La Galleria Estense di Modena e le sue opere
All'interno del Palazzo dei musei troviamo la Galleria Estense di Modena che ospita importanti opere d'arte.
La Galleria Estense di Modena, fa parte del circuito delle Gallerie Estensi e ne costituisce la sede direttiva. E’ una delle più importanti e antiche Gallerie Nazionali d’Italia che custodisce le collezioni d’arte della famiglia degli Este, quelli che furono i duchi di Ferrara, di Modena e Reggio Emilia.
La Galleria Estense è stata aperta al pubblico nel 1854 da Francesco V d'Austria d'Este all’interno di Palazzo Ducale, ora sede dell’Accademia Militare di Modena, per poi essere collocata nel Palazzo dei Musei, dove è ora, nel 1894. La disposizione e l’aspetto che ha oggi è frutto dell’opera dell’architetto Leone Pancaldi, che ci mise mano tra il 1968 e il 1975, e dei continui ammodernamenti avvenuti in anni più recenti. Vista la sua rilevanza nazionale, la Galleria Estense è sicuramente uno dei musei di Modena che merita una visita.
E’ composta di quattro grandi saloni e sedici sale, in cui è esposto il patrimonio accumulato negli anni dai duchi. All’interno si trovano: una ricchissima collezione di quadri, dipinti tra il XIV e il XVIII secolo, una selezione di sculture esclusiva in marmo e terracotta, un insieme di altre opere delle arti decorative, tra cui gli oggetti del ricco guardaroba dei duchi e alcuni bellissimi strumenti musicali, un’importante raccolta di stampe, matrici xilografiche e disegni grafici e, infine, una delle più grandi raccolte di monete del mondo, composta di circa 40.000 pezzi, tra greche, romane, medievali e moderne, circa 2.500 medaglie barocche e rinascimentali e circa cento placchette rinascimentali.
Tra le tante opere di rilievo troviamo in particolare: il meraviglioso busto marmoreo di Francesco I d'Este realizzato dal Bernini, che è diventato simbolo del museo e che accoglie i visitatori all’inizio del loro percorso, La Pietà di Cima da Conegliano, la Madonna col Bambino del Correggio, il Ritratto di Francesco I d'Este del Velazquez, il Trittico di El Greco e il Crocefisso di Guido Reni.
Se siete amanti dell’arte questa galleria saprà accogliervi e stupirvi allo stesso tempo. Prendetevi il vostro tempo per visitare le diverse sale e soffermarvi sui tanti pezzi d’incommensurabile valore storico e culturale che potrete ritrovare al suo interno.
I capolavori di Cosmè Tura, Dosso Dossi e Correggio, sono i dipinti più antichi che troviamo in esposizione. Poi, si passa alle opere dei maestri del ‘500 veneto, come Tintoretto, Cima da Conegliano e Veronese. Risalenti invece al ‘600 e ‘700 c’è il celebre ritratto di Francesco I realizzato da Velázquez che insieme alle opere di arte sacra dei maestri emiliani, acquisite dalle chiese del territorio, le tele dei paesaggi e le nature morte ma in particolar modo le maestose pale d’altare di alcuni dei più grandi artisti del periodo barocco, come il Guercino, sono testimonianza degli anni “d’oro” del mecenatismo degli Este.
Tra i dipinti da non perdere:
Come anticipato, il simbolo della Galleria Estense è diventato proprio una scultura: il busto del duca Francesco I d’Este realizzato dal Bernini e risalente al periodo barocco. Il museo, però, vanta una vasta collezione di sculture di marmo, di bronzo e di terracotta, sia risalenti ai tempi più antichi, “le collezioni archeologiche”, come i busti romani, sia a tempi più recenti, dal medioevo al barocco, come la scultura di Talamone realizzata da Wiligelmo, il grande scultore del Duomo di Modena, o il gruppo marmoreo de l’Amor sacro e l’Amor profano e il modello in terracotta de il Nettuno col delfino, realizzati da Antonio Raggi, uno degli allievi più validi di Bernini.
La Testa di vecchio, di Guido Mazzoni, e le numerose opere di Antonio Begarelli, tra cui la nota Madonna del latte, rappresentano ed esaltano la grande tradizione rinascimentale modenese della terracotta.
Le sculture da non perdere:
Unici, poi, sono gli strumenti musicali, grande amore degli Este. E’ una collezione piccola e molto eterogenea ma in grado di farci ben comprendere il gusto di chi l’ha posseduta.
Tra gli strumenti musicali spiccano: il Violoncello e il Violino, realizzati in legno d’acero, dal liutaio parmense Domenico Galli per il Duca Francesco II, grande appassionato di musica, il Cembalo e la Chitarra, in marmo bianco di Carrara, compiuti da Michele Antonio, la meravigliosa Arpa Estense, unica al mondo, commissionata dal Duca Alfonso II, nel 1581, e creata in legno da un liutaio romano e la Viola contralto di Girolamo Amati.
Orari di apertura:
Dal martedì al sabato: 8.30 – 19.30
Domenica e lunedì: 14.00 – 19.30
Costi:
Intero: 4 euro
Ridotto: 2 euro
L'ingresso è gratuito per i minori di 18 anni, cittadini dell'Unione Europea.
Ingresso libero la prima domenica di ogni mese.
La biglietteria chiude 30 minuti prima dell'orario di chiusura.
Contatti:
Tel. + 39 059 4395707/10
E-mail: ga-esten@beniculturali.it
Link utili:
www.gallerie-estensi.beniculturali.it
La Galleria Estense è stata aperta al pubblico nel 1854 da Francesco V d'Austria d'Este all’interno di Palazzo Ducale, ora sede dell’Accademia Militare di Modena, per poi essere collocata nel Palazzo dei Musei, dove è ora, nel 1894. La disposizione e l’aspetto che ha oggi è frutto dell’opera dell’architetto Leone Pancaldi, che ci mise mano tra il 1968 e il 1975, e dei continui ammodernamenti avvenuti in anni più recenti. Vista la sua rilevanza nazionale, la Galleria Estense è sicuramente uno dei musei di Modena che merita una visita.
E’ composta di quattro grandi saloni e sedici sale, in cui è esposto il patrimonio accumulato negli anni dai duchi. All’interno si trovano: una ricchissima collezione di quadri, dipinti tra il XIV e il XVIII secolo, una selezione di sculture esclusiva in marmo e terracotta, un insieme di altre opere delle arti decorative, tra cui gli oggetti del ricco guardaroba dei duchi e alcuni bellissimi strumenti musicali, un’importante raccolta di stampe, matrici xilografiche e disegni grafici e, infine, una delle più grandi raccolte di monete del mondo, composta di circa 40.000 pezzi, tra greche, romane, medievali e moderne, circa 2.500 medaglie barocche e rinascimentali e circa cento placchette rinascimentali.
Tra le tante opere di rilievo troviamo in particolare: il meraviglioso busto marmoreo di Francesco I d'Este realizzato dal Bernini, che è diventato simbolo del museo e che accoglie i visitatori all’inizio del loro percorso, La Pietà di Cima da Conegliano, la Madonna col Bambino del Correggio, il Ritratto di Francesco I d'Este del Velazquez, il Trittico di El Greco e il Crocefisso di Guido Reni.
Se siete amanti dell’arte questa galleria saprà accogliervi e stupirvi allo stesso tempo. Prendetevi il vostro tempo per visitare le diverse sale e soffermarvi sui tanti pezzi d’incommensurabile valore storico e culturale che potrete ritrovare al suo interno.
I dipinti della Galleria Estense: più di 300 in esposizione
Nella Galleria Estense è esposta una collezione di più di trecento dipinti. Questi quadri provengono sia dalle attività di mecenatismo degli Este sia da acquisizioni più recenti dovute a lasciti ereditari, donazioni o acquisti dello Stato. Il percorso espositivo è organizzato in senso cronologico, andando dal XIII al XVIII secolo, e suddiviso per scuole pittoriche e temi, come la ritrattistica e gli affreschi ad esempio.I capolavori di Cosmè Tura, Dosso Dossi e Correggio, sono i dipinti più antichi che troviamo in esposizione. Poi, si passa alle opere dei maestri del ‘500 veneto, come Tintoretto, Cima da Conegliano e Veronese. Risalenti invece al ‘600 e ‘700 c’è il celebre ritratto di Francesco I realizzato da Velázquez che insieme alle opere di arte sacra dei maestri emiliani, acquisite dalle chiese del territorio, le tele dei paesaggi e le nature morte ma in particolar modo le maestose pale d’altare di alcuni dei più grandi artisti del periodo barocco, come il Guercino, sono testimonianza degli anni “d’oro” del mecenatismo degli Este.
Tra i dipinti da non perdere:
- Sant’Antonio da Padova - Cosmè Tura
- Madonna con il Bambino (Madonna Campori) - Antonio Allegri, detto il Correggio
- Altarolo Portatile - Domenico Theotokopulos, detto El Greco
- Dafne inseguita da Apollo e tramutata in alloro - Jacopo Robusti, detto il Tintoretto
- Venere e Cupido - Annibale Carracci
- Madonna con Bambino tra i Santi Giorgio e Michele Arcangelo - Giovanni di Niccolò Luteri, detto Dosso Dossi
- Madonna col Bambino e santi; Crocifissione - Barnaba Agocchiari, detto Barnaba da Modena
- Ritratto di Francesco I d’Este - Diego Rodríguez de Silva y Velázquez
- San Rocco in carcere – Guido Reni
- L’incoronazione della Vergine e santi - Agnolo degli Erri; Bartolomeo degli Erri
- Compianto su Cristo morto con i santi Francesco e Bernardino – Cima da Conegliano
- Crocefissione con i santi Girolamo e Francesco (Pala delle Tre Croci) - Francesco Bianchi Ferrari
- Morte di Turno (Canto XII dell’Eneide) - Nicolò Dell'Abate
- I santi Vescovi Geminiano e Severo - Paolo Caliari, detto il Veronese
- Il martirio di San Pietro - Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino
- Croicifisso - Guido Reni
- Marte, Venere e Amore - Il Guercino
Come anticipato, il simbolo della Galleria Estense è diventato proprio una scultura: il busto del duca Francesco I d’Este realizzato dal Bernini e risalente al periodo barocco. Il museo, però, vanta una vasta collezione di sculture di marmo, di bronzo e di terracotta, sia risalenti ai tempi più antichi, “le collezioni archeologiche”, come i busti romani, sia a tempi più recenti, dal medioevo al barocco, come la scultura di Talamone realizzata da Wiligelmo, il grande scultore del Duomo di Modena, o il gruppo marmoreo de l’Amor sacro e l’Amor profano e il modello in terracotta de il Nettuno col delfino, realizzati da Antonio Raggi, uno degli allievi più validi di Bernini.
La Testa di vecchio, di Guido Mazzoni, e le numerose opere di Antonio Begarelli, tra cui la nota Madonna del latte, rappresentano ed esaltano la grande tradizione rinascimentale modenese della terracotta.
Le sculture da non perdere:
- Testa di vecchio – Guido Mazzoni
- Marte - Antonio Lombardo
- Madonna del latte - Antonio Begarelli
- Ritratto di Francesco I d'Este – Gian Lorenzo Bernini
- Busto di Ercole II d’Este e base con l’allegoria della Pazienza - Prospero Sogari Spani, detto il Clemente
- Nettuno con il delfino – Antonio Raggi
Le arti decorative e gli strumenti musicali
La collezione di arti decorative custodita nella Galleria Estense ben testimonia il gusto raffinato dei duchi e la loro passione per gli oggetti preziosi, a volte anche curiosi, di cui amavano circondarsi. E’ una delle più importanti collezioni italiane del genere e comprende manufatti in avorio, in pietre dure, cristallo, legno e maiolica, risalenti tra il ‘400 e il ‘500.Unici, poi, sono gli strumenti musicali, grande amore degli Este. E’ una collezione piccola e molto eterogenea ma in grado di farci ben comprendere il gusto di chi l’ha posseduta.
Tra gli strumenti musicali spiccano: il Violoncello e il Violino, realizzati in legno d’acero, dal liutaio parmense Domenico Galli per il Duca Francesco II, grande appassionato di musica, il Cembalo e la Chitarra, in marmo bianco di Carrara, compiuti da Michele Antonio, la meravigliosa Arpa Estense, unica al mondo, commissionata dal Duca Alfonso II, nel 1581, e creata in legno da un liutaio romano e la Viola contralto di Girolamo Amati.
Informazioni utili per visitare la Galleria Estense
La Galleria Estense si trova all’interno del Palazzo dei Musei, in Largo Porta Sant'Agostino, 337. È a ridosso della zona a traffico limitato ma, se venite in auto, i parcheggi nelle vicinanze sono moltissimi. Uno a pagamento è proprio nella piazza di fronte l’ingresso, altri, sempre a pagamento, sono lungo Viale Vittorio Veneto o Viale Berengario. Nelle vicinanze, poi, si trova anche il parcheggio interrato Novi Park, in Parco di Piazza d’Armi Novi Sad.Orari di apertura:
Dal martedì al sabato: 8.30 – 19.30
Domenica e lunedì: 14.00 – 19.30
Costi:
Intero: 4 euro
Ridotto: 2 euro
L'ingresso è gratuito per i minori di 18 anni, cittadini dell'Unione Europea.
Ingresso libero la prima domenica di ogni mese.
La biglietteria chiude 30 minuti prima dell'orario di chiusura.
Contatti:
Tel. + 39 059 4395707/10
E-mail: ga-esten@beniculturali.it
Link utili:
www.gallerie-estensi.beniculturali.it