Bairro Alto: visitare il quartiere della vita notturna di Lisbona
Il Bairro Alto di Lisbona si trova in posizione rialzata, ed è una classica meta serale per la sua offerta di bar e caffè. Raggiungibile con gli elevador offre negozi vintage e splendi panorami su Lisbona.
Svelato il mistero linguistico della parola “bairro”, che significa “quartiere” in italiano, potete sicuramente immaginare il resto. Il bairro alto (quartiere alto) è un quartiere storico della città di Lisbona edificato su uno dei sette colli che caratterizzano la citta lusitana.
Prima vi arrivarono i marinai, poi i gesuiti, gli operai ed infine la nobiltà con le sue carrozze. Il bairro alto è uno dei quartieri più emblematici e camaleontici della città bianca, prendendo in prestito il titolo di un film che consiglio di vedere (Dans la Ville Blanche di Alain Tanner).
Il terremoto del 1755 non arrecò gravi danni al quartiere, ma molte famiglie dell’alta borghesia decisero di ritirarsi nei loro possedimenti in zone limitrofe. Questa migrazione fece sì che fossero demoliti i palazzi nobiliari e costruiti nuovi edifici a più piani.
Il bairro alto, grazie alle sue stradine scure e poco frequentate dalle forze dell’ordine, era il luogo ideale per soddisfare tutti i generi di vizi. Sin dal 1833 era uno dei tre quartieri cittadini dove la prostituzione era liberamente praticata per strada e non solo nelle case chiuse.
Nel XIX secolo il bairro alto si trasforma nuovamente con l’istallazione delle redazioni giornalistiche. Giornalisti, critici, fumettisti e tipografi deambulavano e frequentavano il quartiere sia di giorno che di notte.
Con l’istaurazione dello Stato Nuovo (1926) le redazioni giornalistiche continuarono con fatica il loro lavoro nel quartiere ma molte, a causa della censura, dovettero chiudere i battenti.
In seguito alla rivoluzione del 25 aprile 1974 (rivoluzione dei garofani) i figli della borghesia, migrata verso Avenida de Roma, riscoprirono il fascino decadente del bairro alto, dove potevano incontrare locali notturni ed osterie a prezzi più convenienti.
Ci troviamo negli anni 70, anni in cui aprirono le icone urbano-depressive e trasgressive del quartiere: Souk, Rock House e Jukebox. Molte altre seguirono le pionieristiche icone e il bairro alto si trasformò nel quartiere notturno per gli amanti della musica. Nel 1994, con la nomina di Lisbona a Capitale Europea della Cultura, il bairro alto vive un’altra trasformazione grazie alla riqualificazione urbana. Oggi lo si identifica come il quartiere boemio, notturno e trendy per i numerosi negozi vintage, di artigianato e gli atelier di alcuni stilisti locali.
Il bairro alto è quindi sempre in pieno fermento e negli ultimi anni si sono aperti nuovi bar. Sicuramente consiglio di fare un salto alla TascaMastai (Rua da Rosa, 14) un bar/negozio di fumetti neonato da una coppia di bolognesi. Oltre all'aperitivo, i cocktail e i vini portoghesi si può anche pranzare e cenare stuzzicanti piatti.
Se siete amanti dei vini, consiglio sicuramente BA Wine Bar do Bairro Alto (Rua da Rosa, 107) non dimenticatevi di alzre il naso all'insù ed ammirare l'insolito soffitto.
Se cercate un posticino alternativo dove bere un cocktail, giocare a biliardino, vedere un film in terrazza, ascoltare musica live o danzare con alcuni nomi conosciuti del Dj set, dovete sicuramente fare un salto alla Galleria Ze dos Bois (Rua da Barroca, no 59)
Potrei continuare all'infinito ma il mio vero consiglio e di camminare senza meta tra i vicoletti del quartiere e lasciarvi guidare dall'istinto.
Facilmente raggiungibile a piedi dallo Chiado (metro baixa-chiado), in tram (n.28) o via elevador da Glória (da Avenida a Liberdade) consiglio di esplorarlo sia di giorno, dove si possono ammirare scene di vita popolare, sia la notte dove cambia completamente le proprie vesti.
Prima di lasciarvi vorrei condividere con voi alcuni consigli su cosa fare e vedere al Bairro Alto:
Visitare la chiesa di S. Roque, uno dei pochi edidici sopravissuti al terremoto del 1755, ed una delle prime chiese gesuite al mondo
Fotografare Lisbona dal Miradouro S. Pedro de Alcântara uno dei tanti e più celebrati balconi della capitale del Portogallo
Andare a caccia di Street Art
Ascoltare il Fado
Riuscire in meno di 30 minuti a fare un metaforico viaggio intercontinentale passando da un bar cubano, capoverdiano, brasiliano, portoghese, italiano, spagnolo, indonesiano, e via così per tutto il mondo.
Vi ho convinti? Vi aspetto per una caipirinha XL a meno di 4€.
Prima vi arrivarono i marinai, poi i gesuiti, gli operai ed infine la nobiltà con le sue carrozze. Il bairro alto è uno dei quartieri più emblematici e camaleontici della città bianca, prendendo in prestito il titolo di un film che consiglio di vedere (Dans la Ville Blanche di Alain Tanner).
Il terremoto del 1755 non arrecò gravi danni al quartiere, ma molte famiglie dell’alta borghesia decisero di ritirarsi nei loro possedimenti in zone limitrofe. Questa migrazione fece sì che fossero demoliti i palazzi nobiliari e costruiti nuovi edifici a più piani.
Il bairro alto, grazie alle sue stradine scure e poco frequentate dalle forze dell’ordine, era il luogo ideale per soddisfare tutti i generi di vizi. Sin dal 1833 era uno dei tre quartieri cittadini dove la prostituzione era liberamente praticata per strada e non solo nelle case chiuse.
Nel XIX secolo il bairro alto si trasforma nuovamente con l’istallazione delle redazioni giornalistiche. Giornalisti, critici, fumettisti e tipografi deambulavano e frequentavano il quartiere sia di giorno che di notte.
Con l’istaurazione dello Stato Nuovo (1926) le redazioni giornalistiche continuarono con fatica il loro lavoro nel quartiere ma molte, a causa della censura, dovettero chiudere i battenti.
In seguito alla rivoluzione del 25 aprile 1974 (rivoluzione dei garofani) i figli della borghesia, migrata verso Avenida de Roma, riscoprirono il fascino decadente del bairro alto, dove potevano incontrare locali notturni ed osterie a prezzi più convenienti.
Ci troviamo negli anni 70, anni in cui aprirono le icone urbano-depressive e trasgressive del quartiere: Souk, Rock House e Jukebox. Molte altre seguirono le pionieristiche icone e il bairro alto si trasformò nel quartiere notturno per gli amanti della musica. Nel 1994, con la nomina di Lisbona a Capitale Europea della Cultura, il bairro alto vive un’altra trasformazione grazie alla riqualificazione urbana. Oggi lo si identifica come il quartiere boemio, notturno e trendy per i numerosi negozi vintage, di artigianato e gli atelier di alcuni stilisti locali.
Il bairro alto è quindi sempre in pieno fermento e negli ultimi anni si sono aperti nuovi bar. Sicuramente consiglio di fare un salto alla TascaMastai (Rua da Rosa, 14) un bar/negozio di fumetti neonato da una coppia di bolognesi. Oltre all'aperitivo, i cocktail e i vini portoghesi si può anche pranzare e cenare stuzzicanti piatti.
Se siete amanti dei vini, consiglio sicuramente BA Wine Bar do Bairro Alto (Rua da Rosa, 107) non dimenticatevi di alzre il naso all'insù ed ammirare l'insolito soffitto.
Se cercate un posticino alternativo dove bere un cocktail, giocare a biliardino, vedere un film in terrazza, ascoltare musica live o danzare con alcuni nomi conosciuti del Dj set, dovete sicuramente fare un salto alla Galleria Ze dos Bois (Rua da Barroca, no 59)
Potrei continuare all'infinito ma il mio vero consiglio e di camminare senza meta tra i vicoletti del quartiere e lasciarvi guidare dall'istinto.
Facilmente raggiungibile a piedi dallo Chiado (metro baixa-chiado), in tram (n.28) o via elevador da Glória (da Avenida a Liberdade) consiglio di esplorarlo sia di giorno, dove si possono ammirare scene di vita popolare, sia la notte dove cambia completamente le proprie vesti.
Prima di lasciarvi vorrei condividere con voi alcuni consigli su cosa fare e vedere al Bairro Alto:
Visitare la chiesa di S. Roque, uno dei pochi edidici sopravissuti al terremoto del 1755, ed una delle prime chiese gesuite al mondo
Fotografare Lisbona dal Miradouro S. Pedro de Alcântara uno dei tanti e più celebrati balconi della capitale del Portogallo
Andare a caccia di Street Art
Ascoltare il Fado
Riuscire in meno di 30 minuti a fare un metaforico viaggio intercontinentale passando da un bar cubano, capoverdiano, brasiliano, portoghese, italiano, spagnolo, indonesiano, e via così per tutto il mondo.
Vi ho convinti? Vi aspetto per una caipirinha XL a meno di 4€.