Tassen Museum, il museo delle borse di Amsterdam
Il museo delle borsette Hendrikye di Amsterdam (Tassen Museum) un museo privato dedicato alla storia della borsa per signora nella cultura occidentale. Raccoglie la pił vasta collezione di borse da donna del mondo con pezzi davvero unici appartenuti a rea.
All'inizio fu una borsa. Cos'altro se non quella, visto che stiamo parlando di un vero e proprio regno declinato al femminile, il Tassen Museum Hendrikje, il Museo della Borsetta che ha sede ad Amsterdam. Perdersi è facile in quella moltitudine: oltre 5000 borse e borsette provenienti da tutto il mondo, utilizzate per raccontare, attraverso la creatività che le ha rese uniche, la storia di 500 anni di design. Per i collezionisti Heinz e Hendrikje Ivo fu come essere colpiti dalla freccia di Cupido quando, in un piccolo villaggio inglese, videro quella borsa in pelle ricoperta da un guscio di tartaruga decorato con gusto e attenzione da motivi floreali in madreperla.
Era datata 1820. Entrambi erano appassionati di antiquariato e arte, per cui la perfezione di quell'oggetto ebbe terreno facile ad imporsi nelle loro menti. Da quella prima borsa, i collezionisti intrapresero un viaggio di non ritorno all'inseguimento di pezzi rari, vere e proprie icone di epoche diverse, di cui erano espressione. Oggi quella passione è condivisa con gli 85.000 turisti che ogni anno, in media, visitano il museo. Il primo nucleo espositivo venne organizzato, nel 1996, all'interno della casa di Hendrikje e Heinz Ivo ad Amstelveen. Poi, nel corso di dieci anni, lo spazio disponibile divenne sempre meno sufficiente a ospitare le borse accumulate.
Così decisero di trasferirlo nella nuova sede di Amsterdam, al civico 573 di Herengracht, a breve distanza dal Rembrandtplein e dal museo Hermitage, in quella che era la residenza dei sindaci nel 17° secolo, opportunamente ristrutturata e arredata grazie all'aiuto fornito da un anonimo benefattore. La casa, che si affaccia sul canale che circonda la città, fa parte del patrimonio mondiale dell'Unesco. Un motivo in più per aggiungere questo museo nella lista delle attrazioni da non perdere ad Amsterdam.
I cavalli da battaglia del museo sono alcune borse, uniche e irripetibili. Il posto d'onore spetta ovviamente a quella che è riuscita a scuotere le corde giuste, dando vita alla collezione. Ancora precedente è il marsupio in pelle di capra con struttura in ferro e 18 scomparti segreti risalente al 16 ° secolo, utilizzato indifferentemente da uomini e donne dal momento che l'abbigliamento in voga all'epoca non prevedeva l'uso di tasche interne.
Fra le più antiche è la borsa da sposa prodotta in Francia nel 1725 che riporta sui lati i ritratti di re Luigi XV e della moglie, la principessa polacca Maria Leszczynska, realizzati in porcellana di Limoges smaltata e posizionata su una lastra di rame. Delicata e soave è la custodia per lettere in pelle e seta arricchita da una miniatura, probabilmente il ritratto della proprietaria, realizzato nella Francia del 1806, dal pittore Favorin Lerebours. La poesia d'amore che la completa fa pensare che la custodia potesse rappresentare un regalo indirizzato al marito dopo un lungo periodo di separazione.
Altre curiosità riguardano il portamonete che riproduce Zarafa, la prima giraffa che arrivò in Francia nel 1827 quale regale per il re Carlo X da parte del vicerè d'Egitto, la borsa in pelle di serpente decorata da una piastra d'avorio che riproduce il profilo di Eva mentre raccoglie la mela, realizzata in Germania nel 1920 ed eletta da Hendrikje Ivo quale sua preferita, la borsa realizzata in alluminio e plastica datata 1930, simbolo dell'età moderna e inizio della produzione industriale delle borse, la pochette in pelle che riproduce lo scafo del Normandie, la più lussuosa nave da crociera della prima metà del '900 regalata ai passeggeri di prima classe durante il viaggio inaugurale che nel 1933 collegò Le Havre a New York via Southampton, il necessaire appartenuto al principe tedesco Bernhard, marito della regina Giuliana dei Paesi Bassi. La custodia da viaggio in pelle è datata 1937 ed è completa di articoli da toeletta in argento inciso. Il museo la possiede grazie ad una donazione anonima.
A tempi più moderni risalgono due esempi di design, la borsa in tessuto verde, firmata Gianni Versace Couture, indossata da Madonna alla prima del film "Evita" da lei interpretato e il secchiello a forma di cupcake completamente ornata di cristalli Swarovski realizzata da Judith Leiber nel 2007 e resa popolare dalla serie televisiva "Sex and the City". Nel futuro del Museo c'è la sua trasformazione in punto di riferimento e ispirazione per stilisti, industria della moda ma anche studenti.
Il museo ospita anche esposizioni temporanee ed un negozio, supportata da una boutique online, nel quale è possibile scegliere fra borse e articoli realizzati da stilisti olandesi e non. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17. Il biglietto di ingresso costa 12,50 euro mentre per i bambini fino ai 6 anni l'ingresso è gratuito. Il museo si trova al civico 573 di Herengracht alle spalle di Piazza Rembrandt ad Amsterdam. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito tassenmuseum.nl
Era datata 1820. Entrambi erano appassionati di antiquariato e arte, per cui la perfezione di quell'oggetto ebbe terreno facile ad imporsi nelle loro menti. Da quella prima borsa, i collezionisti intrapresero un viaggio di non ritorno all'inseguimento di pezzi rari, vere e proprie icone di epoche diverse, di cui erano espressione. Oggi quella passione è condivisa con gli 85.000 turisti che ogni anno, in media, visitano il museo. Il primo nucleo espositivo venne organizzato, nel 1996, all'interno della casa di Hendrikje e Heinz Ivo ad Amstelveen. Poi, nel corso di dieci anni, lo spazio disponibile divenne sempre meno sufficiente a ospitare le borse accumulate.
Così decisero di trasferirlo nella nuova sede di Amsterdam, al civico 573 di Herengracht, a breve distanza dal Rembrandtplein e dal museo Hermitage, in quella che era la residenza dei sindaci nel 17° secolo, opportunamente ristrutturata e arredata grazie all'aiuto fornito da un anonimo benefattore. La casa, che si affaccia sul canale che circonda la città, fa parte del patrimonio mondiale dell'Unesco. Un motivo in più per aggiungere questo museo nella lista delle attrazioni da non perdere ad Amsterdam.
I cavalli da battaglia del museo sono alcune borse, uniche e irripetibili. Il posto d'onore spetta ovviamente a quella che è riuscita a scuotere le corde giuste, dando vita alla collezione. Ancora precedente è il marsupio in pelle di capra con struttura in ferro e 18 scomparti segreti risalente al 16 ° secolo, utilizzato indifferentemente da uomini e donne dal momento che l'abbigliamento in voga all'epoca non prevedeva l'uso di tasche interne.
Fra le più antiche è la borsa da sposa prodotta in Francia nel 1725 che riporta sui lati i ritratti di re Luigi XV e della moglie, la principessa polacca Maria Leszczynska, realizzati in porcellana di Limoges smaltata e posizionata su una lastra di rame. Delicata e soave è la custodia per lettere in pelle e seta arricchita da una miniatura, probabilmente il ritratto della proprietaria, realizzato nella Francia del 1806, dal pittore Favorin Lerebours. La poesia d'amore che la completa fa pensare che la custodia potesse rappresentare un regalo indirizzato al marito dopo un lungo periodo di separazione.
Altre curiosità riguardano il portamonete che riproduce Zarafa, la prima giraffa che arrivò in Francia nel 1827 quale regale per il re Carlo X da parte del vicerè d'Egitto, la borsa in pelle di serpente decorata da una piastra d'avorio che riproduce il profilo di Eva mentre raccoglie la mela, realizzata in Germania nel 1920 ed eletta da Hendrikje Ivo quale sua preferita, la borsa realizzata in alluminio e plastica datata 1930, simbolo dell'età moderna e inizio della produzione industriale delle borse, la pochette in pelle che riproduce lo scafo del Normandie, la più lussuosa nave da crociera della prima metà del '900 regalata ai passeggeri di prima classe durante il viaggio inaugurale che nel 1933 collegò Le Havre a New York via Southampton, il necessaire appartenuto al principe tedesco Bernhard, marito della regina Giuliana dei Paesi Bassi. La custodia da viaggio in pelle è datata 1937 ed è completa di articoli da toeletta in argento inciso. Il museo la possiede grazie ad una donazione anonima.
A tempi più moderni risalgono due esempi di design, la borsa in tessuto verde, firmata Gianni Versace Couture, indossata da Madonna alla prima del film "Evita" da lei interpretato e il secchiello a forma di cupcake completamente ornata di cristalli Swarovski realizzata da Judith Leiber nel 2007 e resa popolare dalla serie televisiva "Sex and the City". Nel futuro del Museo c'è la sua trasformazione in punto di riferimento e ispirazione per stilisti, industria della moda ma anche studenti.
Il museo ospita anche esposizioni temporanee ed un negozio, supportata da una boutique online, nel quale è possibile scegliere fra borse e articoli realizzati da stilisti olandesi e non. Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17. Il biglietto di ingresso costa 12,50 euro mentre per i bambini fino ai 6 anni l'ingresso è gratuito. Il museo si trova al civico 573 di Herengracht alle spalle di Piazza Rembrandt ad Amsterdam. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito tassenmuseum.nl