Ogni viaggio ha la sua colonna sonora. Potrebbe essere il cd che ascoltate in macchina, quando scivolate sull’autostrada all’alba o di notte, in quegli orari speciali da vacanziere in fuga. Potrebbe essere un concerto trovato per caso in un locale sconosciuto, sulla spiaggia o nel cuore di una città: quella musica vi è rimasta dentro e non vi abbandona, neanche al ritorno a casa. Ma la colonna sonora potrebbe essere solo nella vostra testa, perché è bello immaginare un inno per i nostri giorni: ogni stato d’animo ha una nota, soprattutto se siamo lontani da casa e ci sentiamo liberi, incontenibili.
I grandi musicisti hanno sempre celebrato il viaggio. Sono nomadi moderni, che in tournée portano musica da un capo all’altro del mondo: si fermano, cantano, suonano e allo stesso tempo rubano un po’ d’atmosfera ad ogni tappa, portandola con sé altrove.
Celebrano il viaggio con la voce e gli strumenti, ma lo fanno anche con le immagini sulle copertine dei dischi. A volte, infatti, scelgono la foto di un luogo: magari ha un significato speciale, importante per la storia del gruppo, oppure è un simbolo riconosciuto da tutti. Se invece prima era un luogo anonimo, ma il disco in questione ha successo, può diventare un panorama celebre: ci sono angoli di strada, porzioni di palazzi e attraversamenti pedonali inconfondibili, entrati nella storia grazie alla faccia di un cd. Chiedete a un fan dei Beatles dove sia Abbey Road. Ovvio: sulla copertina dell’omonimo album del 1969. E ad attraversarla, in fila perfetta sulle strisce, ci sono sempre i quattro di Liverpool.
Ecco un viaggio fatto di musica e immagini, luoghi simbolici e reali allo stesso tempo. Da Bob Dylan ai Led Zeppelin, dai Doors agli U2, passare in rassegna gli album significa scorrere gli anni, i generi, ma anche scorci di tutto il mondo. Non potevamo non inizare un omaggio a Lucio Dalla, ahinoi scomparso di recente, che dimostra tutto il suo amore per Bologna, che entra nel disegno di Manara ccon l'inconfondibile facciata della la Basilica di S.Petronio. Non potevano mancare anche i mitici Pink Floyd, con una potente copertina che raffigura una tetra centrale di produzione energia elettrica nei dintorni di Londra!
Buona lettura, e non mancate di segnalarci a redazione@ilturista.info altre copertine di dischi e CD che raffigurano luoghi esteri ed italiani!
I grandi musicisti hanno sempre celebrato il viaggio. Sono nomadi moderni, che in tournée portano musica da un capo all’altro del mondo: si fermano, cantano, suonano e allo stesso tempo rubano un po’ d’atmosfera ad ogni tappa, portandola con sé altrove.
Celebrano il viaggio con la voce e gli strumenti, ma lo fanno anche con le immagini sulle copertine dei dischi. A volte, infatti, scelgono la foto di un luogo: magari ha un significato speciale, importante per la storia del gruppo, oppure è un simbolo riconosciuto da tutti. Se invece prima era un luogo anonimo, ma il disco in questione ha successo, può diventare un panorama celebre: ci sono angoli di strada, porzioni di palazzi e attraversamenti pedonali inconfondibili, entrati nella storia grazie alla faccia di un cd. Chiedete a un fan dei Beatles dove sia Abbey Road. Ovvio: sulla copertina dell’omonimo album del 1969. E ad attraversarla, in fila perfetta sulle strisce, ci sono sempre i quattro di Liverpool.
Ecco un viaggio fatto di musica e immagini, luoghi simbolici e reali allo stesso tempo. Da Bob Dylan ai Led Zeppelin, dai Doors agli U2, passare in rassegna gli album significa scorrere gli anni, i generi, ma anche scorci di tutto il mondo. Non potevamo non inizare un omaggio a Lucio Dalla, ahinoi scomparso di recente, che dimostra tutto il suo amore per Bologna, che entra nel disegno di Manara ccon l'inconfondibile facciata della la Basilica di S.Petronio. Non potevano mancare anche i mitici Pink Floyd, con una potente copertina che raffigura una tetra centrale di produzione energia elettrica nei dintorni di Londra!
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