Il Museo Peynet e della vignetta umoristica a Antibes
Il Museo Peynet e del disegno umoristico di Antibes in Francia celebra oltre ai famosi innamorati il genio artistico del vignettista francese.
Una sera del 1942 Raymond Peynet, famoso illustratore e vignettista, mentre si trovava alla stazione di Valence per salire su un treno diretto a Clermont Ferrand, fu attratto da una musica soave proveniente da poco lontano: incuriosito si avvicinò e vide un violinista che suonava e una giovane che lo ascoltava estasiata. Da quell’episodio e dalla sua fervida immaginazione nacquero “Les Amoureux”, i fidanzatini emblema dell’amore immortalati da li a poco tempo su bigliettini, gioielli, profumi e T-shirt.
Per altri invece la storia racconterebbe di un Peynet che davanti ad un chiosco di Valence avrebbe atteso un corrispondente per consegnarli un plico confidenziale: proprio in quell’occasione sarebbero nati dalla sua matita i celebri innamorati. Qualunque sia la realtà ciò che è certo è che se lui è sempre ritratto con un’aria da inguaribile artista romantico e il cappello a melone, lei lo è con fianchi sottili e pettinatura a coda di cavallo.
I due innamorati fanno il giro del mondo, sempre insieme, con la testa fra le nuvole, protagonisti di vignette pubblicate sulle più importanti riviste dell’epoca. Per la stampa inglese sono “il poeta e la fidanzata”, per quella italiana “Valentino e Valentina”: per tutti diventano il simbolo degli innamorati dall’aria naif.
Nato a Parigi nel Novembre 1908, a 15 anni Raymond frequentò l’istituto per le arti applicate “Germain Pilon” lavorando alla fine degli studi prima presso un fabbricante di etichette e poi da un grande pubblicista. E’ li che la carriera di Peynet prende auge tanto da far si che l’artista inizi a vendere i suoi disegni a importanti quotidiani del tempo come Le rire, Pour lire à deux e Ric Rac.
Mentre collabora con la rivista Ric Rac, Peynet inventa i due innamorati che fra gli anni ‘50 e ‘70 del 1900 diventano il filo conduttore della sua produzione artistica consacrando a livello internazionale la fama dell’artista francese.
Oggi nel mondo sono ben 4, compreso quello di Antibes, i musei a lui dedicati: due in Giappone, a Karuizawa, vicino a Tokyo, e a Mimasaka, fra Kobe e Hiroshima, e un altro in Francia, a Brassac Les Mines in Auvergne. E a metà anni ’90, per celebrare il mezzo secolo dalla fine del secondo conflitto mondiale, i giapponesi realizzano una statua in bronzo che ritrae i fidanzatini esposta simbolicamente nel memoriale di Hiroshima. Anche l’Italia ne ha dedicata loro una: quella dello scultore Eros Pellini che li ha “seduti” sul celebre muretto di Alassio, in corso Dante Alighieri di fronte al Caffé Roma.
Nel 1976 Peynet e l’adorata moglie Denise Damour (il cognome non poteva che essere già un segno del destino) si trasferiscono a Antibes in un grazioso appartamento nel quartiere dell’Ilette: la città della Costa Azzurra, già scelta da tanti artisti come propria dimora, è felice di ospitare il grande vignettista parigino che ritorna così nei luoghi d’infanzia dove soleva trascorrere le vacanze con la famiglia.
I due innamorati, ventenni e raffigurati con indosso gli abitini che non cambiano mai, diventano protagonisti di disegni e illustrazioni esposti al museo che è una storia di amicizia oltre che un importante omaggio di Peynet alla Costa Azzurra. Negli anni ’80 Pierre Merli, sindaco di Antibes, propone al vignettista la creazione di uno spazio museale dedicato proprio alla sua arte: l’entusiasta risposta di Raymond è la donazione di oltre 300 opere che ancora oggi rappresentano parte del prezioso patrimonio artistico presente nei locali dell’ ex scuola del XIX° secolo trasformata in percorso museale.
Litografie, acquerelli, disegni a matita, bambole, porcellane, gioielli e persino sculture dedicate ai celebri fidanzatini si possono ammirare nella suggestiva cornice del centro storico, di fronte alla bella colonna di Place Nationale donata alla città da Luigi XVIII°. Nonostante l’area espositiva non disponga di grandi spazi – le sale sono solo due -, la visita al museo è assolutamente consigliata (anche per i più piccoli) perché attraverso una ricca e colorata collezione ripercorre in maniera impagabile i sessant’anni di carriera dell’artista.
Curiosando fra le opere esposte, sapientemente custodite dietro a grandi teche luminose, alcune hanno piacevolmente sorpreso: fra queste il “Petit manuel du parfait photographe sentimental” che illustra, passo a passo, come procedere per realizzare le migliori tecniche fotografiche; disegni ispirati a viaggi reali e immaginari effettuati da Peynet (il Colosseo e Pisa in Italia, il Partenone in Grecia e Loch Ness in Scozia) e splendide porcellane decorate in bi tono nero e oro prodotte dalla manifattura bavarese Philip Rosenthal.
Dal 1995 il Museo Peynet, su desiderio dello stesso vignettista, è divenuto anche luogo d’arte per la raccolta di disegni umoristici: “Musée Peynet et du Dessin humoristique”, questo il nuovo nome con cui è conosciuto dal pubblico, ospita circa 600 vignette e documenti realizzati da caricaturisti e disegnatori della stampa in un interessante tour alla scoperta delle più importanti firme di quest’arte creativa - Mordillo, Daumier, Ricord e Blachon per citarne alcune - che permette di visitarne regolarmente esposizioni temporanee.
Se siete fra coloro che sostengono che l’amore sia il segreto dell’immortalità, come disegnava Peynet con la sua matita, o se a “Les Amoureux” preferite caricature e vignette umoristiche, una visita al simpatico museo di Antibes è in ogni caso quello che fa per voi. I musei preferite visitarli in compagnia di una dolce sinfonia di sottofondo? In questo caso non potete sbagliare: ad accompagnarvi non potrà che essere la voce di Marcel Amont, interprete di “Les amoureux de papier”, melodia dedicata ai due innamorati niente meno che dal grande Charles Aznavour.
Il museo è aperto tutti i giorni (tranne il lunedì) in orario 10-12 e 14-18 con chiusura posticipata alle ore 20 nelle giornate di mercoledì e venerdì durante i mesi di Luglio e Agosto. Il biglietto d’ingresso è di 3 Euro (intero) e 1,50 Euro (ridotto) mentre è gratuito per chi ha meno di 18 anni.
Per informazioni musee.peynet@ville-antibes.fr oppure 0033 04 92905429/30.
Sito di riferimento www.antibes-juanlespins.com
Per altri invece la storia racconterebbe di un Peynet che davanti ad un chiosco di Valence avrebbe atteso un corrispondente per consegnarli un plico confidenziale: proprio in quell’occasione sarebbero nati dalla sua matita i celebri innamorati. Qualunque sia la realtà ciò che è certo è che se lui è sempre ritratto con un’aria da inguaribile artista romantico e il cappello a melone, lei lo è con fianchi sottili e pettinatura a coda di cavallo.
I due innamorati fanno il giro del mondo, sempre insieme, con la testa fra le nuvole, protagonisti di vignette pubblicate sulle più importanti riviste dell’epoca. Per la stampa inglese sono “il poeta e la fidanzata”, per quella italiana “Valentino e Valentina”: per tutti diventano il simbolo degli innamorati dall’aria naif.
Nato a Parigi nel Novembre 1908, a 15 anni Raymond frequentò l’istituto per le arti applicate “Germain Pilon” lavorando alla fine degli studi prima presso un fabbricante di etichette e poi da un grande pubblicista. E’ li che la carriera di Peynet prende auge tanto da far si che l’artista inizi a vendere i suoi disegni a importanti quotidiani del tempo come Le rire, Pour lire à deux e Ric Rac.
Mentre collabora con la rivista Ric Rac, Peynet inventa i due innamorati che fra gli anni ‘50 e ‘70 del 1900 diventano il filo conduttore della sua produzione artistica consacrando a livello internazionale la fama dell’artista francese.
Oggi nel mondo sono ben 4, compreso quello di Antibes, i musei a lui dedicati: due in Giappone, a Karuizawa, vicino a Tokyo, e a Mimasaka, fra Kobe e Hiroshima, e un altro in Francia, a Brassac Les Mines in Auvergne. E a metà anni ’90, per celebrare il mezzo secolo dalla fine del secondo conflitto mondiale, i giapponesi realizzano una statua in bronzo che ritrae i fidanzatini esposta simbolicamente nel memoriale di Hiroshima. Anche l’Italia ne ha dedicata loro una: quella dello scultore Eros Pellini che li ha “seduti” sul celebre muretto di Alassio, in corso Dante Alighieri di fronte al Caffé Roma.
Nel 1976 Peynet e l’adorata moglie Denise Damour (il cognome non poteva che essere già un segno del destino) si trasferiscono a Antibes in un grazioso appartamento nel quartiere dell’Ilette: la città della Costa Azzurra, già scelta da tanti artisti come propria dimora, è felice di ospitare il grande vignettista parigino che ritorna così nei luoghi d’infanzia dove soleva trascorrere le vacanze con la famiglia.
I due innamorati, ventenni e raffigurati con indosso gli abitini che non cambiano mai, diventano protagonisti di disegni e illustrazioni esposti al museo che è una storia di amicizia oltre che un importante omaggio di Peynet alla Costa Azzurra. Negli anni ’80 Pierre Merli, sindaco di Antibes, propone al vignettista la creazione di uno spazio museale dedicato proprio alla sua arte: l’entusiasta risposta di Raymond è la donazione di oltre 300 opere che ancora oggi rappresentano parte del prezioso patrimonio artistico presente nei locali dell’ ex scuola del XIX° secolo trasformata in percorso museale.
Litografie, acquerelli, disegni a matita, bambole, porcellane, gioielli e persino sculture dedicate ai celebri fidanzatini si possono ammirare nella suggestiva cornice del centro storico, di fronte alla bella colonna di Place Nationale donata alla città da Luigi XVIII°. Nonostante l’area espositiva non disponga di grandi spazi – le sale sono solo due -, la visita al museo è assolutamente consigliata (anche per i più piccoli) perché attraverso una ricca e colorata collezione ripercorre in maniera impagabile i sessant’anni di carriera dell’artista.
Curiosando fra le opere esposte, sapientemente custodite dietro a grandi teche luminose, alcune hanno piacevolmente sorpreso: fra queste il “Petit manuel du parfait photographe sentimental” che illustra, passo a passo, come procedere per realizzare le migliori tecniche fotografiche; disegni ispirati a viaggi reali e immaginari effettuati da Peynet (il Colosseo e Pisa in Italia, il Partenone in Grecia e Loch Ness in Scozia) e splendide porcellane decorate in bi tono nero e oro prodotte dalla manifattura bavarese Philip Rosenthal.
Dal 1995 il Museo Peynet, su desiderio dello stesso vignettista, è divenuto anche luogo d’arte per la raccolta di disegni umoristici: “Musée Peynet et du Dessin humoristique”, questo il nuovo nome con cui è conosciuto dal pubblico, ospita circa 600 vignette e documenti realizzati da caricaturisti e disegnatori della stampa in un interessante tour alla scoperta delle più importanti firme di quest’arte creativa - Mordillo, Daumier, Ricord e Blachon per citarne alcune - che permette di visitarne regolarmente esposizioni temporanee.
Se siete fra coloro che sostengono che l’amore sia il segreto dell’immortalità, come disegnava Peynet con la sua matita, o se a “Les Amoureux” preferite caricature e vignette umoristiche, una visita al simpatico museo di Antibes è in ogni caso quello che fa per voi. I musei preferite visitarli in compagnia di una dolce sinfonia di sottofondo? In questo caso non potete sbagliare: ad accompagnarvi non potrà che essere la voce di Marcel Amont, interprete di “Les amoureux de papier”, melodia dedicata ai due innamorati niente meno che dal grande Charles Aznavour.
Il museo è aperto tutti i giorni (tranne il lunedì) in orario 10-12 e 14-18 con chiusura posticipata alle ore 20 nelle giornate di mercoledì e venerdì durante i mesi di Luglio e Agosto. Il biglietto d’ingresso è di 3 Euro (intero) e 1,50 Euro (ridotto) mentre è gratuito per chi ha meno di 18 anni.
Per informazioni musee.peynet@ville-antibes.fr oppure 0033 04 92905429/30.
Sito di riferimento www.antibes-juanlespins.com