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Tour in Sicilia da Trapani a Palermo, da Agrigento a Noto, fino a Siracusa e Catania (7 pagine)

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Itinerario per Siracusa: la culla Siciliana della Civiltà Greca

La vacanza volge ormai al termine e prima di decollare da Catania alla volta di Forlì manca solo l’ultima tappa del nostro lungo cammino: Siracusa. Distante poco meno di un’ora da Noto, Siracusa è una città a due facce, separate l’una dall’altra dal sottile tratto di mare che divide l’isola di Ortigia dalla terraferma. Il centro storico è per l'appunto Ortigia, un’isoletta interamente antropizzata dove si concentrano la maggior parte delle attrattive “non classiche” della città e dove fin da subito ci rechiamo per cercare da dormire. Muovendosi in automobile, gli unici inconvenienti sono rappresentati dalle molte zone a traffico limitato e dalla carenza di parcheggi, dato che sull’isola c’è un solo grande parcheggio dislocato nei pressi del ponte di collegamento alla terraferma più settentrionale.

Fortunatamente riusciamo a lasciare l’auto in una buona posizione e, a piedi, ci mettiamo in cerca di un posto per la notte. Percorrendo via Roma arriviamo al Bed & Breakfast L’Acanto, situato in un palazzo prospiciente ad altre due piccole pensioni, dove una signora piuttosto giovane ci mostra la camera (non molto grande e neanche tanto pulita) nella quale avremmo trascorso l’ultima nostra notte in Sicilia; il prezzo della doppia è 60 euro, comprensivi di prima colazione da effettuare mediante un buono presso il Gran Caffè del Duomo, posto esattamente di fronte alla Cattedrale. Essendo ormai ora di pranzo scendiamo nella vicina Piazza Archimede, presso cui spicca la Fontana di Artemide, per mangiare all’Antico Caffè Centrale, dove gustiamo finalmente un paio di deliziosi arancini col ripieno al ragù.

Finito il pranzo cominciamo ad esplorare Ortigia, contraddistinta da un dedalo di stradine pedonali che sfociano puntualmente in qualche grande piazza fino al litorale, dove una passeggiata panoramica culmina con il Castello Maniace, al momento della nostra visita chiuso al pubblico. Tra le bellezze da non perdere c’è senza dubbio il Duomo di Siracusa, sorto con forme barocche sul sito di un antico tempio greco dedicato alla Dea Athena, anche se è la città nel suo complesso ad impressionare positivamente, con il chiarore degli edifici costruiti in pietra calcarea che si scontra con l’azzurro intenso del mare e del cielo. Per concludere in bellezza ci concediamo una cena presso il ristorante Kalliope, un locale piuttosto raffinato in cui molti piatti, sia a base di pesce che non, sono frutto della fantasia del cuoco, che li ha anche battezzati con nomi pittoreschi. Nonostante la spesa piuttosto elevata la cena è ottima e rappresenta il giusto coronamento a questa magnifica vacanza.

 Pubblicato da il 22/04/2010 - 40.833 letture - ® Riproduzione vietata

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