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Belem, il quartiere di Lisbona: guida alla visita

Il quartiere di Belem a lisbone offre tantissimi punti di interesse, dalla torre alla pasticceria, dal monastero dos Jeronimos a Monumento alle scoperte.

Situato nella zona occidentale della splendida capitale lusitana, il quartiere di Belém sta diventando, anno dopo anno, sempre più coinvolgente dal punto di vista turistico. Sarà la sua posizione sulla riva destra dell'enorme Tejo, in prossimità della foce dove il fiume incontra l'Oceano Atlantico, sarà l'inconfondibile sagoma del Ponte 25 de Abril che lo separa, simbolicamente, dal resto della città, o sarà semplicemente perché Belém ha un fascino tutto suo, non facilmente decifrabile.

Il risultato è che la sapiente gestione delle risorse ha fatto sì che negli ultimi anni fossero inaugurati anche nuovi musei, ampliando così la scelta culturale per i turisti che scelgono di scoprire Lisbona e i suoi punti d'interesse.

Le attrazioni principali del quartiere di Belém

Non era affatto scontato che ciò avvenisse secondo queste modalità, anche perché Belém poteva già disporre di un capolavoro architettonico come il Mosteiro dos Jerónimos, l'enorme monastero costruito a partire dal 1502 e dichiarato nel 1983 Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. La fama derivante dal riconoscimento dell'UNESCO ha fatto sì che il monastero richiamasse milioni di visitatori ogni anno, attratti dalla bellezza della chiesa e in particolare dello splendido chiostro adiacente, entrambi parte del gigantesco complesso che ospita anche il Museu de Marinha e il Museu Nacional de Arqueologia.

Non distante, la fotogenica Torre di Belém, costruita nel XVI secolo sulle acque del Tejo (oggi si trova a pochi passi dalla riva, ma un tempo era completamente circondata dal fiume) è l'altra grande attrazione del quartiere. La torre, costruita dall'architetto Francisco de Arruda, è considerata l'unica struttura completamente manuelina di Lisbona; anche qui, come nel Monastero dos Jerónimos, si notano alcuni elementi tipici come la sfera armillare, lo stemma personale del Re Dom Manuel I e la croce dell'Ordine dei Cavalieri poveri di Cristo.

Sempre sul lungofiume, qualche centinaio di metri più ad est, il Monumento alle Scoperte (il Padrão dos Descobrimentos) celebra l'epopea delle esplorazioni dei grandi navigatori portoghesi, che a partire dal XV secolo allargarono i confini del mondo fino a quel momento conosciuto agli europei, giungendo in terre inesplorate dagli abitanti del Vecchio Continente, come l'Africa subsahariana e il Sud America.

In molte città sarebbero bastati questi tre grandi simboli per assicurarsi i favori del turismo di massa e garantirsi così un continuo afflusso di visitatori. La pasticceria “Antiga Confeitaria de Belém”, che produce i celeberrimi Pastéis de Belém, situata a pochi passi dal monastero, poteva soddisfare inoltre la voglia di tradizione e la golosità dei turisti: gli unici e originali dolcetti alla crema vengono ancora oggi prodotti solo qui.

Gli altri luoghi del quartiere di Belém

Certo, nei dintorni si potevano visitare anche altri luoghi interessanti come il Museu Nacional dos Coches, il Museu da Electricidade, il Palácio Nacional de Belém (residenza ufficiale del Presidente della Repubblica) e il Palácio Nacional da Ajuda con l'adiacente Jardim Botânico, ma il quartiere non ha mai smesso di evolversi: nel 1993 ha inaugurato il Centro Cultural de Belém, un grande e discusso edificio (97000 m²) che ospitava inizialmente auditorium, sale espositive e dal 1999 un poco valorizzato Museo del Design. Quest'ultimo si trasferì qualche anno più tardi, nel 2006, in pieno centro a Lisbona, in Rua Augusta, a pochi passi da Praça do Comércio, mentre dal 2007 all'interno del Centro Cultural ha sede il Museu Coleção Berardo, dove è conservata una straordinaria collezione di arte moderna e contemporanea portoghese e internazionale.

Lo stesso Museu Nacional dos Coches, con la sua importante collezione di carrozze, ha scelto di rinnovarsi e ha inaugurato così nel 2015 un nuovo e moderno edificio in Praça Afonso de Albuquerque. Analogamente, anche il vicino Museu da Electricidade si è trasformato nel MAAT (Museu de Arte, Arquitetura e Tecnologia), riqualificando l'edificio che ospitava la vecchia centrale elettrica (Central Tejo) e aggiungendo una nuova struttura dalle forme sinuose, inaugurata nell'ottobre 2016 su progetto dello studio britannico Amanda Levete Architects (AL_A).

Se i quartieri centrali di Lisbona continuano a mantenere inalterato il loro fascino, al tempo stesso popolare ed elegante, Belém si sta imponendo come una dalle zone culturalmente più ricche e interessanti, dove spostarsi per trascorrere un'intera giornata tra musei e passeggiate sulle docas, nei luoghi che videro salpare Vasco da Gama alla scoperta del Nuovo Mondo.

Per maggiori informazioni su Belém e la città di Lisbona, visitate il sito ufficiale del Turismo de Lisboa.
Ricordiamo infine che la Lisboa Card permettere di accedere gratuitamente ai musei e ai trasporti pubblici della città.

 Pubblicato da il 29/11/2016 - 24.242 letture - ® Riproduzione vietata

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