La Candelaria, tour nel quartiere coloniale di Bogotà
La Candelaria è il quartiere coloniale di Bogotà, la capitale della Colombia. Una visita inizia da Plaza Bolivar e termina dal punto panoramico del Monserrate.
Artisti, intellettuali e scrittori ne hanno fatto la loro dimora riempiendo questo “barrio” di centri di cultura, biblioteche e teatri. La Candelaria, cuore storico della capitale colombiana, è un effervescente susseguirsi di case di epoca coloniale spagnola con le inferriate ai balconi, le porte intagliate e i tetti dalle tegole rosse. Le sue strade e i vicoli in ciottolato, che si inerpicano su per la montagna, offrono scorci pittoreschi, tipici caffè e numerose attività culturali.
Situato a est di Piazza Bolivar, dove un tempo i campesinos si recavano per vendere i loro prodotti, questo affascinante e rinomato quartiere di Bogotà ne rappresenta il centro turistico oltre che gastronomico. Chi ci vive, ma anche i turisti, alla Candelaria può fare di tutto: la spesa al mercato, pranzare in ristoranti che propongono cucina tradizionale eccellente, ascoltare musica dal vivo oppure gustare frutta fresca e il salpicon (una bevanda deliziosa) venduto nelle bancarelle lungo la strada.
Con le sue architetture d’impronta ispanica, che si mescolano a edifici e palazzi in stile barocco e art déco, passeggiando per le stradine di questo barrio sembra di trovarsi in un grazioso paesino di montagna non solo per l’altitudine (siamo molto vicino alle montagne) ma anche per il silenzio quasi surreale che si respira.
Punto di partenza del tour alla scoperta di questo quartiere di Bogotà è Plaza Bolivar, nome spesso presente anche nelle piazze principali di ogni città del Venezuela, paese natale di Simon Bolivar, il generale che svolse un ruolo di fondamentale importanza nella liberazione delle colonie del Sud America dal dominio spagnolo. Al suo centro si staglia la statua in bronzo del rivoluzionario scolpita dal genovese Pietro Tenerani, uno dei primi monumenti innalzati nella capitale.
Qui sul lato nord della plaza si trova il Palacio de Justicia, un grande e imponente edificio moderno che ospita la Corte Suprema, sopravvissuto a ben due incendi. Progettato dall’architetto inglese Thomas Reed, nella zona a sud della piazza sorge invece il Capitolio Nacional, sede del Congresso colombiano: iniziato a costruire nel 1846 venne ultimato solo nel 1926 a causa di difficoltà legate all’instabilità politica del paese. Il progetto originale prevedeva una grande cupola che, alla fine, non venne invece realizzata sia per terminare in tempo la costruzione che per non sfidare la torre della cattedrale.
Sul lato ovest di Piazza Bolivar si trova un altro bell’edificio in stile francese, noto come Palazzo Liévano, dimora residenziale del sindaco di Bogotà mentre all’angolo nord est si può ammirare Vase House, conosciuta anche come Museo del 20 Luglio, così chiamata per il primo tentativo di indipendenza dal dominio spagnolo avvenuto proprio il 20 Luglio 1810.
Ad affacciarsi sulla piazza cittadina è anche la Catedral Primada de Bogotà che ospita al suo interno la tomba del fondatore della città, Gonzalo Jiménez de Quesada. Edificata fra il 1807 e il 1823, pare, dai discendenti dei missionari gesuiti, rappresenta la più grande cattedrale di Colombia e una delle maggiori di tutto il Sud America. Proprio accanto, ma completamente distaccato, è la Capilla del Sagrario, dove sono conservati i dipinti del più celebre artista nazionale, Gregorio Velasquez. Questo edificio religioso, edificato fra il 1660 e il 1700 per ospitare il Santissimo Sacramento, si presenta con una pianta a croce latina a navata unica e facciata neobarocca. Nel 1975 è stato dichiarato monumento nazionale per il valore architettonico e culturale.
Altro simbolo per eccellenza della capitale e del quartiere Candelaria è Monserrate, la montagna che dai suoi 3150 metri di altezza domina Bogotà, meta di pellegrinaggio e attrazione turistica. La si può raggiungere con una funicolare (da lunedì a venerdì dalle 7 alle 11.45; sabato dalle 7 alle 16; domenica dalle 5.30 alle 17) oppure a piedi. Sulla cima si trova il santuario costruito nel XVII° secolo dedicato a El Senor Caido (Cristo Caduto): da qui il panorama che si ammira su questa immensa metropoli di quasi 9 milioni di abitanti è davvero spettacolare.
Fra i luoghi culturali da non perdere c’è la Biblioteca Luis Angel Arango, fondata nel 1923 con una piccola collezione di libri di economia. Oggi la raccolta è cresciuta a tal punto da rendere questa biblioteca pubblica la più importante non solo del paese ma dell’intera America Latina: i suoi scaffali ospitano qualcosa come 1 milione e centomila libri e ben 1900 posti di lettura. Musica, geografia, economia, arti e scienze umane, libri rari, manoscritti e archivi di giornali sono solo alcuni degli argomenti che si possono trovare in questo edificio che vanta anche una sala da concerto, caffetteria, una libreria (al primo piano, specializzata in libri sulla Colombia, riviste scientifiche e di letteratura legata al paese) e parcheggio.
All’interno della biblioteca si trova inoltre il museo dedicato a Botero, il celebre pittore e scultore colombiano conosciuto in tutto il mondo per i suoi inconfondibili soggetti over size: la collezione espone opere di Fernando Botero e di artisti quali Monet e Picasso. Ingresso gratuito.
L’altro importante museo ospitato nella Candelaria è quello dell’oro fondato nel 1939 dal Banco della Repubblica di Colombia per proteggere il patrimonio archeologico nazionale. Qui si può ammirare la più grande collezione al mondo di manufatti d’oro di epoca pre colombiana oltre a oggetti e monili in legno, pietra e tessile di inestimabile valore archeologico. I tre piani dell’edificio situato di fronte a Santander Park ospitano più di 30 mila pezzi.
Dichiarato monumento nazionale nell’agosto 1975, il teatro de Cristobal Colon è un altro gioiello della Candelaria: costruito nel 1885 dall’architetto italiano Pietro Cantini, è stato inaugurato qualche anno più tardi (il 12 ottobre 189), per il 4° centenario della scoperta dell’America con una rappresentazione dell’opera in quattro atti di Giuseppe Verdi dal titolo Ernani. In stile neoclassico, ha una superficie di circa 2400 metri quadrati e accoglie sino a 900 persone.
Da non perdere neppure una visita alla Silva Poetry House, un’organizzazione culturale storica della Candelaria fondata nel 1986 da Belisario Betancur dove visse il poeta colombiano José Asuncion Silva: al suo interno ospita una biblioteca, una libreria specializzata in poesia, una biblioteca musicale e un auditorium. Si trova in calle 12C a metà strada fra il Museo dell’Oro e la Cattedrale cittadina.
In Calle 16, all’incrocio fra 16th Street e Seventh Avenue, vicino al parco Santander, gli appassionati di modernismo potranno invece ammirare un grattacielo di 161 metri e 42 piani inaugurato nel 1969, l’Avianca Building. Il progetto venne affidato a Esguerra Saenz, Urdaneta, Samper & C., Ricaurte Prieto Carrizosa nonché all’italiano Domenico Parma dopo aver visionato alcuni progetti degli studi di architettura più rinomati di quegli anni. Costruito per ospitare il quartier generale della compagnia aerea di bandiera colombiana Avianca, questo edificio è stato per diversi anni il più alto grattacielo in stile internazionale del Sud America.
La Candelaria è celebre anche per alcuni dei più importanti centri di studio universitario fra cui l’Universidad de los Andes (o Uniandes) nata nel 1948 grazie a un gruppo di intellettuali colombiani guidati da Mario Laserna Pinzon, dove si é formata l’élite colta latinoamericana; il Colegio Mayor de Nuestra Senora del Rosario, fondata nel 1653 dal frate Cristobal de Torres su principi cattolici (oggi le idee base sono piuttosto laiche) in cui hanno studiato almeno 28 presidenti della Colombia; l’Universidad Externado de Colombia e la Gran Colombia University.
Un ultimo consiglio? Prima di andare via dalla Candelaria, e dedicarvi alla scoperta di qualche altro angolo della città, andate da Puerta Falsa, a due passi da Plaza Bolivar: in questo piccolo ristorante da quasi due secoli si può assaporare un piatto tipico che, a detta di molti, rappresenta la capitale più della bandiera stessa: proprio qui nella Candelaria si può gustare una pasta a base di mais con pollo o vitello, cotta al vapore e poi servita in una foglia di banano. Rigorosamente assieme a una tazza di cioccolata calda. Se volete respirare l’atmosfera autentica di questo barrio andateci: non rimarrete delusi!
Situato a est di Piazza Bolivar, dove un tempo i campesinos si recavano per vendere i loro prodotti, questo affascinante e rinomato quartiere di Bogotà ne rappresenta il centro turistico oltre che gastronomico. Chi ci vive, ma anche i turisti, alla Candelaria può fare di tutto: la spesa al mercato, pranzare in ristoranti che propongono cucina tradizionale eccellente, ascoltare musica dal vivo oppure gustare frutta fresca e il salpicon (una bevanda deliziosa) venduto nelle bancarelle lungo la strada.
Con le sue architetture d’impronta ispanica, che si mescolano a edifici e palazzi in stile barocco e art déco, passeggiando per le stradine di questo barrio sembra di trovarsi in un grazioso paesino di montagna non solo per l’altitudine (siamo molto vicino alle montagne) ma anche per il silenzio quasi surreale che si respira.
Punto di partenza del tour alla scoperta di questo quartiere di Bogotà è Plaza Bolivar, nome spesso presente anche nelle piazze principali di ogni città del Venezuela, paese natale di Simon Bolivar, il generale che svolse un ruolo di fondamentale importanza nella liberazione delle colonie del Sud America dal dominio spagnolo. Al suo centro si staglia la statua in bronzo del rivoluzionario scolpita dal genovese Pietro Tenerani, uno dei primi monumenti innalzati nella capitale.
Qui sul lato nord della plaza si trova il Palacio de Justicia, un grande e imponente edificio moderno che ospita la Corte Suprema, sopravvissuto a ben due incendi. Progettato dall’architetto inglese Thomas Reed, nella zona a sud della piazza sorge invece il Capitolio Nacional, sede del Congresso colombiano: iniziato a costruire nel 1846 venne ultimato solo nel 1926 a causa di difficoltà legate all’instabilità politica del paese. Il progetto originale prevedeva una grande cupola che, alla fine, non venne invece realizzata sia per terminare in tempo la costruzione che per non sfidare la torre della cattedrale.
Sul lato ovest di Piazza Bolivar si trova un altro bell’edificio in stile francese, noto come Palazzo Liévano, dimora residenziale del sindaco di Bogotà mentre all’angolo nord est si può ammirare Vase House, conosciuta anche come Museo del 20 Luglio, così chiamata per il primo tentativo di indipendenza dal dominio spagnolo avvenuto proprio il 20 Luglio 1810.
Ad affacciarsi sulla piazza cittadina è anche la Catedral Primada de Bogotà che ospita al suo interno la tomba del fondatore della città, Gonzalo Jiménez de Quesada. Edificata fra il 1807 e il 1823, pare, dai discendenti dei missionari gesuiti, rappresenta la più grande cattedrale di Colombia e una delle maggiori di tutto il Sud America. Proprio accanto, ma completamente distaccato, è la Capilla del Sagrario, dove sono conservati i dipinti del più celebre artista nazionale, Gregorio Velasquez. Questo edificio religioso, edificato fra il 1660 e il 1700 per ospitare il Santissimo Sacramento, si presenta con una pianta a croce latina a navata unica e facciata neobarocca. Nel 1975 è stato dichiarato monumento nazionale per il valore architettonico e culturale.
Altro simbolo per eccellenza della capitale e del quartiere Candelaria è Monserrate, la montagna che dai suoi 3150 metri di altezza domina Bogotà, meta di pellegrinaggio e attrazione turistica. La si può raggiungere con una funicolare (da lunedì a venerdì dalle 7 alle 11.45; sabato dalle 7 alle 16; domenica dalle 5.30 alle 17) oppure a piedi. Sulla cima si trova il santuario costruito nel XVII° secolo dedicato a El Senor Caido (Cristo Caduto): da qui il panorama che si ammira su questa immensa metropoli di quasi 9 milioni di abitanti è davvero spettacolare.
Fra i luoghi culturali da non perdere c’è la Biblioteca Luis Angel Arango, fondata nel 1923 con una piccola collezione di libri di economia. Oggi la raccolta è cresciuta a tal punto da rendere questa biblioteca pubblica la più importante non solo del paese ma dell’intera America Latina: i suoi scaffali ospitano qualcosa come 1 milione e centomila libri e ben 1900 posti di lettura. Musica, geografia, economia, arti e scienze umane, libri rari, manoscritti e archivi di giornali sono solo alcuni degli argomenti che si possono trovare in questo edificio che vanta anche una sala da concerto, caffetteria, una libreria (al primo piano, specializzata in libri sulla Colombia, riviste scientifiche e di letteratura legata al paese) e parcheggio.
All’interno della biblioteca si trova inoltre il museo dedicato a Botero, il celebre pittore e scultore colombiano conosciuto in tutto il mondo per i suoi inconfondibili soggetti over size: la collezione espone opere di Fernando Botero e di artisti quali Monet e Picasso. Ingresso gratuito.
L’altro importante museo ospitato nella Candelaria è quello dell’oro fondato nel 1939 dal Banco della Repubblica di Colombia per proteggere il patrimonio archeologico nazionale. Qui si può ammirare la più grande collezione al mondo di manufatti d’oro di epoca pre colombiana oltre a oggetti e monili in legno, pietra e tessile di inestimabile valore archeologico. I tre piani dell’edificio situato di fronte a Santander Park ospitano più di 30 mila pezzi.
Dichiarato monumento nazionale nell’agosto 1975, il teatro de Cristobal Colon è un altro gioiello della Candelaria: costruito nel 1885 dall’architetto italiano Pietro Cantini, è stato inaugurato qualche anno più tardi (il 12 ottobre 189), per il 4° centenario della scoperta dell’America con una rappresentazione dell’opera in quattro atti di Giuseppe Verdi dal titolo Ernani. In stile neoclassico, ha una superficie di circa 2400 metri quadrati e accoglie sino a 900 persone.
Da non perdere neppure una visita alla Silva Poetry House, un’organizzazione culturale storica della Candelaria fondata nel 1986 da Belisario Betancur dove visse il poeta colombiano José Asuncion Silva: al suo interno ospita una biblioteca, una libreria specializzata in poesia, una biblioteca musicale e un auditorium. Si trova in calle 12C a metà strada fra il Museo dell’Oro e la Cattedrale cittadina.
In Calle 16, all’incrocio fra 16th Street e Seventh Avenue, vicino al parco Santander, gli appassionati di modernismo potranno invece ammirare un grattacielo di 161 metri e 42 piani inaugurato nel 1969, l’Avianca Building. Il progetto venne affidato a Esguerra Saenz, Urdaneta, Samper & C., Ricaurte Prieto Carrizosa nonché all’italiano Domenico Parma dopo aver visionato alcuni progetti degli studi di architettura più rinomati di quegli anni. Costruito per ospitare il quartier generale della compagnia aerea di bandiera colombiana Avianca, questo edificio è stato per diversi anni il più alto grattacielo in stile internazionale del Sud America.
La Candelaria è celebre anche per alcuni dei più importanti centri di studio universitario fra cui l’Universidad de los Andes (o Uniandes) nata nel 1948 grazie a un gruppo di intellettuali colombiani guidati da Mario Laserna Pinzon, dove si é formata l’élite colta latinoamericana; il Colegio Mayor de Nuestra Senora del Rosario, fondata nel 1653 dal frate Cristobal de Torres su principi cattolici (oggi le idee base sono piuttosto laiche) in cui hanno studiato almeno 28 presidenti della Colombia; l’Universidad Externado de Colombia e la Gran Colombia University.
Un ultimo consiglio? Prima di andare via dalla Candelaria, e dedicarvi alla scoperta di qualche altro angolo della città, andate da Puerta Falsa, a due passi da Plaza Bolivar: in questo piccolo ristorante da quasi due secoli si può assaporare un piatto tipico che, a detta di molti, rappresenta la capitale più della bandiera stessa: proprio qui nella Candelaria si può gustare una pasta a base di mais con pollo o vitello, cotta al vapore e poi servita in una foglia di banano. Rigorosamente assieme a una tazza di cioccolata calda. Se volete respirare l’atmosfera autentica di questo barrio andateci: non rimarrete delusi!