Visita a Palazzo Reale, la reggia sabauda di Torino
La Reggia di Torino, il Palazzo Reale, č la pių importante residenza dei Savoia in Piemonte. Qui trovate il cosidetto Polo Reale che include anche l'Armeria Reale, la Galleria Sabauda e il museo Archeologico.
Se Torino è stata 150 anni fa la prima Capitale dell’Italia unificata (1861-1865), le motivazioni che hanno spinto il neo eletto governo di allora ad ergerla a città rappresentativa dello Stato si identificano nella smisurata bellezza dei suoi monumenti cardine che ne definiscono ancora oggi l’estetica pervasiva. A essi vanno sommati esempi di un’architettura semplicemente sublime e carica di storia che affonda le radici in un glorioso passato di regia maestà: è così che nel cuore della splendida “quasi metropoli” sorge con magnificente ardore Palazzo Reale che, insieme all’Armeria Reale, alla Galleria Sabauda e al Museo Archeologico, comprende il riconosciuto “polo reale”, una collezione di attrazioni imperdibili a Torino.
Dichiarato Patrimonio dell’UNESCO nel 1997, l’eccezionale edificio ha la capacità di coniugare stili diversi - impressi da autentiche celebrità dell’arte fra il XVII e il XIX secolo - in virtù di un unico elemento unificante ed emblematico rappresentato dall’elegante facciata barocca, valente biglietto da visita per un visitatore pronto a varcare la soglia di quello che fu il principale e suggestivo centro di potere della casata Savoia per oltre 3 secoli.
Forte del lavoro di lecite maestranze come Guarino Guarini, incaricato di realizzare la Cappella della Sindone nel Duomo, e Filippo Juvarra, chiamato a coordinare sapientemente l’ornamentazione e l’implementazione di molti ambienti interni, Palazzo Reale conobbe il suo massimo splendore a partire dal 1722, anno del matrimonio dell’erede al trono Carlo Emanuele. Il trasferimento della capitale da Torino a Firenze dettò anche il trasferimento della famiglia reale nel capoluogo toscano, sicché il Palazzo perse attenzione accentuando la propria crisi nel 1946, quando in Italia naufragò definitivamente la Monarchia. A questa svolta nazionale succedette il parziale sigillo delle sale della reggia, tornata a essere ampiamente valorizzata soltanto a partire dal 2007, l’anno della totale riapertura al pubblico dei favolosi interni.
Si elencano nell’ordine la Sala dei Corazzieri o delle Dignità, la Sala degli Staffieri o delle Virtù (con incredibile soffitto intagliato e dorato) e la Sala dei Paggi o delle Vittorie. Si prosegue passando alla Sala del Trono, sfarzosa e orgogliosa di sfoggiare l’Allegoria della Pace di Jan Miel, alla Sala delle Udienze e a quella del Consiglio, con soffitti seicenteschi ma arredi successivi al periodo introdotti da Pelagio Pelagi supervisionato da Carlo Alberto, di cui si può ammirare la camera da letto dopo aver avuto accesso al Gabinetto Cinese, nobilitato da un affresco del celebre artista Claudio Francesco di Beaumont. La Sala della Colazione si mostra satolla di decorazioni, comprendente inoltre un bellissimo parafuoco intagliato da Giuseppe Maria Bonzanigo; la Galleria del Daniel è tributata a Daniel Seyter, autore dell’Apoteosi di Vittorio Amedeo II, collocata sulla volta.
Le stanze dell’appartamento della Regina aprono un nuovo entusiasmante capitolo da scoprire: la sua femminilità traspira dalla camera da letto, dalla Camera del Lavoro, dal Gabinetto di toeletta, dal pregadio, dalla Sala delle Cameriste, alla quale seguono la stanza della Macchina e la cappella privata della Regina, decorata su disegno di Benedetto Alfieri. Il tour nella storia dei Savoia non è finito e coinvolge anche il Gabinetto delle Miniature (ricco di personaggi sabaudi riprodotti in scala ridotta), la Sala da Pranzo ricolma di arazzi, e la Sala del Caffè, antecedente alla Camera dell’alcova, dove prende posto parte della collezione di vasi giapponesi e cinesi detenuta un tempo da Carlo Alberto. Il primo piano si conclude con l’approdo alla Sala del trono della Regina e la Sala da ballo, scandita da colonne in marmo bianco. Il secondo piano, minore per importanza storica ma comunque estremamente rilevante, ospita appartamenti dei Duchi di Savoia e dei Duchi d’Aosta.
In treno: Stazione Porta Nuova, collegata a Piazza Castello da via Roma, da percorrere a piedi interamente; stazione Porta Susa, collegata a Piazza Castello da via Cernaia che diviene da Piazza Solferino via Pietro Micca.
Autobus: linee 13 e 56 fermano in piazza Castello; la fermata della Metropolitana più vicina è Porta Nuova, distante ca. 15 minuti dal sito museale
In aereo: Aeroporto di Caselle
Dove: Piazzetta Reale, 1 - Torino
Sito ufficiale: https://museireali.beniculturali.it/
Quando: aperto tutto l’anno (eccezion fatta per le festività e tutti i lunedì)
Orari: da martedì a domenica ore 9.00-19.00 con chiusura biglietteria alle ore 18.00
Come prenotare: chiamare il numero 011/4361455
Costi: intero € 12, ridotto € 6; biglietto unico per visitare tutto il Polo Reale, gratuito per minori di anni 18, scolaresche e detentori dell’Abbonamento Musei Torino Piemonte o della Torino+Piemonte Card
Dichiarato Patrimonio dell’UNESCO nel 1997, l’eccezionale edificio ha la capacità di coniugare stili diversi - impressi da autentiche celebrità dell’arte fra il XVII e il XIX secolo - in virtù di un unico elemento unificante ed emblematico rappresentato dall’elegante facciata barocca, valente biglietto da visita per un visitatore pronto a varcare la soglia di quello che fu il principale e suggestivo centro di potere della casata Savoia per oltre 3 secoli.
La storia di Palazzo Reale
Quest’inestimabile bacino di cultura proteiforme vide la luce alla fine del ‘500 su progetto di Ascanio Vitozzi, soggetto a tutta una serie di ampliamenti condotti dal 1646 grazie alla volontà della madama reale Cristina di Francia di sostituire il vecchio Palazzo del Vescovo. Carlo Morello fu l’artefice della sontuosa facciata contraddistinta da una parte centrale e due ali laterali superiori che introducono agli interni della reggia e al lato retrostante nel quale sono presenti i Giardini Regi.Forte del lavoro di lecite maestranze come Guarino Guarini, incaricato di realizzare la Cappella della Sindone nel Duomo, e Filippo Juvarra, chiamato a coordinare sapientemente l’ornamentazione e l’implementazione di molti ambienti interni, Palazzo Reale conobbe il suo massimo splendore a partire dal 1722, anno del matrimonio dell’erede al trono Carlo Emanuele. Il trasferimento della capitale da Torino a Firenze dettò anche il trasferimento della famiglia reale nel capoluogo toscano, sicché il Palazzo perse attenzione accentuando la propria crisi nel 1946, quando in Italia naufragò definitivamente la Monarchia. A questa svolta nazionale succedette il parziale sigillo delle sale della reggia, tornata a essere ampiamente valorizzata soltanto a partire dal 2007, l’anno della totale riapertura al pubblico dei favolosi interni.
La visita alla Reggia di Torino
La visita ha inizio al primo piano dopo aver salito lo scalone di Domenico Ferri, un accesso straordinario ornato di dipinti e statue risalenti all’800. Il grande Salone degli Svizzeri, fregiato dai fratelli Antonio e Gian Francesco Fea con la raffigurazione dei Fasti della stirpe sassone di Vitichindo (da cui si dice discenderebbero i Savoia), più il capolavoro di Palma il Giovane Emanuele Filiberto alla battaglia di San Quintino, funge da apripista per la Galleria della Sacra Sindone, la Galleria delle Battaglie, la juvarriana Scala delle Forbici e la lunga serie di sale di rappresentanza.Si elencano nell’ordine la Sala dei Corazzieri o delle Dignità, la Sala degli Staffieri o delle Virtù (con incredibile soffitto intagliato e dorato) e la Sala dei Paggi o delle Vittorie. Si prosegue passando alla Sala del Trono, sfarzosa e orgogliosa di sfoggiare l’Allegoria della Pace di Jan Miel, alla Sala delle Udienze e a quella del Consiglio, con soffitti seicenteschi ma arredi successivi al periodo introdotti da Pelagio Pelagi supervisionato da Carlo Alberto, di cui si può ammirare la camera da letto dopo aver avuto accesso al Gabinetto Cinese, nobilitato da un affresco del celebre artista Claudio Francesco di Beaumont. La Sala della Colazione si mostra satolla di decorazioni, comprendente inoltre un bellissimo parafuoco intagliato da Giuseppe Maria Bonzanigo; la Galleria del Daniel è tributata a Daniel Seyter, autore dell’Apoteosi di Vittorio Amedeo II, collocata sulla volta.
Le stanze dell’appartamento della Regina aprono un nuovo entusiasmante capitolo da scoprire: la sua femminilità traspira dalla camera da letto, dalla Camera del Lavoro, dal Gabinetto di toeletta, dal pregadio, dalla Sala delle Cameriste, alla quale seguono la stanza della Macchina e la cappella privata della Regina, decorata su disegno di Benedetto Alfieri. Il tour nella storia dei Savoia non è finito e coinvolge anche il Gabinetto delle Miniature (ricco di personaggi sabaudi riprodotti in scala ridotta), la Sala da Pranzo ricolma di arazzi, e la Sala del Caffè, antecedente alla Camera dell’alcova, dove prende posto parte della collezione di vasi giapponesi e cinesi detenuta un tempo da Carlo Alberto. Il primo piano si conclude con l’approdo alla Sala del trono della Regina e la Sala da ballo, scandita da colonne in marmo bianco. Il secondo piano, minore per importanza storica ma comunque estremamente rilevante, ospita appartamenti dei Duchi di Savoia e dei Duchi d’Aosta.
Come arrivare a Palazzo Reale
In auto: Dalla tangenziale si può uscire sia a Torino nord che a Torino sud per poi dirigersi verso il centro città.In treno: Stazione Porta Nuova, collegata a Piazza Castello da via Roma, da percorrere a piedi interamente; stazione Porta Susa, collegata a Piazza Castello da via Cernaia che diviene da Piazza Solferino via Pietro Micca.
Autobus: linee 13 e 56 fermano in piazza Castello; la fermata della Metropolitana più vicina è Porta Nuova, distante ca. 15 minuti dal sito museale
In aereo: Aeroporto di Caselle
Informazioni utili per visitare Palazzo Reale
Palazzo RealeDove: Piazzetta Reale, 1 - Torino
Sito ufficiale: https://museireali.beniculturali.it/
Quando: aperto tutto l’anno (eccezion fatta per le festività e tutti i lunedì)
Orari: da martedì a domenica ore 9.00-19.00 con chiusura biglietteria alle ore 18.00
Come prenotare: chiamare il numero 011/4361455
Costi: intero € 12, ridotto € 6; biglietto unico per visitare tutto il Polo Reale, gratuito per minori di anni 18, scolaresche e detentori dell’Abbonamento Musei Torino Piemonte o della Torino+Piemonte Card