Grassalkovich: il Palazzo Presidenziale di Bratislava, la casa bianca europea
Il Grassalkovich è il Palazzo Presidenziale di Bratislava, che rimane appena a nord del centro storico della capitale della Slovacchia. E' chiamato la Casa Bianca d'Europa, non è visitabile ma si può fare una passeggiata nel suo giardino alla francese.
A Nord del città vecchia di Bratislava, lì dove si susseguono un’infinità di alti palazzi lineari, al centro di un crocevia di strade trafficate e rumorose, sorge il Palazzo Presidenziale della Slovacchia, il Grassalkovich. Distinto ed elegante come la città che ne è il suo baluardo, oggi è il simbolo più prezioso di unità nazionale in una terra, quella slovacca, che unitaria lo è diventata solo pochi anni addietro.
Da molti chiamato la “casa bianca” europea, per quella sua stazza corposa e per il suo colore candido e luminoso, il palazzo è anche lui, a suo modo, simbolo di un potere forte e potente, padre di una nazione giovane ed effervescente. In quel bianco, dello stesso color vivo che contorna il Castello di Bratislava, ci si perde nelle serate d’inverno, quando la città è coperta di neve e tutto si riempie della stessa tinta, fino a divenire un tutt’uno, fino a perdere la percezione dei contorni e così assopirsi in quell’ abbraccio dolce e gelido.
Il palazzo racconta la storia di una nazione sempre in bilico tra essere e non essere, una storia movimentata, che seguiva l’altalena del potere esterno che governava il paese, per poi veder far trionfare l’indipendenza, che avrebbe ridato splendore ad una nazione stanca, abbattuta da anni di lotta efferata. Grassalkovich fu costruito nel 1760 dall'architetto András Mayerhoffer, per il conte Antal Grassalkovich I, capo della Camera ungherese. Per i suoi interni raffinati e le sue camere eleganti, divenne il luogo di ritrovo privilegiato per l’aristocrazia ungherese, il luogo ideale per feste, balli e banchetti di corte.
Tra il 1939, con la dismissione dell’impero ungherese, passò in mano al suo popolo e, fino al 1945, divenne la sede del governo della Prima Repubblica Slovacca. Con la fine della seconda guerra mondiale e il dissolversi degli equilibri europei fu scelto dal governo comunista come “Casa dei pionieri e della gioventù”. Distrutto da anni di degrado e incuria fu finalmente ricostruito nei primi anni novanta per diventare, nuovamente nel 1996, il Palazzo Presidenziale della rinata Repubblica Slovacca. Quando vi passerete accanto, attirati dai colori accesi delle bandiere slovacche che si muovono al vento, fermatevi a riflettere sul valore storico di Grassalkovich: oggi, dietro la sua bella forma ricercata e la sua mirabile facciata, si cela l’emblema supremo di una libertà finalmente conquistata, immagine di un nazionalismo audace, ma mai presuntuoso ed egocentrico.
Dietro Grassalkovich, quasi si volesse infondere pace e serenità dopo anni difficili, prende vita un grazioso giardino francese, ornato da imponenti alberi, sulle cui cime, in primavera, sbocciano fiori d’ogni colore e forma. Al suo interno, tra prati verdeggianti e fioriere dai mille profumi, si incontrano diverse statue avanguardiste di artisti contemporanei, monumenti commemorativi e fontane sgorganti d’acqua, mentre al centro troneggia fiera la statua di Maria Teresa, a cavallo.
Osservandolo da lontano, ammirandone le movenze lineari e i dettagli ornamentali tra cui spicca l’oro degli intarsi del cancello centrale, si percepisce subito il suo desiderio di compiacere gli spettatori, e di mostrarsi, al di là del suo ruolo istituzionale, un bell’esempio di architettura rococò e tardo barocca, ed essere, non a caso, tra i monumenti più fotografati della città.
All’una in punto, quando una folla di curiosi è ormai assiepata a ridosso del palazzo, potrete ammirare il famoso cambio della guardia. La formale cerimonia si ripete meccanicamente ogni giorno ed alla stessa ora: mentre il plotone si scambia le consegne ed i gendarmi si perdono nelle loro mosse minuziose, un suono di tromba incalzante e ritmato fende l’aria circostante ispirando un senso di solennità preziosa, da custodire fino a sera.
INFORMAZIONI UTILI:
Il palazzo si trova in Hodžovo námestie. Gli interni non sono visitabili.
Orario apertura giardini:
Gennaio - Marzo: Lun –Dom.: 10:00-19:00;
Aprile - Maggio: Lun-Dom: 10:00-20:00;
Giugno - Settembre: Lun-Dom: 8:00-22:00;
Ottobre - Dicembre: Lun -Dom: 10:00-19:00.
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Da molti chiamato la “casa bianca” europea, per quella sua stazza corposa e per il suo colore candido e luminoso, il palazzo è anche lui, a suo modo, simbolo di un potere forte e potente, padre di una nazione giovane ed effervescente. In quel bianco, dello stesso color vivo che contorna il Castello di Bratislava, ci si perde nelle serate d’inverno, quando la città è coperta di neve e tutto si riempie della stessa tinta, fino a divenire un tutt’uno, fino a perdere la percezione dei contorni e così assopirsi in quell’ abbraccio dolce e gelido.
Il palazzo racconta la storia di una nazione sempre in bilico tra essere e non essere, una storia movimentata, che seguiva l’altalena del potere esterno che governava il paese, per poi veder far trionfare l’indipendenza, che avrebbe ridato splendore ad una nazione stanca, abbattuta da anni di lotta efferata. Grassalkovich fu costruito nel 1760 dall'architetto András Mayerhoffer, per il conte Antal Grassalkovich I, capo della Camera ungherese. Per i suoi interni raffinati e le sue camere eleganti, divenne il luogo di ritrovo privilegiato per l’aristocrazia ungherese, il luogo ideale per feste, balli e banchetti di corte.
Tra il 1939, con la dismissione dell’impero ungherese, passò in mano al suo popolo e, fino al 1945, divenne la sede del governo della Prima Repubblica Slovacca. Con la fine della seconda guerra mondiale e il dissolversi degli equilibri europei fu scelto dal governo comunista come “Casa dei pionieri e della gioventù”. Distrutto da anni di degrado e incuria fu finalmente ricostruito nei primi anni novanta per diventare, nuovamente nel 1996, il Palazzo Presidenziale della rinata Repubblica Slovacca. Quando vi passerete accanto, attirati dai colori accesi delle bandiere slovacche che si muovono al vento, fermatevi a riflettere sul valore storico di Grassalkovich: oggi, dietro la sua bella forma ricercata e la sua mirabile facciata, si cela l’emblema supremo di una libertà finalmente conquistata, immagine di un nazionalismo audace, ma mai presuntuoso ed egocentrico.
Dietro Grassalkovich, quasi si volesse infondere pace e serenità dopo anni difficili, prende vita un grazioso giardino francese, ornato da imponenti alberi, sulle cui cime, in primavera, sbocciano fiori d’ogni colore e forma. Al suo interno, tra prati verdeggianti e fioriere dai mille profumi, si incontrano diverse statue avanguardiste di artisti contemporanei, monumenti commemorativi e fontane sgorganti d’acqua, mentre al centro troneggia fiera la statua di Maria Teresa, a cavallo.
Osservandolo da lontano, ammirandone le movenze lineari e i dettagli ornamentali tra cui spicca l’oro degli intarsi del cancello centrale, si percepisce subito il suo desiderio di compiacere gli spettatori, e di mostrarsi, al di là del suo ruolo istituzionale, un bell’esempio di architettura rococò e tardo barocca, ed essere, non a caso, tra i monumenti più fotografati della città.
All’una in punto, quando una folla di curiosi è ormai assiepata a ridosso del palazzo, potrete ammirare il famoso cambio della guardia. La formale cerimonia si ripete meccanicamente ogni giorno ed alla stessa ora: mentre il plotone si scambia le consegne ed i gendarmi si perdono nelle loro mosse minuziose, un suono di tromba incalzante e ritmato fende l’aria circostante ispirando un senso di solennità preziosa, da custodire fino a sera.
INFORMAZIONI UTILI:
Il palazzo si trova in Hodžovo námestie. Gli interni non sono visitabili.
Orario apertura giardini:
Gennaio - Marzo: Lun –Dom.: 10:00-19:00;
Aprile - Maggio: Lun-Dom: 10:00-20:00;
Giugno - Settembre: Lun-Dom: 8:00-22:00;
Ottobre - Dicembre: Lun -Dom: 10:00-19:00.
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