Il Royal Mile nella città vecchia di Edimburgo
The Royal Mile, la serie di strade che si susseguono e che tagliano la città vecchia di Edimburgo, Capitale della Scozia.
Daniel Defoe, padre del romanzo inglese, l’ha definita la via “più grande, lunga e bella non solo d’Inghilterra ma del mondo”. Oggi quel lungo nastro di ciottoli, su cui si affacciano edifici e monumenti storici, è una delle mete preferite per chi si reca in visita a Edimburgo.
Il Royal Mile, con il suo fascino pittoresco, è una continua scoperta di tesori che si susseguono per un chilometro e seicento metri, la lunghezza di questa popolare strada in discesa che taglia in due la vecchia città scozzese collegando l’Edinburgh Castle all’Holyrood Palace.
Il lungo miglio è in realtà un insieme di quattro tratti ben distinti ognuno con le proprie caratteristiche: oltre che ammirare palazzi d’epoca, antichi pub e botteghe di prodotti tipici che vi si affacciano, le strade che compongono il Royal Mile sono anche l’ingresso a vicoletti ripidi che scendono dalla collina e stretti passaggi coperti per i cortili interni delle abitazioni, i tipici “pends” e “closes” come vengono chiamati qui.
Proprio a ridosso del castello, l’antica fortezza militare che domina il panorama cittadino, il Royal Mile si declina nella Castlehill dove si possono ammirare il Ramsay Garden, pittoresco insieme di 16 palazzi dalle forme bizzarre e dalle facciate in mattoni, e il Tartan Weaving Mill, una sorta di centro commerciale dedicato ai prodotti scozzesi e, come indica il nome stesso, al tartan, il tipico disegno dei tessuti in lana della Scozia.
Procedendo su questa via della Old Town si incontrano lo Scotch Whisky Experience che piacerà a chi vuole conoscere i segreti della produzione del distillato maturato in botti di legno, e la Outlook Tower che dal 1853 accoglie un’interessante camera oscura (portateci anche i bambini che ne rimarranno affascinati!).
Se poi siete alla ricerca di qualche stranezza della città scozzese visitate The Hub: questa imponente chiesa in pietra nera è stata costruita fra il 1842 e il 1845 grazie alla collaborazione fra l’architetto di Edimburgo Gillespie Graham e il famoso designer britannico Augustus Pugin (il Big Ben è una sua opera). Sede del Festival Internazionale di Edimburgo, al suo interno si trova un ampio spazio espositivo, un caffè e un teatro. La sua guglia è la più alta della città. Sito di riferimento
All’altezza del The Hub la strada più antica della città si allarga prendendo il nome di Lawnmarket, un tempo la via in cui si vendevano le stoffe. Per ammirare da vicino una casa seicentesca si può visitare la Gladstone’s Land, al civico 477: all’interno di questo palazzo di sei piani costruito nel 1550 e poi ristrutturato nel 1617 vi sono ancora gli arredi di secoli fa. Informazioni su sito ufficiale
Per chi invece preferisce una visita culturale, Lawnmarket ospita il Writers’ Museum dedicato a Walter Scott, Robert Lous Stevenson e Robert Burns. In questa bella casa del ‘600 fatta costruire da Sir William Gray di Pittendrum c’è una collezione di manoscritti e oggetti personali appartenuti a questi tre grandi scrittori scozzesi (ma anche ad altri).
Se poi volete avventurarvi in uno dei cortili interni celati in questo tratto del Royal Mile allora non perdete il Brodie’s Close. A chi deve il proprio nome? Al famoso William Brodie, noto soprattutto come Diacono Brodie, di giorno rispettabile uomo d’affari e di notte abile scassinatore.
In High Street si innalza invece la cattedrale di Edimburgo, la High Kirk of St. Giles, cuore e simbolo della capitale scozzese, costruita sulle rovine di un’antica struttura del IX° secolo: il suo originario stile romanico-normanno è stato in parte rimpiazzato da quello gotico e quattrocento anni più tardi rivestito da pietra liscia con richiami di arte georgiana. In Parliament Square sorgono il vecchio parlamento scozzese (Parliament House), la bella statua equestre di re Carlo II°, il Market Cross (in antichità vi si proclamavano gli editti) e l’Heart of Midlothian. Quest’ultimo si trova nel pavé nei pressi della cattedrale e altro non è che un mosaico a forma di cuore con al centro un cerchio con la croce di Sant’Andrea, il patrono scozzese. Proprio qui un tempo sorgeva il carcere cittadino; si racconta che detenuti e criminali in libertà in segno di disprezzo sputassero sopra al luogo dove vi era la prigione di Tolbooth. Ancora oggi, come gesto scaramantico, sono in molti a farlo.
Una vasta collezione di marionette, bambole, trenini e altri giochi si può ammirare al Museum of Childhood al 42 di High Street mentre per chi vuole sapere tutto sulla storia della narrativa scozzese, a partire dalle origini sino al celebre Harry Potter, lo Scottish Storytelling Centre ospitato in una graziosa costruzione in legno e pietra è il posto giusto. Info su sito ufficiale. Sempre su questo tratto del Royal Mile, che ha inizio dopo aver passato George IV° Bridge, si può andare anche alla scoperta di una delle più stravaganti e misteriose attrazioni cittadine: il Mary King’s Close che con visite guidate permette di addentrarsi tra anfratti e cunicoli della città proprio sotto il Royal Mile. Tutte le informazioni sul tour qui.
E poi ancora la casa di John Knox, un edificio curioso che risale al 1531-1535, celebre per la meridiana con la statua di Mosé che si trova sulla facciata e per aver ospitato il padre della riforma scozzese. Ai più piccoli piacerà farsi fotografare all’interno della casa con indosso il cappello di Knox. Si trova al 43-45 di High Street.
Per secoli il borgo più malfamato della città, Canongate, il cui nome significa strada dei monaci, sebbene sia stato riqualificato a livello urbanistico conserva intatto ancora oggi il fascino di un tempo grazie a palazzi e edifici storici. Qui da vedere ci sono la Canongate Kirk, al civico 153, costruita nel 1688 con il piccolo cimitero che ospita le spoglie di personaggi celebri come Adam Smith e Robert Fergusson; numerosi cortili interni come il Dunbar’s Close e il Whitehorse Close (in passato da qui partivano le diligenze per Londra). E poi il Canongate Tolbooth, edificio del 1591 oggi sede di un pub e di un museo, il The People’s Story.
Infine percorrendo Abbey Strand, ultimo tratto del Royal Mile, si raggiungono Holyroodhouse, la residenza ufficiale scozzese della regina fondata da Davide I° nel 1128, e le rovine della Holyrood Abbey, monumento storico che sorge accanto al sontuoso edificio reale.
Il Royal Mile, con il suo fascino pittoresco, è una continua scoperta di tesori che si susseguono per un chilometro e seicento metri, la lunghezza di questa popolare strada in discesa che taglia in due la vecchia città scozzese collegando l’Edinburgh Castle all’Holyrood Palace.
Il lungo miglio è in realtà un insieme di quattro tratti ben distinti ognuno con le proprie caratteristiche: oltre che ammirare palazzi d’epoca, antichi pub e botteghe di prodotti tipici che vi si affacciano, le strade che compongono il Royal Mile sono anche l’ingresso a vicoletti ripidi che scendono dalla collina e stretti passaggi coperti per i cortili interni delle abitazioni, i tipici “pends” e “closes” come vengono chiamati qui.
Proprio a ridosso del castello, l’antica fortezza militare che domina il panorama cittadino, il Royal Mile si declina nella Castlehill dove si possono ammirare il Ramsay Garden, pittoresco insieme di 16 palazzi dalle forme bizzarre e dalle facciate in mattoni, e il Tartan Weaving Mill, una sorta di centro commerciale dedicato ai prodotti scozzesi e, come indica il nome stesso, al tartan, il tipico disegno dei tessuti in lana della Scozia.
Procedendo su questa via della Old Town si incontrano lo Scotch Whisky Experience che piacerà a chi vuole conoscere i segreti della produzione del distillato maturato in botti di legno, e la Outlook Tower che dal 1853 accoglie un’interessante camera oscura (portateci anche i bambini che ne rimarranno affascinati!).
Se poi siete alla ricerca di qualche stranezza della città scozzese visitate The Hub: questa imponente chiesa in pietra nera è stata costruita fra il 1842 e il 1845 grazie alla collaborazione fra l’architetto di Edimburgo Gillespie Graham e il famoso designer britannico Augustus Pugin (il Big Ben è una sua opera). Sede del Festival Internazionale di Edimburgo, al suo interno si trova un ampio spazio espositivo, un caffè e un teatro. La sua guglia è la più alta della città. Sito di riferimento
All’altezza del The Hub la strada più antica della città si allarga prendendo il nome di Lawnmarket, un tempo la via in cui si vendevano le stoffe. Per ammirare da vicino una casa seicentesca si può visitare la Gladstone’s Land, al civico 477: all’interno di questo palazzo di sei piani costruito nel 1550 e poi ristrutturato nel 1617 vi sono ancora gli arredi di secoli fa. Informazioni su sito ufficiale
Per chi invece preferisce una visita culturale, Lawnmarket ospita il Writers’ Museum dedicato a Walter Scott, Robert Lous Stevenson e Robert Burns. In questa bella casa del ‘600 fatta costruire da Sir William Gray di Pittendrum c’è una collezione di manoscritti e oggetti personali appartenuti a questi tre grandi scrittori scozzesi (ma anche ad altri).
Se poi volete avventurarvi in uno dei cortili interni celati in questo tratto del Royal Mile allora non perdete il Brodie’s Close. A chi deve il proprio nome? Al famoso William Brodie, noto soprattutto come Diacono Brodie, di giorno rispettabile uomo d’affari e di notte abile scassinatore.
In High Street si innalza invece la cattedrale di Edimburgo, la High Kirk of St. Giles, cuore e simbolo della capitale scozzese, costruita sulle rovine di un’antica struttura del IX° secolo: il suo originario stile romanico-normanno è stato in parte rimpiazzato da quello gotico e quattrocento anni più tardi rivestito da pietra liscia con richiami di arte georgiana. In Parliament Square sorgono il vecchio parlamento scozzese (Parliament House), la bella statua equestre di re Carlo II°, il Market Cross (in antichità vi si proclamavano gli editti) e l’Heart of Midlothian. Quest’ultimo si trova nel pavé nei pressi della cattedrale e altro non è che un mosaico a forma di cuore con al centro un cerchio con la croce di Sant’Andrea, il patrono scozzese. Proprio qui un tempo sorgeva il carcere cittadino; si racconta che detenuti e criminali in libertà in segno di disprezzo sputassero sopra al luogo dove vi era la prigione di Tolbooth. Ancora oggi, come gesto scaramantico, sono in molti a farlo.
Una vasta collezione di marionette, bambole, trenini e altri giochi si può ammirare al Museum of Childhood al 42 di High Street mentre per chi vuole sapere tutto sulla storia della narrativa scozzese, a partire dalle origini sino al celebre Harry Potter, lo Scottish Storytelling Centre ospitato in una graziosa costruzione in legno e pietra è il posto giusto. Info su sito ufficiale. Sempre su questo tratto del Royal Mile, che ha inizio dopo aver passato George IV° Bridge, si può andare anche alla scoperta di una delle più stravaganti e misteriose attrazioni cittadine: il Mary King’s Close che con visite guidate permette di addentrarsi tra anfratti e cunicoli della città proprio sotto il Royal Mile. Tutte le informazioni sul tour qui.
E poi ancora la casa di John Knox, un edificio curioso che risale al 1531-1535, celebre per la meridiana con la statua di Mosé che si trova sulla facciata e per aver ospitato il padre della riforma scozzese. Ai più piccoli piacerà farsi fotografare all’interno della casa con indosso il cappello di Knox. Si trova al 43-45 di High Street.
Per secoli il borgo più malfamato della città, Canongate, il cui nome significa strada dei monaci, sebbene sia stato riqualificato a livello urbanistico conserva intatto ancora oggi il fascino di un tempo grazie a palazzi e edifici storici. Qui da vedere ci sono la Canongate Kirk, al civico 153, costruita nel 1688 con il piccolo cimitero che ospita le spoglie di personaggi celebri come Adam Smith e Robert Fergusson; numerosi cortili interni come il Dunbar’s Close e il Whitehorse Close (in passato da qui partivano le diligenze per Londra). E poi il Canongate Tolbooth, edificio del 1591 oggi sede di un pub e di un museo, il The People’s Story.
Infine percorrendo Abbey Strand, ultimo tratto del Royal Mile, si raggiungono Holyroodhouse, la residenza ufficiale scozzese della regina fondata da Davide I° nel 1128, e le rovine della Holyrood Abbey, monumento storico che sorge accanto al sontuoso edificio reale.