Visita alla Certosa di San Lorenzo a Padula
La Certosa di Padula, dedicata a San Lorenzo, è uno dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO. E' la più grande certosa d'Europa, uno dei più importanti monumenti architettonici italiani.
La Certosa di San Lorenzo a Padula è uno dei più importanti monumenti dell'Italia Meridionale e con una superficie che supera i 51.000 metri quadri è la più grande certosa d'Europa. La Certosa ha conservato solo a tratti il suo primitivo aspetto trecentesco, e all'epoca fu la prima delle certose campane, modificato nel corso dei secoli e specialmente durante il secolo XVIII, nel corso del quale assunse l'attuale configurazione.
Di stile prevalentemente barocco, la sua facciata è adornata dalle statue dei Santi Lorenzo, Brunone, Pietro e Paolo; nel suo impianto architettonico si incontrano gli ambienti di rappresentanza e per gli usi comunitari, come l'appartamento dei Procuratori, le foresterie nobili, il refettorio, la chiesa che racchiude pregevoli stalli cinquecenteschi, ed ambienti per la vita più intima dei Certosini come il chiostro grande, a due ordini di arcate, e le celle. Il complesso possiede, inoltre, ricche fontane, biblioteche e il cimitero. Dal 1998 è divenuta Patrimonio Mondiale dell'umanità dell'UNESCO.
Le grandi opere di ampliamento che modificarono radicalmente l'antica struttura trecentesca furono l'inizio dei lavori che porteranno alla realizzazione dei Chiostro grande e dello scaIone ellittico, Gli ultimi interventi si registrano nel XVIII sec., cui risalgono la costruzione dei Refettorio e le decorazioni a stucco di diversi ambienti. L'impianto costruttivo delle certose è sempre uguale in qualsiasi paese esse siano state costruite, poiché deriva dalla rigida applicazione della regola. Da una parte la "casa bassa" dove sono depositi, granai, stalle, lavanderie, ecc., dall'altre la "casa alta" che invece, è il regno dei silenzio dei padri di clausura, dove non entravano i conversi, i monaci che volontariamente non prendono il voto di clausura per occuparsi delle varie attività produttive e dei servizi.
Durante il "periodo francese" e precisamente all'inizio dei 1807, la Certosa di San Lorenzo fu soppressa ed i monaci costretti ad abbandonarla. Tutti gli oggetti d'arte furono portati via, compresa la ricchissima biblioteca, e dispersi, Alla fine dei periodo napoleonico, i certosini rientrarono e rimasero a Padula fino al 1866. Poi la Certosa fu dichiarata monumento nazionale, ma cadde per molti anni nell'oblio e nell'abbandono, utilizzata finanche come campo di prigionia nelle due guerre mondiali.
I lavori di ristrutturazione, portati avanti con tenacia dalla Soprintendenza per i B.A.A.A.S. di Salerno, hanno riportato al suo antico splendore il complesso che negli anni recenti è scenario di numerose manifestazioni e mostre d'arte di livello internazionale. All'interno della Certosa è anche il Museo Archeologico Provinciale della Lucania Occidentale che accoglie un'ampia documentazione, dalla preistoria all'epoca romana, del Vallo di Diano. I tanti interessanti itinerari naturalistici del Vallo sono ricordati nella sezione 6 dedicata al Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano.
Certosa di San Lorenzo
Viale Certosa 1, Padula (SA)
Tel: 0975-77745
Orari: dalle 9 alle 20, ultimo ingresso ore 19:30
Aperta tutti i giorni tranne il martedì
Biglietti: intero 4 euro, ridotto 2 euro
gratuito: per i cittadini della Unione Europea sotto i 18 anni e per tutti alla prima domenica di ogni mese
Maggiori informazioni: sito istituzionale
Di stile prevalentemente barocco, la sua facciata è adornata dalle statue dei Santi Lorenzo, Brunone, Pietro e Paolo; nel suo impianto architettonico si incontrano gli ambienti di rappresentanza e per gli usi comunitari, come l'appartamento dei Procuratori, le foresterie nobili, il refettorio, la chiesa che racchiude pregevoli stalli cinquecenteschi, ed ambienti per la vita più intima dei Certosini come il chiostro grande, a due ordini di arcate, e le celle. Il complesso possiede, inoltre, ricche fontane, biblioteche e il cimitero. Dal 1998 è divenuta Patrimonio Mondiale dell'umanità dell'UNESCO.
Le grandi opere di ampliamento che modificarono radicalmente l'antica struttura trecentesca furono l'inizio dei lavori che porteranno alla realizzazione dei Chiostro grande e dello scaIone ellittico, Gli ultimi interventi si registrano nel XVIII sec., cui risalgono la costruzione dei Refettorio e le decorazioni a stucco di diversi ambienti. L'impianto costruttivo delle certose è sempre uguale in qualsiasi paese esse siano state costruite, poiché deriva dalla rigida applicazione della regola. Da una parte la "casa bassa" dove sono depositi, granai, stalle, lavanderie, ecc., dall'altre la "casa alta" che invece, è il regno dei silenzio dei padri di clausura, dove non entravano i conversi, i monaci che volontariamente non prendono il voto di clausura per occuparsi delle varie attività produttive e dei servizi.
Durante il "periodo francese" e precisamente all'inizio dei 1807, la Certosa di San Lorenzo fu soppressa ed i monaci costretti ad abbandonarla. Tutti gli oggetti d'arte furono portati via, compresa la ricchissima biblioteca, e dispersi, Alla fine dei periodo napoleonico, i certosini rientrarono e rimasero a Padula fino al 1866. Poi la Certosa fu dichiarata monumento nazionale, ma cadde per molti anni nell'oblio e nell'abbandono, utilizzata finanche come campo di prigionia nelle due guerre mondiali.
I lavori di ristrutturazione, portati avanti con tenacia dalla Soprintendenza per i B.A.A.A.S. di Salerno, hanno riportato al suo antico splendore il complesso che negli anni recenti è scenario di numerose manifestazioni e mostre d'arte di livello internazionale. All'interno della Certosa è anche il Museo Archeologico Provinciale della Lucania Occidentale che accoglie un'ampia documentazione, dalla preistoria all'epoca romana, del Vallo di Diano. I tanti interessanti itinerari naturalistici del Vallo sono ricordati nella sezione 6 dedicata al Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano.
Certosa di San Lorenzo
Viale Certosa 1, Padula (SA)
Tel: 0975-77745
Orari: dalle 9 alle 20, ultimo ingresso ore 19:30
Aperta tutti i giorni tranne il martedì
Biglietti: intero 4 euro, ridotto 2 euro
gratuito: per i cittadini della Unione Europea sotto i 18 anni e per tutti alla prima domenica di ogni mese
Maggiori informazioni: sito istituzionale