St.Giles: la Cattedrale gotica di Sant'Egidio ad Edimburgo
La cattedrale di St Giles, Sant'Egidio, è un capolavoro gotico di Edimburgo, famosa per le sue vetrate, una delle attrazioni imperdibili del Royal Mile della città della Scozia.
L’idea che sul Miglio Reale, poco oltre il principale luogo di culto della chiesa scozzese di Edimburgo, vi sia un antico lastricato a forma di cuore, noto anche come “cuore di Midlothian”, a copertura di un’inferriata che all’epoca guardava sulla cella dei condannati a morte è piuttosto stravagante. Soprattutto se secondo una vecchia leggenda i passanti che solevano transitare in quei pressi si soffermavano a sputare (si avete letto bene!) sulla testa dei condannati, usanza ancora oggi in vigore visto che a distanza di secoli c’è chi crede che praticare questo gesto sul selciato porti sempre fortuna.
In qualunque modo vogliate chiamarla - High Kirk of Edinburgh o St.Giles’Cathedral – la cattedrale di Sant’Egidio è uno splendido esempio di architettura religiosa di stile gotico che spicca per i suoi maestosi archi a sesto acuto e le ampie vetrate che, seppur in netto contrasto con le dimensioni più contenute dell’edificio, gli conferiscono un’atmosfera intima e raccolta.
Edificata su una struttura più antica, datata probabilmente attorno al IX° secolo d.C., questa splendida chiesa fu distrutta in seguito a una delle prime invasioni inglesi; dopo la sua ricostruzione fu ancora una volta rasa al suolo dagli inglesi all’epoca della Riforma, vicenda che portò purtroppo alla distruzione e alla perdita di alcuni inestimabili tesori fra cui le reliquie di St. Giles.
Su ciò che rimane di un timpano sopra le porte della cattedrale si può però ancora ammirare la raffigurazione di Sant’Egidio ferito da una freccia mentre protegge una cerva. Secondo la tradizione questo eremita vissuto in Francia nel VII° secolo fu infatti trafitto dal dardo scagliato in maniera accidentale da un cacciatore che stava mirando ad una femmina di cervide: dopo la morte del santo gli vennero dedicati edifici religiosi e luoghi di assistenza in molte località di Scozia tanto da farlo diventare il patrono di Edimburgo festeggiato solennemente ogni anno il 1° Settembre.
Chiesa madre del presbiterianesimo e maggior luogo di culto religioso della città per diversi secoli, St.Giles fu anche sede vescovile nel corso del 1600. Fondata attorno al 1120 dalla famiglia reale scozzese, fra cui si ricorda Davide I° che volle diffondere il culto cattolico in Scozia, la cattedrale fu gravemente danneggiata da un incendio che nel 1385 ne distrusse buona parte. Prontamente ricostruita, una settantina di anni più tardi nel 1454, ospitò le reliquie del santo patrono a cui fu consacrata. Impreziosita con nuove cappelle su richiesta delle corporazioni degli artigiani, dei commercianti e dei nobili, poco prima della Riforma arrivò ad ospitare al suo interno qualcosa come 50 altari.
Fu nel 1559 che il teologo scozzese John Knox guidò i Lords of Congregation nell’occupazione di Edimburgo tant’è che la chiesa divenne simbolo del luogo da cui ebbe origine la riforma protestante: nel 1572, l’ispiratore del movimento religioso morì e venne seppellito nel terreno antistante la chiesa.
Alterne fortune si incrociarono nel corso del tempo con la storia di questo edificio sacro fra cui anche la macabra esposizione, fuori dalla chiesa, della testa decapitata di James Graham, marchese di Montrose, il cui corpo venne poi seppellito all’interno in un monumento dedicato alla sua memoria.
Nei primi decenni del 1800 iniziarono i restauri di St.Giles poiché la parte esterna era ormai gravemente caduta in rovina: fu l’architetto William Burn ad occuparsene anticipando gli interventi che nel 1872 sarebbe stati voluti da William Chambers. La chiesa fu completamente ripulita e le pareti divisorie create durante il periodo della Riforma smantellate una ad una per riportare la struttura alla sua originaria forma architettonica.
Più recentemente, a partire dalla metà del 1900, la cattedrale è stata protagonista di un consistente progetto di restauro che ne ha interessato la risistemazione del tetto e dell’interno oltre all’installazione di un più efficiente sistema di illuminazione e di un nuovo organo.
A rendere St.Giles una delle attrazioni più visitate di Edimburgo sono le vetrate riccamente decorate e i vari monumenti che ne impreziosiscono l’interno. Realizzate fra il XIX° e il XX° secolo, le decorazioni delle aperture finestrate hanno modificato quelle originali che si presentavano invece trasparenti e senza alcun motivo decorativo. Fra le raffigurazioni che si possono ammirare una in particolare ritrae Sant’Andrea, patrono della Scozia, con in mano una croce e in compagnia di re Davide e di San Colombano. Con indosso una tunica azzurra, il santo è stato rappresentato a somiglianza di James Jamieson, medico di Edimburgo trasferitosi successivamente in Australia: a chiedere la realizzazione di quest’opera pare sia stato un paziente che volle ringraziarlo pubblicamente per la preziosa attività lavorativa svolta negli anni.
Dedicata invece all’ordine del Thistle, cioè al cardo simbolo nazionale scozzese, l’omonima cappella in stile gotico fu progettata nel 1911 da Robert Lorimer. Entrando nella cattedrale la si trova nel alto sud est dove si innalza in verticale ornata da statue in legno e pietra.
Proseguendo la visita vi sono “Chapman Aisle”, il monumento in onore di James Graham realizzato nel 1881; St.Eloi’s Aisle dedicato a Archibald Campbell, marchese di Argyll e capo del governo di Scozia all’epoca dei Tre Regni; Moray Aisle che ospita le targhe commemorative per lo scrittore Robert Louis Stevenson scomparso nel 1894 e per John Livingstone morto nel 1672; Tomba del Reggente Moray in onore di James Stewart (di particolare interesse la targa in ottone collocata sulla sua sepoltura originale andata purtroppo distrutta). Da non perdere neppure “Preston Aisle” con la copia incorniciata del “National Convenant”, il patto nazionale sottoscritto da chi si oppose alle novità introdotte da Carlo I° in ambito religioso e la statua di John Knox sepolto nel cimitero della vecchia chiesa oggi non più visibile in quanto ricoperto da un parcheggio. Il luogo è comunque segnalato ai visitatori grazie ad un tratto di asfalto colorato.
L’ingresso alla chiesa è libero anche se i turisti sono invitati ad un’offerta di 3£ a persona. Chi desidera scattare fotografie e video può richiedere il permesso al desk informazioni al costo di 2£. Al costo di 6 sterline si può aderire al "Rooftop tour", una escursione tra le guglie della cattedrale con magnifiche viste del Royal Mile.
Orari di apertura: tutti i giorni tranne il 25 e 26 Dicembre e 1° e 2 Gennaio dopo le funzioni delle 11.30. Da Maggio a Settembre si può visitare la cattedrale dalle 9 alle 17 (lunedì-venerdì), dalle 9 alle 17 il sabato e dalle 13 alle 17 la domenica; da Ottobre a Aprile l’orario va dalle 9 alle 17 dal lunedì al sabato e la domenica sempre fra le 13 e le 17.
Situata in High Street, nel cuore della città vecchia di Edimburgo, St.Giles è nei pressi di alcune altre importanti attrazioni turistiche fra cui il castello e Holyrood House. Si può comodamente raggiungere la chiesa a piedi partendo dalla stazione dei treni Waverley oppure con le linee bus 23, 27, 28, 35, 41 e 42.
Maggiori informazioni: www.stgilescathedral.org.uk
In qualunque modo vogliate chiamarla - High Kirk of Edinburgh o St.Giles’Cathedral – la cattedrale di Sant’Egidio è uno splendido esempio di architettura religiosa di stile gotico che spicca per i suoi maestosi archi a sesto acuto e le ampie vetrate che, seppur in netto contrasto con le dimensioni più contenute dell’edificio, gli conferiscono un’atmosfera intima e raccolta.
Edificata su una struttura più antica, datata probabilmente attorno al IX° secolo d.C., questa splendida chiesa fu distrutta in seguito a una delle prime invasioni inglesi; dopo la sua ricostruzione fu ancora una volta rasa al suolo dagli inglesi all’epoca della Riforma, vicenda che portò purtroppo alla distruzione e alla perdita di alcuni inestimabili tesori fra cui le reliquie di St. Giles.
Su ciò che rimane di un timpano sopra le porte della cattedrale si può però ancora ammirare la raffigurazione di Sant’Egidio ferito da una freccia mentre protegge una cerva. Secondo la tradizione questo eremita vissuto in Francia nel VII° secolo fu infatti trafitto dal dardo scagliato in maniera accidentale da un cacciatore che stava mirando ad una femmina di cervide: dopo la morte del santo gli vennero dedicati edifici religiosi e luoghi di assistenza in molte località di Scozia tanto da farlo diventare il patrono di Edimburgo festeggiato solennemente ogni anno il 1° Settembre.
Chiesa madre del presbiterianesimo e maggior luogo di culto religioso della città per diversi secoli, St.Giles fu anche sede vescovile nel corso del 1600. Fondata attorno al 1120 dalla famiglia reale scozzese, fra cui si ricorda Davide I° che volle diffondere il culto cattolico in Scozia, la cattedrale fu gravemente danneggiata da un incendio che nel 1385 ne distrusse buona parte. Prontamente ricostruita, una settantina di anni più tardi nel 1454, ospitò le reliquie del santo patrono a cui fu consacrata. Impreziosita con nuove cappelle su richiesta delle corporazioni degli artigiani, dei commercianti e dei nobili, poco prima della Riforma arrivò ad ospitare al suo interno qualcosa come 50 altari.
Fu nel 1559 che il teologo scozzese John Knox guidò i Lords of Congregation nell’occupazione di Edimburgo tant’è che la chiesa divenne simbolo del luogo da cui ebbe origine la riforma protestante: nel 1572, l’ispiratore del movimento religioso morì e venne seppellito nel terreno antistante la chiesa.
Alterne fortune si incrociarono nel corso del tempo con la storia di questo edificio sacro fra cui anche la macabra esposizione, fuori dalla chiesa, della testa decapitata di James Graham, marchese di Montrose, il cui corpo venne poi seppellito all’interno in un monumento dedicato alla sua memoria.
Nei primi decenni del 1800 iniziarono i restauri di St.Giles poiché la parte esterna era ormai gravemente caduta in rovina: fu l’architetto William Burn ad occuparsene anticipando gli interventi che nel 1872 sarebbe stati voluti da William Chambers. La chiesa fu completamente ripulita e le pareti divisorie create durante il periodo della Riforma smantellate una ad una per riportare la struttura alla sua originaria forma architettonica.
Più recentemente, a partire dalla metà del 1900, la cattedrale è stata protagonista di un consistente progetto di restauro che ne ha interessato la risistemazione del tetto e dell’interno oltre all’installazione di un più efficiente sistema di illuminazione e di un nuovo organo.
A rendere St.Giles una delle attrazioni più visitate di Edimburgo sono le vetrate riccamente decorate e i vari monumenti che ne impreziosiscono l’interno. Realizzate fra il XIX° e il XX° secolo, le decorazioni delle aperture finestrate hanno modificato quelle originali che si presentavano invece trasparenti e senza alcun motivo decorativo. Fra le raffigurazioni che si possono ammirare una in particolare ritrae Sant’Andrea, patrono della Scozia, con in mano una croce e in compagnia di re Davide e di San Colombano. Con indosso una tunica azzurra, il santo è stato rappresentato a somiglianza di James Jamieson, medico di Edimburgo trasferitosi successivamente in Australia: a chiedere la realizzazione di quest’opera pare sia stato un paziente che volle ringraziarlo pubblicamente per la preziosa attività lavorativa svolta negli anni.
Dedicata invece all’ordine del Thistle, cioè al cardo simbolo nazionale scozzese, l’omonima cappella in stile gotico fu progettata nel 1911 da Robert Lorimer. Entrando nella cattedrale la si trova nel alto sud est dove si innalza in verticale ornata da statue in legno e pietra.
Proseguendo la visita vi sono “Chapman Aisle”, il monumento in onore di James Graham realizzato nel 1881; St.Eloi’s Aisle dedicato a Archibald Campbell, marchese di Argyll e capo del governo di Scozia all’epoca dei Tre Regni; Moray Aisle che ospita le targhe commemorative per lo scrittore Robert Louis Stevenson scomparso nel 1894 e per John Livingstone morto nel 1672; Tomba del Reggente Moray in onore di James Stewart (di particolare interesse la targa in ottone collocata sulla sua sepoltura originale andata purtroppo distrutta). Da non perdere neppure “Preston Aisle” con la copia incorniciata del “National Convenant”, il patto nazionale sottoscritto da chi si oppose alle novità introdotte da Carlo I° in ambito religioso e la statua di John Knox sepolto nel cimitero della vecchia chiesa oggi non più visibile in quanto ricoperto da un parcheggio. Il luogo è comunque segnalato ai visitatori grazie ad un tratto di asfalto colorato.
L’ingresso alla chiesa è libero anche se i turisti sono invitati ad un’offerta di 3£ a persona. Chi desidera scattare fotografie e video può richiedere il permesso al desk informazioni al costo di 2£. Al costo di 6 sterline si può aderire al "Rooftop tour", una escursione tra le guglie della cattedrale con magnifiche viste del Royal Mile.
Orari di apertura: tutti i giorni tranne il 25 e 26 Dicembre e 1° e 2 Gennaio dopo le funzioni delle 11.30. Da Maggio a Settembre si può visitare la cattedrale dalle 9 alle 17 (lunedì-venerdì), dalle 9 alle 17 il sabato e dalle 13 alle 17 la domenica; da Ottobre a Aprile l’orario va dalle 9 alle 17 dal lunedì al sabato e la domenica sempre fra le 13 e le 17.
Situata in High Street, nel cuore della città vecchia di Edimburgo, St.Giles è nei pressi di alcune altre importanti attrazioni turistiche fra cui il castello e Holyrood House. Si può comodamente raggiungere la chiesa a piedi partendo dalla stazione dei treni Waverley oppure con le linee bus 23, 27, 28, 35, 41 e 42.
Maggiori informazioni: www.stgilescathedral.org.uk