Tra i quartieri di Londra, alla scoperta dell'anima multietnica della cittą (5 pagine)
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Partenza da Bologna con volo easyJet per Londra
Grazie a EasyJet raggiungere Londra da Bologna è economico e veloce, con frequenti collegamenti tra lo scalo felsineo e l’aeroporto di London Gatwick, il secondo più importante della capitale dopo Heathrow. Una volta a terra c’è solo l’imbarazzo della scelta su come coprire i circa 45 km che separano l’immenso aeroporto dal centro della città: ci sono autobus, taxi, metropolitane e treni per tutti i gusti e tutte le tasche, ma il migliore in rapporto tempo/prezzo ci è parso il Thameslink, il treno che parte direttamente dal terminal meridionale e raggiunge la stazione di London Bridge in circa 40 minuti a fronte di una spesa di £9.80. Giunti in città la prima cosa da fare è munirsi di Oyster Card, la carta ricaricabile che consente di muoversi sui mezzi pubblici senza spendere un capitale. Per acquistarla si pagano £5 (di cauzione) poi basta ricaricarla quanto basta presso le tante macchinette sparse nelle stazioni della metropolitana. In alternativa fate come me e acquistate in anticipo sul sito di Expedia il London Pass, la chiave di accesso al trasporto pubblico, ma anche a numerose attrattive della città.Tornando a noi, risucchiati dalla Tube londinese facciamo rotta verso la fermata di Russel Square, ideale per recarsi al British Museum e alla University of London, ma anche per il Generator Hostel, l’ostello che ci avrebbe ospitati per le successive quattro notti. Avendo dovuto dividere il buono per tre la prenotazione è necessariamente ricaduta su una camerata da 12 letti, sistemazione senza dubbio spartana, ma ideale per conoscere altri ragazzi provenienti da tutto il mondo e ridere di avventure strampalate davanti a un buon boccale di birra. Tra una cosa e l’altra si è già fatta ora di cena e decidiamo di incamminarci a piedi in direzione sud verso il cuore del centro: Piccadilly Circus. Lungo la strada sostiamo a Soho, uno dei quartieri più trasgressivi di Londra, nonché sede di Chinatown, una zona alquanto pittoresca dove chi ama la cucina cinese troverà senz’altro pane per i suoi denti.
Pur non essendo troppo fortunati nella scelta del ristorante, riempiamo la pancia, superiamo Leicester Square, i suoi teatri ed il coloratissimo M&M’s World e raggiungiamo Piccadilly Circus, forse il simbolo più conosciuto di Londra. La zona è sempre molto frequentata di turisti e non mancano i locali (soprattutto disco-pub) più o meno animati a seconda del giorno della settimana. E’ giovedì sera e le alternative non mancano… Stanchi ma più che appagati dalla serata rientriamo a notte fonda in ostello a bordo di un risciò a pedali trainato da un espansivo “autista” di origine polacca che non la smette mai di parlare.