chiacchierare con lui, Lelio, di letteratura italiana e storia dell’isola. Una serata inattesa, un altro ricordo indelebile di questa spedizione.

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