Visitare la Piazza del Mercato di Siena
A due passi dal Campo, la Piazza del Mercato di Siena č uno dei luoghi pių belli del centro storico senese.
Inserita pienamente nell’ossatura urbanistica in armonia con il circondario architettonico, Piazza del Mercato stabilisce le principali linee prospettiche che fanno di Siena una città quasi onirica, epica aralda della Toscana al pari di Firenze e Pisa.
Eppure questa piazza, pur essendo importantissima nell’economia estetica generale, risulta poco nota oltre le consuetudini locali, all’ombra di quella Piazza del Campo ben più accreditata e famosa ma certamente seconda per storia e funzionalità: si pensi che la prima ha sempre rivestito un ruolo principale specialmente nel contesto del mercato, facendo inoltre da sede alla Zecca della Repubblica Senese, mentre la seconda cercava di muovere i primi passi affrancandosi dall’unica funzione allora espletata, cioè la defluenza delle acque zonali in vallata.
L’altro lato corto è significativo, assumendo i connotati metaforici di un vero e proprio "balcone sulla campagna", orientato verso Radicofani e il Monte Amiata.
Nella parte sottostante s’apre la Valle di Porta Giustizia, accessibile da una piccola via sterrata. La parentesi storica da sottolineare rimanda all’epoca medievale, quando i condannati a morte lasciavano le carceri sotto il Palazzo Pubblico, attraversavano la Piazza del Mercato, calcavano a piedi la via dei Malcontenti e uscivano da Siena superando Porta Giustizia.
Oggi il famigerato percorso introduce all’Orto de’Pecci, un manto verde che fa da tessuto naturale a una fattoria didattica con animali e un caleidoscopio di piante aromatiche, tintorie e officinali, in coabitazione con alberi da frutta e orti forieri di erbe e ortaggi. L’area, coltivata sin dal Cinquecento, è aperta al pubblico e idonea ad assecondare riposo, divertimento e momenti famigliari distensivi.
Lo slargo è ampio e spazialmente traspirante, occupato all’esatto centro dalla tettoia del mercato, ricostruita nell’ottocento in legno e coppi con pilastri in mattoni. Gli autoctoni lo chiamano affettuosamente e burlescamente “tartarugone” per la spiccata somiglianza all’animale con la corazza. Qui gli ambulanti hanno sempre alimentato un commercio fiorente, impostato sulla vendita preponderante di prodotti ortofrutticoli, carni e svariati generi, compresi abiti, utensili e combustibili.
Nel 1954 il mercato venne traslato in viale XXIV aprile. Ogni terza domenica del mese, la piazza si popola di curiosi e visitatori provenienti dai paesi limitrofi per immergersi nel Mercatino dell’Antiquariato e dell’usato, a cui partecipano più di 100 espositori con le loro bancarelle opulente che sfoggiano oggettistica rara o pezzi usati molto allettanti per via del basso prezzo di vendita proposto al pubblico. Nonostante molte persone si riversino nell’area o si trovino semplicemente per stare insieme, la piazza continua a beneficiare di una tranquillità irreale, garantita sebbene vi sia la possibilità di parcheggiare tutt’intorno al tartarugone o lungo il perimetro le automobili.
Fioccano caffetterie, locali e ristoranti alla portata dei turisti voraci di tradizione culinaria e stuzzicherie toscane: l’Antica Trattoria Papei incarna un po’ la locanda di una volta, rispettosa del cliente, servizievole e accogliente, fucina di piatti perennemente sulla cresta dell’onda, carni alla brace, zuppe toscane e minestre servite in un ambiente rustico con dehor estivo.
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Eppure questa piazza, pur essendo importantissima nell’economia estetica generale, risulta poco nota oltre le consuetudini locali, all’ombra di quella Piazza del Campo ben più accreditata e famosa ma certamente seconda per storia e funzionalità: si pensi che la prima ha sempre rivestito un ruolo principale specialmente nel contesto del mercato, facendo inoltre da sede alla Zecca della Repubblica Senese, mentre la seconda cercava di muovere i primi passi affrancandosi dall’unica funzione allora espletata, cioè la defluenza delle acque zonali in vallata.
Cosa vedere in Piazza del Mercato
La Piazza del Mercato non intende nascondere la propria bellezza, esuberante entro una classica forma rettangolare il cui perimetro contempla due lati lunghi accompagnati da diversi edifici e due corti, su uno dei quali si pronuncia la facciata posteriore del Palazzo Pubblico, da cui svetta l'iconica Torre del Mangia.L’altro lato corto è significativo, assumendo i connotati metaforici di un vero e proprio "balcone sulla campagna", orientato verso Radicofani e il Monte Amiata.
Nella parte sottostante s’apre la Valle di Porta Giustizia, accessibile da una piccola via sterrata. La parentesi storica da sottolineare rimanda all’epoca medievale, quando i condannati a morte lasciavano le carceri sotto il Palazzo Pubblico, attraversavano la Piazza del Mercato, calcavano a piedi la via dei Malcontenti e uscivano da Siena superando Porta Giustizia.
Oggi il famigerato percorso introduce all’Orto de’Pecci, un manto verde che fa da tessuto naturale a una fattoria didattica con animali e un caleidoscopio di piante aromatiche, tintorie e officinali, in coabitazione con alberi da frutta e orti forieri di erbe e ortaggi. L’area, coltivata sin dal Cinquecento, è aperta al pubblico e idonea ad assecondare riposo, divertimento e momenti famigliari distensivi.
Lo slargo è ampio e spazialmente traspirante, occupato all’esatto centro dalla tettoia del mercato, ricostruita nell’ottocento in legno e coppi con pilastri in mattoni. Gli autoctoni lo chiamano affettuosamente e burlescamente “tartarugone” per la spiccata somiglianza all’animale con la corazza. Qui gli ambulanti hanno sempre alimentato un commercio fiorente, impostato sulla vendita preponderante di prodotti ortofrutticoli, carni e svariati generi, compresi abiti, utensili e combustibili.
Nel 1954 il mercato venne traslato in viale XXIV aprile. Ogni terza domenica del mese, la piazza si popola di curiosi e visitatori provenienti dai paesi limitrofi per immergersi nel Mercatino dell’Antiquariato e dell’usato, a cui partecipano più di 100 espositori con le loro bancarelle opulente che sfoggiano oggettistica rara o pezzi usati molto allettanti per via del basso prezzo di vendita proposto al pubblico. Nonostante molte persone si riversino nell’area o si trovino semplicemente per stare insieme, la piazza continua a beneficiare di una tranquillità irreale, garantita sebbene vi sia la possibilità di parcheggiare tutt’intorno al tartarugone o lungo il perimetro le automobili.
Fioccano caffetterie, locali e ristoranti alla portata dei turisti voraci di tradizione culinaria e stuzzicherie toscane: l’Antica Trattoria Papei incarna un po’ la locanda di una volta, rispettosa del cliente, servizievole e accogliente, fucina di piatti perennemente sulla cresta dell’onda, carni alla brace, zuppe toscane e minestre servite in un ambiente rustico con dehor estivo.
Come arrivare alla Piazza del Mercato di Siena
Arrivare a Siena non è difficile: in auto si percorra da nord la A1 con uscita Firenze – Impruneta e proseguimento in Superstrada Firenze/Siena, da sud A1 con uscita Valdichiana e proseguimento in raccordo Bettole/Siena; raggiungibile in treno con varie linee che arrivano alla stazione di Piazza Carlo Rosselli, 2 km dal centro storico; dalla stazione si prenda l’autobus della linea 007 per arrivare al punto di interesse.Scopri le altre attrazioni turistiche di Siena