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VIGAMUS, a Roma il primo museo del videogioco in Italia

Il museo del video gioco di Roma, VIGAMUS č il primo in assoluto in Italia. Qui potete giocare ai mitici giochi degli anni '70 e '80 ma anche con quelli pių moderni e scoprire la storia di questi dispositivi elettronici.

VIGAMUS, a Roma, è il primo museo della storia italiana dedicato interamente al videogioco. Gestito dall'omonima Fondazione, il Museo nasce nel 2013 e si occupa di preservare, ricercare e divulgare una delle massime espressioni di comunicazione digitale. Che lo si voglia considerare un fenomeno di massa o un'espressione artistica moderna, il videogioco è senza ombra di dubbio una delle maggiori espressioni di arte digitale ed interattiva. Oltre ad essere un fenomeno in continua evoluzione.

Esposizione, ovvero della storia del videogioco
Nel lontano (ma non troppo) 1958, il fisico statunitense William Higinbotham ebbe la geniale intuizione di utiizzare il display di un oscilloscopio per ricreare una rudimentale simulazione del tennis. Da questa idea ebbe vita quello che noi oggi chiamiamo videogioco.
VIGAMUS – Museo del Videogioco di Roma, da spazio e risalto ad una tipologia di comunicazione umana che, in Italia, ha oltre 50 anni di storia. Una storia caratterizzata da un'incessante evoluzione creativa, narrativa, estetica e anche tecnologica.

La parte centrale del Museo è divisa in zone tematiche, che seguono passo dopo passo la storia del videogioco, a partire dalla primissima consolle messa in commercio, il Magnavox Odyssey, fino ad arrivare ai videogiochi così come li acquistiamo adesso, vere e proprie opere d'arte, come per esempio le creazioni di Rockstar Games. Dalla nascita di Commodore alle avventure testuali di Infocom. Insomma, dalla "preistoria" all'epoca post-moderna.

Con oltre 440 pezzi, arricchiti da più di 100 pannelli che ne raccontano il contesto storico e i retroscena, i visitatori potranno ammirare software (i giochi), e hardware (macchine sulle quali i giochi girano). Ma non solo. Nell'esposizione si trovano anche pezzi collaterali come materiale promozionale e giocattoli d'epoca. 

Pezzi unici, un salto nel passato
Tre nomi su tutti: Doom Master Disks, Crytex Demo Disc, Storyboard di Druuna Morbus Gravis. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

DOOM MASTER DISKS: lo sparatutto (come genere) è quello più popolare e anche maggiormente diffuso ad oggi. Ma non tutti sanno che questa categoria venne ufficilizzata nel 994 con Doom, prodotto e realizzato dallo sviluppatore texano id Software. In questa sezione si possono ammirare i Master Disks (primi dischi su cui il gioco venne riversato), regalati al VIGAMUS dai creatori del gioco. 

CRYTEK DEMO DISC: la Crytek, fondata in Germania dai fratelli Yerli, rappresenta attualmente il picco dell'evoluzione tecnologica nei videogiochi, espressione dell'eccellenza industriale tedesca. Il demo disk in mostra al Museo è lo stesso che i fratelli Yerli portarono nel 1999 all'E3 di Los Angeles, la più importante fiera dedicata ai videogiochi, raccogliendo i consensi unanimi della stampa e degli addetti ai lavori. Tra le demo contenute, X-Isle, il prototipo di quello che sarebbe diventato il popolare Far Cry.
LO STORYBOARD DI DRUUNA MORBUS GRAVIS: VIGAMUS dedica una vetrina al Made in Italy, ospitando lo storyboard dell'avventura grafica di Artematica che vede come protagonista la sexy eroina italiana del fumetto realizzato dal grande artista Paolo Eleuteri Serpieri

BBC MICRO DI DINO DINI: Se amate il calcio, non potrete perdervi una tappa presso quest'area che mostra il computer sul quale il leggendario designer sviluppò Kick Off, con il gioco Amiga, osannato ben prima che venisse commercializzato FIFA.

Tribute Corner
Storia e successo dei videogiochi, così si potrebbe re-intitolare questa sezione. In cinque angoli distinti tra loro si farà un viaggio tra le menti più geniali di tutti i tempi. 

GRASSHOPPER, THE WORLD OF GOICHI SUDA
Goichi Suda, per gli addetti ai lavori SUDA51. Chi era costui? Guida carismatica del Grasshopper Manufacture, suberbo game designer, Suda è uno sviluppatore di videogiochi giapponese. Qualche nome, così per far meglio compendere la portata di un personaggio come questo: The Silver Case, la serie No More Heroes, Shadows of the Damned, Lollipop Chainsaw e Killer is Dead. Nel corner a lui dedicato, si possono ammirare bozzetti realizzati a mano, materiali da esposizione originali e altro ancora. E, soprattutto, ci si può lanciare in una sessione di gioco, grazie alle quattro postazioni interattive presenti. 

SEGA CORNER
Di nuovo direttamente dall'Impero del Sol Levante, ecco il corner dedicato alla SEGA, senza dubbio alcuno una delle compagnie giapponesi più amate del settore del videogioco. Al VIGAMUS di Roma si avrà l'opportunià unica di osservare da vicino pezzi unici, regalati a Museo direttamente dalla Compagnia, compresi dei quadri e un'opera d'arte dedicata all'icona Sonic autografata da Yuji Naka, creatore di Sonic e Takashi Iizuka. Inoltre, troviamo qui esposto un Mega Drive oltre al progetto originale della console. 

SNK PLAYMORE
Uno dei maggiori produttori di videogiochi giapponese, SNK PLAYMORE è presentato al VIGAMUS tramite una collezione di memorabilia d'eccezione, tra cui due artwork creati da Keisuke Ogura in esclusiva per il Museo del Videogioco di Roma. 

TEKKEN CORNER
Anche questo di origine giapponese, è una delle serie più apprezzate di picchiaduro 3D, diventato negli anni un kult del suo genere. Qui al Museo si trova lo speciale cabinato giapponese di Tekken Tag Tournment 2, immerso in uno speciale corner espositivo dedicato alla serie.

THE WITCHER
Videogiochi di ruolo, di genere fantasy, sono particolarmente apprezzati per i contenuti e la complessità della trama. Nel Muse si può ammirare un'esposizione contenente, anche, edizioni limitate del gioco.

AREE INTERATTIVE: Installazioni
Interfaccia uomo-macchina e modalità di gioco differenti. Se la vostra passione per i videogiochi è smodata, il VIGAMUS ha a sezione che considererete, ben presto, il vostro, personale Paese dei Balocchi. Un'area interattiva, in cui sperimentare di persona. Qui, infatti, per fare un esempio ricco di significato, potrete provare il gioco kult Steel Battalion, inserito all'interno di un'installazione scenografica immersiva. Sarete parte integrante del gioco, salendo a bordo di un gigantesco robot e comandandolo tramite i 50 tasti a vostra disposizione.

OCULUS ROOM
Oculus Rift DK2, visore per realtà virtuale, è finalmente a disposizione degli appassionati. Solo qui, al VIGAMUS di Roma. Barriera tra gioco e giocatore annullata in pochi attimi, vi sembrerà di essere, realmente, dentro al gioco. Non più pseduo-spettatore, ma attore principale. Inoltre, la Oculus Room dei VIGAMUS è l'unica sala permanente al mondo aperta al pubblico in cui provare l'Oculus Rift, il meraviglioso visore per realtà virtuale.

ARCADE
Per gli amanti dei mitici anni '70 e '80, questo spazio racconta la storia degli arcade che diedero al mondo intero la possibilità di fruire dei videogiochi. Chi di noi non ricorda i cabinati di Pac-Man, Donkey Kong e Asteroids? Bene, qui potrete riscoprire questi mondi fantastici, tramite postazioni arcade originali, interamente in free play. Uno su tutti, il cabinato originale (1978) regalato da TAITO al Museo, fruibile in free play. I cabinati sono moltissimi, tutti a disposizione del pubblico.

Durata della visita: prevedete di trascorrerci almeno una mezza giornata.

Informazioni utili: 
VIGAMUS - The Video Game Museum of Rome
Via Sabotino, 4
00195 Roma

il VIGAMUS è aperto dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 20, con orario continuato.
Chiuso il lunedì, per le festività natalizie, il 31 dicembre e il 1 gennaio. 
Costo del biglietto d'ingresso intero 8 €, ridotto (dai 6 ai 14 anni e oltre i 65 anni) 5 €

Sito ufficialewww.vigamus.com

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