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Il Museo delle carrozze di Lisbona

Il Museu nacional dos Coches, il museo delle carrozze di Lisbona ospita la più importante collezione di carrozze al mondo, con pezzi dal 17° al 19° secolo provenienti da varie nazioni europee.

Il Museo delle Carrozze di Lisbona, uno dei musei più visitati della capitale del Portogallo, ospita la più grande collezione al mondo di veicoli a trazione animale ed è recentemente stato trasferito in una nuova struttura appositamente realizzata.

Tutto nacque oltre un secolo fa quando, nel 1905, su iniziativa della regina Amelia d'Orleans e Braganza, principessa di Francia e sposa del futuro re Carlos I, venne inaugurato il “Museo delle Carrozze Reali”. Il luogo in cui erano ospitate le carrozze, inizialmente tutte provenienti dalla famiglia regnante e dalla nobiltà locale, era una sala della vecchia Scuola d'Equitazione Reale, opera del 1726 dell'architetto italiano Giacomo Azzolini e annesso al Palazzo di Belém. La collezione è rimasta in questo edificio per oltre un secolo, nonostante che dopo l'immediato successo di pubblico, appena un anno dopo la regina aveva già commissionato un progetto per ampliare il museo in modo da poter esporre le carrozze che non vi trovavano spazio.

Il colpo di stato nel 1910 col quale venne deposto re Manuele II e instaurata la repubblica, cambiò completamente le carte in tavola nella società portoghese: non solo la Famiglia Reale fu costretta all'esilio, ma anche il precedentemente potentissimo clero venne pesantemente preso di mira dal nuovo governo, che confiscò tutti i beni della Chiesa. Per la collezione iniziata dalla regina Amelia, ormai diventa per ovvi motivi solo “Museo delle Carrozze”, fu l'occasione per inglobare tutte le carrozze della Casata dei Braganza e della Chiesa. Nel prosieguo degli anni verranno acquisite carrozze provenienti da collezioni private.

Nel 1994 il Ministero della Cultura acquisì la vecchia sede dell'Accademia Militare allo scopo di costruire il nuovo museo. Nel 2006 il Consiglio dei Ministri decise di realizzare un importante intervento che, oltre a costruire il nuovo spazio espositivo per le carrozze, ridisegnasse interamente, con criteri più attuali, l'area di Belém-Ajuda. L'incarico venne assegnato all'architetto brasiliano Paulo Mendes da Rocha Archia, vincitore due anni prima del prestigioso Premio Pritker. La prima pietra fu posata il 1 febbraio 2010 e, nonostante qualche polemica sugli eccessivi costi, il museo inaugurato il 23 maggio 2015. In realtà la nuova struttura non si limita a ospitare la collezione, disponendo di un auditorium, un laboratorio per il restauro delle carrozze, nonché ampi parcheggi e spazi verdi.

La collezione è composta da un'ottantina di carrozze di vario tipo che vanno dal XVI al XIX secolo, e offre al visitatore una veduta d'insieme unica al mondo sulla storia di questo mezzo di trasporto: dalle grandiose carrozze di gala utilizzate dai sovrani portoghesi per mostrarsi ai sudditi a mezzi più semplici e utilitaristici come calessi o carrozze postali, fino alle portantine, dove il “motore” non era di tipo animale, bensì umano. Gli antichi veicoli, oltre che dal Portogallo, gli antichi veicoli provengono da Francia, Spagna, Italia, Austria e Inghilterra. La visita è completata dall'esposizione di finimenti, capi d'abbigliamento e altri oggetti utilizzati in occasione delle processioni o delle gare equestri, oltre a una collezione di ritratti della Famiglia Reale Portoghese.

Si comincia coi veicoli più antichi, il cui capostipite è la carrozza da viaggio del re Filippo II di Portogallo, in legno e pelle nera decorata con chiodi dorati, utilizzata dal monarca in occasione di una sua visita al paese nel 1619. Benché raffinatamente decorata con velluto vermiglio ricamato in oro, e riparata dal freddo grazie a vetri e pesanti drappeggi (quest'ultimi ora non visibili), rivela la sua arcaicità nel fatto che non c'era una postazione per il cocchiere: i cavalli venivano guidati da due postiglioni che cavalcavano due dei quattro cavalli (uno per coppia) con la sella. I cuscini nascondono un sistema di toilette, molto utile nei lunghi viaggi.

Nella stessa sala si trovano tre delle grandiose carrozze, costruite a Roma, che facevano parte della sontuosa ambasciata inviata nel 1716 dal Portogallo a papa Clemente XI, capitanata dall'ambasciatore presso il Vaticano Don Rodriguo Almeida e Menezes, in seguito marchese di Abrantes,. Questi imponenti veicoli, fra cui la grandiosa Carrozza degli Oceani, completamente dorati e con lussuosi interni decorati in avorio, sono un'esplosione barocca davvero impressionante: gigantesche ruote finemente intagliate, statue a grandezza naturale di divinità classiche in pose plastiche, perfino la tenda per riparare dal sole e dalla vista era dorata. Uno sfoggio di ricchezza che non passò certo inosservato, al punto che si dice che per anni nessun altro paese europeo abbia mandato ambasciate in Vaticano per non uscirne ridicolizzato nel confronto.

Più leggera, anche stilisticamente, è la carrozza di re Giovanni V in stile rococò, costruita nel secolo successivo, realizzata dallo scultore José de Almeida e dorata dal fratello Félix Vicente. Costituita da pannelli bombati e dipinta con figure femminili, presenta delle vere finezze, come ad esempio i dodici segni zodiacali dipinti sulle ruote. Di pari epoca è il veicolo di uso cerimoniale chiamato la Carrozza della Corona, su cui sono dipinte immagini che rappresentano i continenti. Gli interni sono riccamente decorati con broccato verde-oro e guscio di tartaruga. Altre finezze sono la corona in bronzo in cima al corpo, da cui il nome della carrozza e, scolpiti nelle molle di sospensione, delle figure di ragazzi che distruggono delle armi, un auspicio di pace. Questa carrozza è stata l'ultima ad essere utilizzata, in occasione della visita in Portogallo della Regina Elisabetta II d'Inghilterra del 1957.

La altre gallerie esibiscono altri veicoli reali, tra cui delle carrozze cabriolet a due ruote e berline (un tipo di carrozza molto leggera ma più veloce e sicura delle tradizionali e pesanti carrozze in legno, col corpo fissato con robuste cinghie di pelle) della famiglia reale. Oltre ad altri pezzi di provenienza reale come delle berline da processione o carrozze appartenute a cardinali, vi sono anche veicoli come quello che è considerato il primo taxi di Lisbona, una specie di calesse a due posti col corpo aperto frontalmente, chiudibile con due tende nere con due vetri circolari come se fossero degli occhiali, che poteva anche essere guidato dall'occupante. Completano la collezione veicoli appositamente concepiti per portare in passeggiata i bambini, oppure da caccia, ideati per trasportare i cacciatori, i cani e le armi. Vi è anche la landò (carrozza a copertura retraibile e quindi utilizzabile con qualsiasi condizione atmosferica) sulla quale furono uccisi re Carlos I e suo figlio, il principe ereditario Filippo Luis, durante l'attentato del 1908, coi fori dei proiettili ben visibili sul veicolo.

Accesso
Con oltre 200.000 visitatori all'anno, è considerato il museo pubblico più visitato del paese. Lo trovate in Av. da Índia 136, a fianco di Praça Afonso de Albuquerque a Lisbona-
Portogallo Il museo è aperto dalle 10:00 alle 18:00 (ultima entrata alle 17:30) dal martedì alla domenica. Chiuso i lunedì, il primo di gennaio, il primo di maggio, Pasqua e Natale. Il biglietto costa 6 €, 4 € l'ingresso alla Scuola di equitazione, 8 € il biglietto complessivo per entrambi i siti. L'ingresso è gratuito per i bambini con meno di 12 anni e la prima domenica di ogni mese. Esiste la possibilità di fare il biglietto cumulativo detto “Cais da Historia” per 25 € che consente l'accesso anche a molti altri musei cittadini. Vi si entra anche con la Lisboa card, una carta che permette entrate gratuite o scontate in più di 80 musei, oltre l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico. Il sito del museo è museudoscoches.pt, disponibile in portoghese e inglese.

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 Pubblicato da il 11/11/2016 - 8.615 letture - ® Riproduzione vietata

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