La visita al Museo Picasso di Barcellona
Il Museu Picasso (Museo di Pablo Picasso) č uno dei pių grandi di Spagna. Suddiviso in 5 diversi palazzi raccoglie oltre 4.200 opera dell'artista.
Il 25 ottobre del 1881 nasce Pablo Picasso, pittore e scultore spagnolo. Fino ai 14 anni visse a Malaga, sua città natale, fino a che un giorno il padre e la madre decisero che era opportuno trasferirsi per lavoro a Barcellona, e così fu. Qui visse la sua infanzia, cominciò a studiare Belle Arti e all’età di 18 anni frequentare la birreria “Les 4 Cats” (tutt’ora storico locale nel centro storico della città) dove conobbe un sacco di artisti e inaugurò la sua primissima esposizione.
La stretta relazione che aveva con la capitale catalana era talmente viscerale che, anche quando se ne andava per un periodo, non era da mai considerarsi come un abbandono perché faceva sempre ritorno; Picasso viaggiava e soggiornava a Madrid, Parigi, Londra, in Italia o in Normandia, ma non tradiva mai la sua città d'adozione.
Nel 1960, per commemorare questo eterno sodalizio, scrisse una lettera al comune della città nella quale chiedeva autorizzazione per aprire uno spazio interamente dedicato all suo operato come artista. Solo qualche anno dopo, nel 1963, si aprirono ufficialmente le porte dell’attuale “Museo Picasso” (Museu Picasso de Barcelona), e la capitale della Catalogna aggiunse un'altra perla alle numerose attrazioni di Barcellona.
Si tratta di un luogo enorme, basti pensare che furono cinque gli edifici in stile gotico catalano uniti tra loro e adattati a sale espositive. Tra questi il palazzo Aguilar, nel quale albergano diversi elementi scultorici, il palazzo del Barò de Castellet con la sua facciata a sfondo religioso e un salone neoclassico nel piano principale, palazzo Meca che conserva tutt’ora il nome del primo ricco proprietario che lo abitò, Casa Mauri (la quale, inizialmente, era parte del palazzo Meca) che si erge con eleganza sopra ai resti di una villa romana e il palazzo Finestres, nel quale la galleria d’archi a medio punto e i finestroni decorati del piano principale donano fascino al museo. L’ultima ampliazione al museo fu fatta nel 2011, momento in cui nacque la sede del centro di conoscimento e investigazione di tutto il complesso.
Il totale delle opere che vi risiedono beate è di 4.249, tra quadri, bozzetti e sculture. Quasi tutte risalgono alla gioventù dell’artista, trascorsa appunto a Barcellona.
Ogni salone ci racconta una tappa fondamentale della sua vita, come ad esempio le opere eseguite durante le sue vacanze estive nel paesino di Horta o il famoso periodo blu causato da una crisi economica ed emotiva. Potrete ammirare opere che ricordano il maestro Velázquez che Picasso considerava un esempio da seguire, e per questo cercava di riprodurle pur mantenendo un suo stile personale; il periodo rosa, opere in argilla, la stanza dei piccioni (che a quanto pare Picasso dipingeva perchè la terrazza della sua casa in California ne era piena) e molto altro.
Il periodo artistico più rappresentato è proprio quello della sua giovinezza, rendendo così il museo il miglior strumento per avvicinarsi e scoprire i quadri degli anni della formazione dell'artista.
- PAESAGGIO DI MONTAGNA, 1896
- RITRATTO DI ZIA PEPA, 1896
- RITRATTO DEL PADRE DELL'ARTISTA, 1896
- AUTORITRATTO, 1896
- RITRATTO DELLA MADRE DELL'ARTISTA, 1896
- L'ATTESA (MARGOT), 1901
- NATURA MORTA, 1901
- LAS MENINAS, 1957
- PITTORE AL LAVORO, 1965
2. La Coruña
3. Barcellona
4. Málaga: estati del 1896 e del 1897
5. Madrid
6. Horta de Sant Joan
7. Barcellona: 1899–1900
8. Parigi: 1900–1901
9. Il Periodo Blu
10. Il Periodo Rosa
11. Barcellona: 1917
12. 1917–1957
13. Las Meninas
14. Picasso incisore
15. Picasso ceramista
Niente amici, andateci.
Dove: calle Montcada, 15-23. Dietro alla chiesa Santa Maria del Mar, nel quartiere del Borne.
Quando: da martedì a domenica dalle 9 alle 19 (inclusi festivi). Giovedì dalle 9 alle 21.30. Chiuso tutti i lunedì.
Quanto costa: 11 euro.
Consiglio low cost: gratis tutte le domeniche a partire dalle 15. Prima domenica di ogni mese gratis tutto il giorno. Giornate di porte aperte: 12 febbraio, 21 maggio, 24 settembre.
Sito ufficiale: www.museupicasso.bcn.cat
La stretta relazione che aveva con la capitale catalana era talmente viscerale che, anche quando se ne andava per un periodo, non era da mai considerarsi come un abbandono perché faceva sempre ritorno; Picasso viaggiava e soggiornava a Madrid, Parigi, Londra, in Italia o in Normandia, ma non tradiva mai la sua città d'adozione.
Nel 1960, per commemorare questo eterno sodalizio, scrisse una lettera al comune della città nella quale chiedeva autorizzazione per aprire uno spazio interamente dedicato all suo operato come artista. Solo qualche anno dopo, nel 1963, si aprirono ufficialmente le porte dell’attuale “Museo Picasso” (Museu Picasso de Barcelona), e la capitale della Catalogna aggiunse un'altra perla alle numerose attrazioni di Barcellona.
Si tratta di un luogo enorme, basti pensare che furono cinque gli edifici in stile gotico catalano uniti tra loro e adattati a sale espositive. Tra questi il palazzo Aguilar, nel quale albergano diversi elementi scultorici, il palazzo del Barò de Castellet con la sua facciata a sfondo religioso e un salone neoclassico nel piano principale, palazzo Meca che conserva tutt’ora il nome del primo ricco proprietario che lo abitò, Casa Mauri (la quale, inizialmente, era parte del palazzo Meca) che si erge con eleganza sopra ai resti di una villa romana e il palazzo Finestres, nel quale la galleria d’archi a medio punto e i finestroni decorati del piano principale donano fascino al museo. L’ultima ampliazione al museo fu fatta nel 2011, momento in cui nacque la sede del centro di conoscimento e investigazione di tutto il complesso.
Il totale delle opere che vi risiedono beate è di 4.249, tra quadri, bozzetti e sculture. Quasi tutte risalgono alla gioventù dell’artista, trascorsa appunto a Barcellona.
Ogni salone ci racconta una tappa fondamentale della sua vita, come ad esempio le opere eseguite durante le sue vacanze estive nel paesino di Horta o il famoso periodo blu causato da una crisi economica ed emotiva. Potrete ammirare opere che ricordano il maestro Velázquez che Picasso considerava un esempio da seguire, e per questo cercava di riprodurle pur mantenendo un suo stile personale; il periodo rosa, opere in argilla, la stanza dei piccioni (che a quanto pare Picasso dipingeva perchè la terrazza della sua casa in California ne era piena) e molto altro.
Il periodo artistico più rappresentato è proprio quello della sua giovinezza, rendendo così il museo il miglior strumento per avvicinarsi e scoprire i quadri degli anni della formazione dell'artista.
Quadri da non perdere al Museo Picasso di Barcellona
- UOMO CON CAPELLO, 1895- PAESAGGIO DI MONTAGNA, 1896
- RITRATTO DI ZIA PEPA, 1896
- RITRATTO DEL PADRE DELL'ARTISTA, 1896
- AUTORITRATTO, 1896
- RITRATTO DELLA MADRE DELL'ARTISTA, 1896
- L'ATTESA (MARGOT), 1901
- NATURA MORTA, 1901
- LAS MENINAS, 1957
- PITTORE AL LAVORO, 1965
Le raccolte ospitate al Museo Picasso:
1. Málaga2. La Coruña
3. Barcellona
4. Málaga: estati del 1896 e del 1897
5. Madrid
6. Horta de Sant Joan
7. Barcellona: 1899–1900
8. Parigi: 1900–1901
9. Il Periodo Blu
10. Il Periodo Rosa
11. Barcellona: 1917
12. 1917–1957
13. Las Meninas
14. Picasso incisore
15. Picasso ceramista
Niente amici, andateci.
Informazioni pratiche per visitare il Museo Picasso a Barcellona
Di seguito qualche info utile:Dove: calle Montcada, 15-23. Dietro alla chiesa Santa Maria del Mar, nel quartiere del Borne.
Quando: da martedì a domenica dalle 9 alle 19 (inclusi festivi). Giovedì dalle 9 alle 21.30. Chiuso tutti i lunedì.
Quanto costa: 11 euro.
Consiglio low cost: gratis tutte le domeniche a partire dalle 15. Prima domenica di ogni mese gratis tutto il giorno. Giornate di porte aperte: 12 febbraio, 21 maggio, 24 settembre.
Sito ufficiale: www.museupicasso.bcn.cat