Il castello di Charlottenburg, il pił grande palazzo di Berlino
Schloss Charlottenburg: Il pił grande palazzo storico di Berlino sopravvissuto alla seconda guerra mondiale.
Il distretto di Charlottenburg deve il suo nome alla regina Sofia Carlotta moglie di Federico I. Alla sua morte, avvenuta nel 1705, il sovrano le dedicò il nome del castello - schloss - di Lietzenburg che da allora assunse il nome di Schloss Charlottenburg e della zona che si sviluppava nei dintorni.
Si trattava all'epoca di un borgo situato vicino a Berlino. Quando la città venne eletta a capitale dell'impero si ampliò, al punto da annettere il quartiere che divenne una delle zone più abitate, centro della vita universitaria e culturale.
La decisione di costruire il castello appartiene alla grande elettrice Sofia Carlotta che desiderava una residenza estiva a pochi chilometri dalla città. Il progetto venne affidato nel 1695 all'architetto Johan Arnold Nering la cui sobrietà non colpì la principessa che decise di affidare il cantiere prima ad Andreas Schluter e poi a Martin Grunberg.
Nel frattempo, nel 1701, Federico I venne eletto primo re di Prussia. La regina decise quindi di trasformare il palazzo in un vivace salotto culturale, frequentato da pittori, musicisti, letterati e filosofi, quindi in un punto nevralgico per la vita di corte ed il sostegno al marito. I confronti fra queste menti fervide si affievolirono alla scomparsa della Regina, nel 1705.
In quell'anno la residenza assunse il nome di Charlottenburg e venne ampliata su volere di Federico I che assegnò allo svedese Eosander von Gothe il compito di provvedere alla costruzione della nuova ala, alla sinistra del corpo centrale, denominata l'Orangerie. Negli anni successivi il castello subì vari e nuovi ampliamenti, voluti dai sovrani del casato degli Hohenzollern. Oggi è una delle attrazioni più importanti di Berlino.
Federico II il Grande fece aggiungere una nuova ala, Federico Guglielmo II il parco, il Belvedere e la sala da te, Federico Guglielmo III il Pavillion ed il Mausoleum che ospita la tomba della sua regina. Al centro del cortile d'onore si trova una statua equestre in bronzo che ritrae il Principe elettore Federico Guglielmo di Hohenzollern.
La sua storia merita di essere raccontata. A costruirla, nel 1697, fu Andreas Schluter che la pose sul ponte davanti al castello che gli Hohenzollern possedevano a Mitte. Durante la guerra, si decise di spostarla a Potsdam per preservarla dai possibili danneggiamenti. Il peso della scultura, però, risultò eccessivo per l'imbarcazione incaricata del suo trasporto. Così il battello affondò nelle acque del Tegel dove rimase fino al 1950 anno in cui venne recuperata.
Lo stile barocco si respira in tutto il palazzo. Il pianterreno del corpo centrale caratterizzato dalla cupola realizzata da Von Gothe, ospita gli appartamenti reali. L'area denominata "Historische Raume" è stata restaurata nel 1970. Superato il vestibolo si accede all'appartamento il "Mecklenburgische Wohnung" dal soffitto decorato da arabeschi e dai sovraportali in legno, utilizzato per ospitare il ramo Mecklenburg della famiglia. A sinistra del vestibolo si apre l'appartamento in cui vissero Federico I e la moglie Sofia Carlotta. Le stanze che lo compongono ospitano vari ed interessanti testimonianze dell'epoca, dal gabinetto delle Porcellane ricco di oggetti provenienti da Cina e Giappone, alla stanza da letto di Federico II, ricoperta di damasco giallo nel quale si trova il ritratto del re dipinto da Weidemann. Opera di Von Gothe, l'architetto danese autore del tocco rococò che distingue il palazzo, sono la Cappella dal soffitto affrescato e dagli archi trompe-l'oeil e lo scalone che porta al primo piano.
Molti i dipinti famosi ancora custoditi all'interno delle stanze. Come il ritratto di Federico il Grande di Pesne collocato nella Stanza 206, la Veduta di Berlino di Schulz custodita nello studio di Federico Guglielmo IV. La visita non può trascurare alcuni particolari come i pilastri corinzi della Sala Ovale o l'argenteria fra cui si distingue il servizio da tavola del principe ereditario, unico e assolutamente prezioso, da ammirare nella Sala degli Argenti. Nell'ala a destra del corpo principale, la Knobelsdorff-Fugel, si susseguono la Sala Bianca utilizzata sia come sala del trono, sia come sala da pranzo da Federico II, la grande Goldene Galerie, 42 metri di marmi verdi e ornamenti dorati usata per i ricevimenti ed i balli ed infine il secondo appartamento di Federico II caratterizzato da alcuni dipinti fra cui il capolavoro di Pesne "Ritratto della Barbarina".
Altri locali fanno parte delle Wintekammer, sale utilizzate dai successori di Federico II come appartamenti durante l'inverno. Alle spalle del palazzo, verso il fiume Sprea, si estende il grande parco, ricco di aiuole ordinate, vialetti, un grande stagno e boschetti e prati.
Informazioni utili
Il castello è aperto tutti i giorni (compreso il giorno di Natale, Santo Stefano, ultimo dell'anno e primo dell'anno) con le uniche eccezioni del lunedì, giorno di chiusura, e della vigilia di Natale, dalle 10 alle 18 nei mesi estivi e fino alle 17 nel periodo invernale. L'apertura del 31 dicembre è anticipata alle 14 mentre quella del primo gennaio posticipata alle 11. Il costo della visita è di 12 euro (ridotto 8 euro) con possibilità di acquistare biglietti combinati e attivare ulteriori riduzioni. Il castello si trova in Spandauer Damm 10-22 a Berlino e si possono richiedere informazioni telefonando al : 030.3 20 91-0 oppure visitando il sito www.spsg.de
Si trattava all'epoca di un borgo situato vicino a Berlino. Quando la città venne eletta a capitale dell'impero si ampliò, al punto da annettere il quartiere che divenne una delle zone più abitate, centro della vita universitaria e culturale.
La decisione di costruire il castello appartiene alla grande elettrice Sofia Carlotta che desiderava una residenza estiva a pochi chilometri dalla città. Il progetto venne affidato nel 1695 all'architetto Johan Arnold Nering la cui sobrietà non colpì la principessa che decise di affidare il cantiere prima ad Andreas Schluter e poi a Martin Grunberg.
Nel frattempo, nel 1701, Federico I venne eletto primo re di Prussia. La regina decise quindi di trasformare il palazzo in un vivace salotto culturale, frequentato da pittori, musicisti, letterati e filosofi, quindi in un punto nevralgico per la vita di corte ed il sostegno al marito. I confronti fra queste menti fervide si affievolirono alla scomparsa della Regina, nel 1705.
In quell'anno la residenza assunse il nome di Charlottenburg e venne ampliata su volere di Federico I che assegnò allo svedese Eosander von Gothe il compito di provvedere alla costruzione della nuova ala, alla sinistra del corpo centrale, denominata l'Orangerie. Negli anni successivi il castello subì vari e nuovi ampliamenti, voluti dai sovrani del casato degli Hohenzollern. Oggi è una delle attrazioni più importanti di Berlino.
Federico II il Grande fece aggiungere una nuova ala, Federico Guglielmo II il parco, il Belvedere e la sala da te, Federico Guglielmo III il Pavillion ed il Mausoleum che ospita la tomba della sua regina. Al centro del cortile d'onore si trova una statua equestre in bronzo che ritrae il Principe elettore Federico Guglielmo di Hohenzollern.
La sua storia merita di essere raccontata. A costruirla, nel 1697, fu Andreas Schluter che la pose sul ponte davanti al castello che gli Hohenzollern possedevano a Mitte. Durante la guerra, si decise di spostarla a Potsdam per preservarla dai possibili danneggiamenti. Il peso della scultura, però, risultò eccessivo per l'imbarcazione incaricata del suo trasporto. Così il battello affondò nelle acque del Tegel dove rimase fino al 1950 anno in cui venne recuperata.
Lo stile barocco si respira in tutto il palazzo. Il pianterreno del corpo centrale caratterizzato dalla cupola realizzata da Von Gothe, ospita gli appartamenti reali. L'area denominata "Historische Raume" è stata restaurata nel 1970. Superato il vestibolo si accede all'appartamento il "Mecklenburgische Wohnung" dal soffitto decorato da arabeschi e dai sovraportali in legno, utilizzato per ospitare il ramo Mecklenburg della famiglia. A sinistra del vestibolo si apre l'appartamento in cui vissero Federico I e la moglie Sofia Carlotta. Le stanze che lo compongono ospitano vari ed interessanti testimonianze dell'epoca, dal gabinetto delle Porcellane ricco di oggetti provenienti da Cina e Giappone, alla stanza da letto di Federico II, ricoperta di damasco giallo nel quale si trova il ritratto del re dipinto da Weidemann. Opera di Von Gothe, l'architetto danese autore del tocco rococò che distingue il palazzo, sono la Cappella dal soffitto affrescato e dagli archi trompe-l'oeil e lo scalone che porta al primo piano.
Molti i dipinti famosi ancora custoditi all'interno delle stanze. Come il ritratto di Federico il Grande di Pesne collocato nella Stanza 206, la Veduta di Berlino di Schulz custodita nello studio di Federico Guglielmo IV. La visita non può trascurare alcuni particolari come i pilastri corinzi della Sala Ovale o l'argenteria fra cui si distingue il servizio da tavola del principe ereditario, unico e assolutamente prezioso, da ammirare nella Sala degli Argenti. Nell'ala a destra del corpo principale, la Knobelsdorff-Fugel, si susseguono la Sala Bianca utilizzata sia come sala del trono, sia come sala da pranzo da Federico II, la grande Goldene Galerie, 42 metri di marmi verdi e ornamenti dorati usata per i ricevimenti ed i balli ed infine il secondo appartamento di Federico II caratterizzato da alcuni dipinti fra cui il capolavoro di Pesne "Ritratto della Barbarina".
Altri locali fanno parte delle Wintekammer, sale utilizzate dai successori di Federico II come appartamenti durante l'inverno. Alle spalle del palazzo, verso il fiume Sprea, si estende il grande parco, ricco di aiuole ordinate, vialetti, un grande stagno e boschetti e prati.
Informazioni utili
Il castello è aperto tutti i giorni (compreso il giorno di Natale, Santo Stefano, ultimo dell'anno e primo dell'anno) con le uniche eccezioni del lunedì, giorno di chiusura, e della vigilia di Natale, dalle 10 alle 18 nei mesi estivi e fino alle 17 nel periodo invernale. L'apertura del 31 dicembre è anticipata alle 14 mentre quella del primo gennaio posticipata alle 11. Il costo della visita è di 12 euro (ridotto 8 euro) con possibilità di acquistare biglietti combinati e attivare ulteriori riduzioni. Il castello si trova in Spandauer Damm 10-22 a Berlino e si possono richiedere informazioni telefonando al : 030.3 20 91-0 oppure visitando il sito www.spsg.de