Il Labirinto degli Specchi di Praga, sulla collina di Petrin
Il labirinto degli specchi della collina di Petrin (Zrcadlové bludiště) si trova sul balcone panoramico della capitale della Repubblica Ceca ed č una attrazione adatta alle famiglie con bambini.
La collina di Petřín è uno dei luoghi turistici più amati dagli abitanti di Praga. Dalla sua sommità a 327 metri di altezza, nel quartiere di Malá Strana situato nel cuore della città, si può godere una delle viste più esclusive e suggestive. Ma non solo. Ad accogliere turisti e residenti, oltre al parco, alla torre panoramica che ricorda la Tour Eiffel, e la statua di Karel Hynek Mácha, il grande poeta romantico ceco, dove gli innamorati si danno appuntamento il 1 maggio per festeggiare il "giorno dell'amore" ceco, c'è una attrazione molto apprezzata dai bambini e relative famiglie.
Si tratta del Labirinto degli Specchi, realizzato all'interno di un edificio che esternamente ha i tratti di un castello. Nel 1300 la collina era completamente coltivata a vigneto. La sua area rientrava nei possedimenti di Carlo IV che ne aveva deciso la destinazione. Poi, tre secoli più tardi venne inglobata nelle proprietà dei nobili di Praga che la trasformarono in un giardino diviso fra le residenze.
Il labirinto venne realizzato più tardi, nel 1891, anno particolarmente caro alla città. In quel periodo infatti, Praga ospitò la Mostra del Giubileo, evento atteso e celebrato attraverso la costruzione di un padiglione riservato ai turisti cechi, disegnato dall'architetto Wiehl, nel quale era compreso anche il labirinto. In origine la sua collocazione era accanto al Palazzo dell'Industria. Poi venne trasferito sulla collina di Petřín. La struttura, coronata da nove torrette, ricorda in realtà la porta gotica di Vyšehrad, detta “Špička“, costruita nel XIV secolo da Carlo IV, e poi demolita.
Oltre al labirinto, invero piuttosto modesto, al suo interno è custodita la stanza dei diorami dove un grande quadro, largo 80 metri quadrati, mostra la battaglia che nel 1648 oppose i Praghesi agli Svedesi sul Ponte Carlo per la difesa della Torre del ponte nella quale si distinse il gesuita Plachý. Per realizzarlo, i fratelli Adolfo e Carlo Liebscher, aiutati da Vojtěch Bartoněk e Karel Štapfer, impiegarono 50 giorni ottenendo in seguito il plauso del pubblico.
La parte più divertente della visita è quella ovviamente legata all'ingresso nel labirinto ispirato, nella sua costruzione, al più famoso labirinto di specchi inserito nel Prater di Vienna. Gli specchi sono in tutto 31, alcuni dei quali, 14, grazie al loro effetto distorcente, danno vita al "Salone delle risate", così chiamato perchè le superfici concave e convesse restituiscono le immagini più strambe ed assurde di chi vi si specchia. L'ilarità non deve distrarvi dal guardare anche in alto. Sul tetto del labirinto sono presenti alcuni segnavento sui quali gli artigiani che realizzarono l'opera affidarono il loro nome a futura memoria. Di per se l'attrazione non è molto più di una classica sala degli specchi di una qualsiasi fiera paesana, ma il tutto in un contesto architettonico più interessante.
Il labirinto è aperto da novembre a febbraio, ogni giorno dalle 1 0 alle 18, a marzo dalle 10 alle 20, da aprile a settembre dalle 10 alle 22 e a ottobre dalle 10 alle 20. Il biglietto di entrata costa 90 corone (ridotti 65) con possibilità di biglietti cumulativi per famiglie (250 corone). L'entrata è consentita fino a mezz'ora prima della chiusura. Per visitarlo considerate un tempo inferiore ai 30 minuti, e forse ancora meno.
Il labirinto si può raggiungere a piedi, con la funicolare oppure con altri mezzi di trasporto. I tram n. 6, 9, 22, 20 e 12 portano alla fermata della funicolare, in funzione tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 23:30 (aprile - ottobre) o dalle ore 9 alle ore 22, 20 (novembre - marzo). Le corse sono ogni 10 - 15 minuti. Nel caso la funicolare sia fuori uso, il tram rappresenta un buon sostituto. In particolare il tram 22 che prosegue oltre, avvicinandosi ancor più alla collina. La fermata alla quale scendere è quella di Via Strahov o Úvoz. L'indirizzo è Labirinto degli Specchi di Petřín (Zrcadlové bludiště Petřín), Petřínské sady, Praha 1 - Malá Strana, 118 00. Info: www.muzeumprahy.cz/prazske-veze/, indirizzo e-mail: muzeum@muzeumprahy.cz, tel.: +420 725 831 634
Si tratta del Labirinto degli Specchi, realizzato all'interno di un edificio che esternamente ha i tratti di un castello. Nel 1300 la collina era completamente coltivata a vigneto. La sua area rientrava nei possedimenti di Carlo IV che ne aveva deciso la destinazione. Poi, tre secoli più tardi venne inglobata nelle proprietà dei nobili di Praga che la trasformarono in un giardino diviso fra le residenze.
Il labirinto venne realizzato più tardi, nel 1891, anno particolarmente caro alla città. In quel periodo infatti, Praga ospitò la Mostra del Giubileo, evento atteso e celebrato attraverso la costruzione di un padiglione riservato ai turisti cechi, disegnato dall'architetto Wiehl, nel quale era compreso anche il labirinto. In origine la sua collocazione era accanto al Palazzo dell'Industria. Poi venne trasferito sulla collina di Petřín. La struttura, coronata da nove torrette, ricorda in realtà la porta gotica di Vyšehrad, detta “Špička“, costruita nel XIV secolo da Carlo IV, e poi demolita.
Oltre al labirinto, invero piuttosto modesto, al suo interno è custodita la stanza dei diorami dove un grande quadro, largo 80 metri quadrati, mostra la battaglia che nel 1648 oppose i Praghesi agli Svedesi sul Ponte Carlo per la difesa della Torre del ponte nella quale si distinse il gesuita Plachý. Per realizzarlo, i fratelli Adolfo e Carlo Liebscher, aiutati da Vojtěch Bartoněk e Karel Štapfer, impiegarono 50 giorni ottenendo in seguito il plauso del pubblico.
La parte più divertente della visita è quella ovviamente legata all'ingresso nel labirinto ispirato, nella sua costruzione, al più famoso labirinto di specchi inserito nel Prater di Vienna. Gli specchi sono in tutto 31, alcuni dei quali, 14, grazie al loro effetto distorcente, danno vita al "Salone delle risate", così chiamato perchè le superfici concave e convesse restituiscono le immagini più strambe ed assurde di chi vi si specchia. L'ilarità non deve distrarvi dal guardare anche in alto. Sul tetto del labirinto sono presenti alcuni segnavento sui quali gli artigiani che realizzarono l'opera affidarono il loro nome a futura memoria. Di per se l'attrazione non è molto più di una classica sala degli specchi di una qualsiasi fiera paesana, ma il tutto in un contesto architettonico più interessante.
Il labirinto è aperto da novembre a febbraio, ogni giorno dalle 1 0 alle 18, a marzo dalle 10 alle 20, da aprile a settembre dalle 10 alle 22 e a ottobre dalle 10 alle 20. Il biglietto di entrata costa 90 corone (ridotti 65) con possibilità di biglietti cumulativi per famiglie (250 corone). L'entrata è consentita fino a mezz'ora prima della chiusura. Per visitarlo considerate un tempo inferiore ai 30 minuti, e forse ancora meno.
Il labirinto si può raggiungere a piedi, con la funicolare oppure con altri mezzi di trasporto. I tram n. 6, 9, 22, 20 e 12 portano alla fermata della funicolare, in funzione tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 23:30 (aprile - ottobre) o dalle ore 9 alle ore 22, 20 (novembre - marzo). Le corse sono ogni 10 - 15 minuti. Nel caso la funicolare sia fuori uso, il tram rappresenta un buon sostituto. In particolare il tram 22 che prosegue oltre, avvicinandosi ancor più alla collina. La fermata alla quale scendere è quella di Via Strahov o Úvoz. L'indirizzo è Labirinto degli Specchi di Petřín (Zrcadlové bludiště Petřín), Petřínské sady, Praha 1 - Malá Strana, 118 00. Info: www.muzeumprahy.cz/prazske-veze/, indirizzo e-mail: muzeum@muzeumprahy.cz, tel.: +420 725 831 634