Viaggio in Etiopia lungo la valle del fiume Omo (13 pagine)
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La magica cerimonia del Salto del Toro a Tumi
“Il salto del toro” - La mattina ci alziamo con comodo e facciamo colazione alle 9. Andiamo verso le 10 in paese ad osservare i preparativi della festa. Le donne di Turmi e dei paesi circostanti, già addobbate per la cerimonia pomeridiana, cantano e saltano rumorosamente dato che indossano numerosi campanelli legati con lacci di pelle alle caviglie.Mettiamo qualcosa nello stomaco e alle 12 siamo sulle sponde del fiume che in questa stagione è quasi secco. La parte iniziale della festa è caratterizzata da balli, canti e da una usanza non approvata dal governo che, nonostante le costanti minacce di interventi, non ne ottiene l’annullamento. Si tratta delle tradizionali frustate a cui le donne Hamer si sottopongono orgogliose e che creano profonde lesioni sulla cute di braccia e schiena.
Ci è stato riferito che tutte le ragazze che così serenamente subiscono questa tortura, durante la mattinata bevono ingenti quantità della forte birra locale che agirà un po’come anestetico generale. Le cicatrice delle precedenti cerimonie sono profonde e in evidenza in ogni schiena femminile. Assistiamo perplessi all’inseguimento che gli uomini Maza subiscono da parte delle donne desiderose di essere sottoposte alla tortura. Anche le più anziane non vi si sottraggono, anzi rimproverano i maschi che le evitano. Le donne considerano le cicatrici come un segno di devozione nei confronti dei mariti.
Durante i balli, Il suono dei campanelli alle caviglie, dei corni di metallo e dei canti è assordante e l’atmosfera è magica e nessuno di noi ne è immune. Corriamo da un ballo all’altro, da una frustata all’altra e ci prende la frenesia della foto e della partecipazione all’evento. Osserviamo i particolari degli abbigliamenti, dei bracciali e braccialetti fatti di perline o da anelli dorati, delle capigliature rossastre che danzano nell’aria. Il movimento è continuo e si placa solo durante la cerimonia del trucco della faccia dei ragazzi più anziani che richiama tutte le donne in costume. I colori usati sono prevalentemente il rosso e il bianco che, pennellati con dei piccoli pezzi di legno, creano disegni suggestivi..
Finito il trucco, la festa si sposta a circa un km dal fiume in un grande spiazzo in mezzo alla foresta, dove il giovane ”iniziando” si sottoporrà alla prova del salto del toro. Dopo il nostro arrivo nella piazza, arrivano cantando e ballando le ragazze seguite da numerosi tori molto mansueti che, dopo essere stati circondati dalle ragazze, vengono allineati nel numero di sette, e trattenuti per la coda o per le corna in attesa del grande salto. Il ragazzo , completamente nudo, stimolato dai ragazzi dipinti e dalle ragazze, dopo un attimo di concentrazione salta, mantenendosi in stazione eretta, il dorso dei tori.
La nostra emozione è grande e ci sentiamo quasi appartenere a questa gente incredibile che non ci fa sentire ospiti o osservatori esterni. La festa finisce e tutti ritornano nei propri villaggi dove continuerà la baldoria. Noi, frastornati dai canti, dai suoni assordanti, dalla polvere che si solleva come nuvole dal terreno e dalla stanchezza, ma felici per la stupenda esperienza vissuta, ci dirigiamo verso Karo dove passeremo la notte nel camping Marulle, privo di attrezzature turistiche, isolato dal paese e vicino ad un villaggio abitato dai lavoratori di una grossa impresa di costruzioni con le relativa famiglie.
Nell’area camping, al nostro arrivo non c’era assolutamente nessuno, ma in pochi minuti veniamo circondati da bambini e ragazzi del villaggio che, per qualche birr, si dipingono la faccia e si fanno fotografare. La gente è molto tranquilla e i più grandi non ci lasciano soli neanche per mangiare e, pur di rimanere in nostra compagnia, si accontentano di dividere un po’ del nostro cibo.
Indice
- Introduzione alla valle dell'Omo River
- L'arrivo in Etiopia e partenza verso il sud fino al lago Abaya
- Il lago di Chamo e pił a sud fino a Konso, incontrando le etnie Dorze, Gamu e Darashe
- Da Konso a Weyto, ed Key Afar a Tumi con sosta al mercato dell'etnia Benna
- In barca sull'Omo River e il campeggio su di un'isola del fiume etiope
- Da Omorate fino a Turmi ed il mercato dell'etnia Hamer
- La magica cerimonia del Salto del Toro a Tumi
- Risalendo la Valle dell'Omo da Tumi a Jinka
- Il villaggio delle donne Mursi, con il piattello nel labbro inferiore
- Da Jinka a Sodo tra le montagne dell'Etiopia
- Tour sulle montagne da Guraghe a Welkite fino alle scimmie di Weliso
- Il cratere del vulcano Wenchi e il ritorno dall'Etiopia all'Italia
- Conclusioni: il bilancio del viaggio in Etiopia