Le Tombe Saadiane, il tesoro di Marrkech riscoperto
Le Tombe Sa'diane, o saadiane, sono una scoperta relativamente recente a Marrakech: fu nel 1917 che una ricognizione aerea francese rivelò la presenza di questo notevole monumento religioso, legato alla omonima moschea nella Kasbah della città imperiale.
Per oltre 200 anni sono state sigillate, lontane e nascoste dal resto del mondo. Nel 1917 sono state riportate alla luce da una ricognizione francese, perfettamente conservate nei loro colori originali.
Le Tombe Saadiane, una delle mete irrinunciabili di Marrakesh, si trovano nella Kasbah, sul fianco dell'omonima Moschea, a sud della Medina. Il luogo nel quale sorgono probabilmente era destinato ad ospitare le sepolture ancor prima del periodo Saadian, nome della dinastia originaria delle valle del fiume Draa che ha governato nel Sud del Marocco negli anni 1509-1554.
Le testimonianze raccolte però datano la sepoltura più antica ritrovata al suo interno al 1557. Questo fa pensare che i principali edifici che compaiono all' interno siano stati fatti costruire dal sultano Ahmed El Mansour (1578-1603). A suffragare l'ipotesi è la somiglianza fra la struttura delle Tombe Saadiane e l'architettura della Madrasa di Ben Youssef, scuola coranica di architettura arabo-andalusa costruita in quegli anni.
La svolta avvenne quando salì al potere il sultano Moulay Ismail (1672-1727), deciso a rompere con il passato. Palazzo El Badi, considerata una delle meraviglie del mondo, fatto costruire da El Mansour in ben 25 anni di intenso lavoro, venne depredato dei pregevoli materiali utilizzati per decorare il palazzo di Ismail a Meknes ed in parte distrutto. La devastazione avrebbe interessato anche le Tombe se non fosse che Ismail, sensibile alle superstizioni, decise di preservarle, sigillandone gli ingressi ad eccezione di quello che le collega alla Moschea della Kasbah.
Una ricognizione aerea effettuata dai Francesi nel 1917 ne ha intercettato la presenza. Il passaggio costruito sul lato della Moschea della Kasbah ha permesso riportarle alla luce per mano del generale francese Lyautey e di mostrarle di nuovo nel pieno del loro splendore conservato dal lungo oblio. Sicuramente una delle attrazioni imperdibili di Marrakech.
Le tombe sono protette da due mausolei principali che schermano le 66 sepolture interne e le 110 collocate nel giardino. Il primo edificio, costruito per ospitare la tomba di el Mansour mentre il suo regno era ancora in corso, è il più bello, caratterizzato dal tetto a volta, pregevoli sculture e piastrelle che ricordano il palazzo Alhambra di Granada, costruito 200 anni prima.
L'oratorio nel quale si entra, custodisce le tombe di diversi principi della dinastia Saadiana oltre alla tomba del sultano sanguinario Moulay Yazid. Sul retro si sviluppa la magnifica sala delle 12 colonne realizzate in marmo italiano proveniente da Carrara. La tomba di El Mansour si trova nella camera centrale con soffitto a cupola realizzato con legno di cedro dorato che ospita anche quelle dei figli e successori del sultano. Il secondo mausoleo è più antico ma anche più spoglio. La sua costruzione venne decisa sempre da El Mansour per sostituire il vecchio padiglione che proteggeva le tombe della madre e del fondatore della dinastia Saadian, Mohammed ech Sheikh.
Le sepolture collocate in giardino appartengono a principi e membri della famiglia reale Saadiana, comprese due tombe di origine ebraica. Le lapidi sono coperte di piastrelle dai colori brillanti e recano citazioni del Corano.
Informazioni utili
Le tombe Saadiane si raggiungono procedendo da piazza Djemaa el Fna lungo Rue Bab Agnaou fino a superare le mura. Al termine c'è una piccola piazza fiancheggiata da due porte: dal cancello a sinistra si entra nella Moschea della Kasbah. Al suo interno si trova il passaggio alle tombe Saadiane.
Il biglietto di entrata alle tombe Saadiane costa 10 dirhams, equivalente a meno di un euro. E' prevista la possibilità di visite guidate.
Le Tombe Saadiane, una delle mete irrinunciabili di Marrakesh, si trovano nella Kasbah, sul fianco dell'omonima Moschea, a sud della Medina. Il luogo nel quale sorgono probabilmente era destinato ad ospitare le sepolture ancor prima del periodo Saadian, nome della dinastia originaria delle valle del fiume Draa che ha governato nel Sud del Marocco negli anni 1509-1554.
Le testimonianze raccolte però datano la sepoltura più antica ritrovata al suo interno al 1557. Questo fa pensare che i principali edifici che compaiono all' interno siano stati fatti costruire dal sultano Ahmed El Mansour (1578-1603). A suffragare l'ipotesi è la somiglianza fra la struttura delle Tombe Saadiane e l'architettura della Madrasa di Ben Youssef, scuola coranica di architettura arabo-andalusa costruita in quegli anni.
La svolta avvenne quando salì al potere il sultano Moulay Ismail (1672-1727), deciso a rompere con il passato. Palazzo El Badi, considerata una delle meraviglie del mondo, fatto costruire da El Mansour in ben 25 anni di intenso lavoro, venne depredato dei pregevoli materiali utilizzati per decorare il palazzo di Ismail a Meknes ed in parte distrutto. La devastazione avrebbe interessato anche le Tombe se non fosse che Ismail, sensibile alle superstizioni, decise di preservarle, sigillandone gli ingressi ad eccezione di quello che le collega alla Moschea della Kasbah.
Una ricognizione aerea effettuata dai Francesi nel 1917 ne ha intercettato la presenza. Il passaggio costruito sul lato della Moschea della Kasbah ha permesso riportarle alla luce per mano del generale francese Lyautey e di mostrarle di nuovo nel pieno del loro splendore conservato dal lungo oblio. Sicuramente una delle attrazioni imperdibili di Marrakech.
Le tombe sono protette da due mausolei principali che schermano le 66 sepolture interne e le 110 collocate nel giardino. Il primo edificio, costruito per ospitare la tomba di el Mansour mentre il suo regno era ancora in corso, è il più bello, caratterizzato dal tetto a volta, pregevoli sculture e piastrelle che ricordano il palazzo Alhambra di Granada, costruito 200 anni prima.
L'oratorio nel quale si entra, custodisce le tombe di diversi principi della dinastia Saadiana oltre alla tomba del sultano sanguinario Moulay Yazid. Sul retro si sviluppa la magnifica sala delle 12 colonne realizzate in marmo italiano proveniente da Carrara. La tomba di El Mansour si trova nella camera centrale con soffitto a cupola realizzato con legno di cedro dorato che ospita anche quelle dei figli e successori del sultano. Il secondo mausoleo è più antico ma anche più spoglio. La sua costruzione venne decisa sempre da El Mansour per sostituire il vecchio padiglione che proteggeva le tombe della madre e del fondatore della dinastia Saadian, Mohammed ech Sheikh.
Le sepolture collocate in giardino appartengono a principi e membri della famiglia reale Saadiana, comprese due tombe di origine ebraica. Le lapidi sono coperte di piastrelle dai colori brillanti e recano citazioni del Corano.
Informazioni utili
Le tombe Saadiane si raggiungono procedendo da piazza Djemaa el Fna lungo Rue Bab Agnaou fino a superare le mura. Al termine c'è una piccola piazza fiancheggiata da due porte: dal cancello a sinistra si entra nella Moschea della Kasbah. Al suo interno si trova il passaggio alle tombe Saadiane.
Il biglietto di entrata alle tombe Saadiane costa 10 dirhams, equivalente a meno di un euro. E' prevista la possibilità di visite guidate.