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La Latina, visita al quartiere nel centro di Madrid

Il quartiere (barrio) di La Latina di Madrid rappresentava la periferia del cuore medievale di Madrid ed č oggi uno dei distretti pių tradizionali della capitale della Spagna.

Il nome, questo effervescente quartiere, lo deve alla scrittrice spagnola Beatriz Galindo, prima donna al mondo a ricoprire l’incarico di professoressa all’Università di Salamanca. Grande studiosa di medicina e teologia - tanto che la regina Isabella di Castiglia la volle come precettrice per i suoi figli e a cui è stato addirittura dedicato un cratere su Venere - Beatriz venne soprannominata la Latina per via della grande versatilità che dimostrò sin dalla tenera età nell’apprendimento di questa lingua indoeuropea.

Nel centro di Madrid, a fianco di zone di altrettanto interesse turistico, si trova il “barrio” de La Latina celebre per le sue strette e sinuose viuzze di origine medievale. Periferia dell’antica città, in queste strade dai tracciati irregolari risiedevano spesso i commercianti che giungevano a Madrid per vendere e acquistare le loro merci: ancora oggi molte vie e piazze devono il loro nome proprio a questa tradizione commerciale, basti pensare a Plaza de la Cebada, dove ha luogo il mercato alimentare, oppure al Rastro che ospita il più grande e famoso market all’aperto di tutta Madrid.

Il quartiere, uno dei più tradizionali della capitale, accoglie attrazioni artistiche e culturali di grande prestigio come la Real Basilica de San Francisco el Grande, importante luogo di culto cattolico: parte del convento francescano di Gesù e Maria, fu fondato agli inizi del XIII° secolo nei pressi di un eremo, non più esistente, in onore di Maria. A rendere particolare questa basilica in stile neoclassico è la sua cupola, una delle più grandi d’Europa a pianta circolare in ambito di architettura cristiana. Misura ben 33 metri di diametro e 58 di altezza ed è coronata da una lanterna circolare con in cima una guglia e una croce di ferro battuto. All’interno della chiesa vi è un museo con una preziosa collezione di quadri e opere d’arte del barocco spagnolo e italiano fra cui spiccano tele di Francisco Ribalta, Alonso Cano e Vicente Carducho. Un tempo qui era conservato il Cristo crocifisso di Francisco de Goya poi trasferito nel Museo de la Trinidad assorbito, attorno al 1870, in quello del Prado.

Agli appassionati di musei non sfuggirà una visita a San Isidro, sede di testimonianze del patrimonio archeologico madrileno: situata in Plaza de San Andrés 2, in pieno centro storico, quest’area museale conosciuta anche come Museo delle Origini occupa una parte del palazzo dei conti Paredes dove, secondo la tradizione, nacque e morì San Isidro, patrono di Madrid. Da non perdere è il pozzo, luogo di uno dei miracoli del santo. Aperto da martedì a venerdì, dalle 9.30 alle 20, e il sabato e domenica dalle 10 alle 14; chiuso al pubblico il lunedì.

Inaugurata nel 1827, Porta di Toledo è un altro importante monumento del barrio La Latina: seppur non sia la prima esistente in città con questo appellativo (pare che almeno altre due porte l’abbiano preceduta con lo stesso nome sempre in questa zona) è sicuramente una delle più belle. A progettare quest’opera che si presenta a forma di arco di trionfo, in onore di re Fernando VII°, fu l’architetto neoclassico Antonio Lopez Aguado.

Chi si diletta nella visita a giardini e orti botanici anche in questo quartiere della capitale non avrà che l’imbarazzo della scelta. In un angolo di Plaza de la Paja si trova il giardino del Principe di Anglona: ristrutturato a inizio XX° secolo, conserva ancora la struttura originale sia per quanto riguarda il tracciato che la pavimentazione che ha dei bei sentieri in mattoni a lisca di pesce. Seminascosto nel cuore della città, a incaricare della sua progettazione Javier de Winthuysen, architetto e pittore di giardini del XVIII° secolo, furono i marchesi della Romana.

Altrettanto suggestivi sono i giardini di Las Vistillas da cui, di sera, si può godere un tramonto spettacolare sull’intera Madrid. Opera di Fernando Garcia Mercadal e Manuel Herrero Palacios, a quest’area verde di quasi due ettari si accede da una scalinata: al suo interno ospita alberi e piante di varie specie, una fontana, aiuole, sentieri e aree relax e la statua di La Violetera che rappresenta la vedette e attrice cinematografica argentina Celia Gamez. Se volete osservare uno dei migliori panorami sul Manzanarre, il modesto corso d’acqua lungo soli 100 chilometri che scendendo dalla Sierra de Guadarrama attraversa la capitale di Spagna, questo è certamente il luogo migliore.

Da non perdere assolutamente è una visita a El Rastro, il mercato di strada di Madrid che deve l’origine del suo nome al trasporto del bestiame che, proveniente da un vicino mattatoio, lasciava sulla strada una sorta di scia (“rastro” per l’appunto). Quest’area si estende in una zona piuttosto ampia inglobata fra via Toledo, Embajadores e Ronda de Toledo: qui, la domenica e i giorni di festa (ma solo alla mattina), si possono acquistare oggetti di ogni genere dall’artigianato ai libri, vestiti vintage, fumetti, orologi antichi e molto altro.

Anche per gli appassionati di gastronomia tradizionale questo barrio offre squisite prelibatezze da assaporare. Proprio nelle vie del quartiere più popolare della città i madrileni e i turisti si danno appuntamento per un aperitivo a base di specialità locali fra cui crocchette, calamari fritti, alici marinate, oreja a la plancha (orecchie di maiale alla piastra) e patatas bravas (patate fritte con salsa), il tutto annaffiato da una birra fresca o dall’immancabile sangria. Bar, taverne e ristoranti si trovano a la Cava Alta e Cava Baja, strade conosciute proprio per questi locali in cui gustare piatti tipici spagnoli. Il nome “cava” indicherebbe i fossati difensivi presenti nella parte inferiore della muraglia cittadina edificata nell’XI° e XII° secolo e utilizzati come via di fuga in caso di pericolo. La leggenda vuole che proprio da qui scapparono gli arabi quando Alfonso VI° riconquistò Madrid.

A chi anche a pranzo o cena non sa rinunciare a un luogo intriso di storia e cultura Cava Alta e Cava Baja offrono dunque locande dove si possono gustare alcune delle migliori uova fritte (huevos rotos) della capitale. “Vamos a tapear” sarà la frase che sentirete più spesso a Madrid, una delle usanze ispaniche più apprezzate dai turisti di tutto il mondo (oltre che dagli spagnoli stessi). Se volete ottime tapas andate in uno dei locali di Puerta de Moros, Plaza de la Paja, Calle del Nuncio e San Andrés.

Estremamente attiva sia di giorno che di notte, La Latina rappresenta da sempre una delle zone di Madrid più dedite al divertimento e allo svago. Oltre a bar, discoteche e locali si può partecipare anche a tradizionali feste cittadine. Agosto, ad esempio, è il mese che più racchiude festività tipiche (San Cayetano e Virgen de la Paloma solo per citarne alcune) durante le quali non mancano addobbi lungo le vie, concerti, giochi e madrileni con chulapo o manton de manila che ballano il chotis, danza tipica.

Per raggiungere questo quartiere si può utilizzare la metropolitana L3 Lavapiés, L1 Anton Martin e Tirso de Molina e L5 La Latina.

 Pubblicato da il 09/11/2016 - 23.621 letture - ® Riproduzione vietata

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