La Chinatown di Los Angeles, cosa vedere e sapere
La Chinatown di Los Angeles nacque nella seconda metà del XIX secolo per accogliere i numerosi immigrati cinesi che iniziavano a trasferirsi nella città californiana. Oggi è un'importante zona turistica della città..
Il primo cinese (almeno così pare) fu registrato a Los Angeles nel 1852. Qualche anno più tardi, per l’esattezza nel 1857, la città californiana iniziò ad ospitare una piccola comunità di immigrati tanto che attorno al 1870 una Chinatown di 200 persone si stabilì in Calle de Los Negros (Street of the Dark Hued Ones), un vicolo largo 50 metri fra El Pueblo Plaza e Old Arcadia Street. Lavandai, ortolani, agricoltori e costruttori di strade, prevalentemente uomini, nonostante le discriminazioni del tardo XIX° secolo, riuscirono a conquistare e mantenere una buona posizione economica in vari settori lavorativi portando così il loro quartiere a espandersi verso est raggiungendo una popolazione di 3 mila persone.
All’epoca del suo massimo splendore, fra il 1890 e il 1910, la vecchia Chinatown arrivò a contare una quindicina fra strade e vicoletti e pressappoco 200 unità immobiliari; vi erano un teatro dell’opera, tre templi, un giornale e un centralino telefonico. Con l’aumento delle donne, e la conseguente creazione di famiglie, questa comunità iniziò a fondare associazioni e istituzioni culturali e grazie anche a negozi e ristoranti divenne per la prima volta un’attrazione per gli americani.
Situata nella Downtown di Los Angeles, Chinatown è oggi una zona frequentata da turisti provenienti da tutto il mondo alla ricerca di tradizioni e sapori del paese asiatico.
Il tour alla scoperta di questo angolo della città può iniziare da Central Plaza (947 N Broadway) dove piccole botteghe e negozietti tipici vi sorprenderanno assieme al suono delle tessere del “mahjong”, gioco da tavola di origine cinese nato nel XIX° secolo, che proviene dalle finestre delle abitazioni ai piani superiori. Sempre qui si possono ammirare il Gate of Filial Piety (la Porta della Pietà Filiale) che accoglie anche una statua di Sun Yat Sen, il fondatore della Repubblica di Cina, un pozzo dei desideri che risale al 1939 e una pagoda a cinque piani.
A sinistra di Central Plaza - 969 N Broadway 213 - si trova il più antico e grande panificio del quartiere cinese, Phoenix Bakery, famoso in tutta la città di LA per la sua squisita torta di crema alle fragole. Procedendo verso sud lungo North Broadway s’incontrano negozi di souvenir e di gioielli oltre a un ristorante, Little Joe Restaurant, ricordo della popolazione italiana che un tempo visse qui. I bazar di abbigliamento, giocattoli e oggetti di vario genere sono di proprietà di cinesi ma anche di immigrati giunti da Vietnam, Cambogia e Laos.
All’angolo fra Alpine e Broadway (al 777 N di quest’ultima) si trova la Cathay Bank, la prima banca cinese di proprietà americana del quartiere mentre Far East Plaza, considerato una sorta di centro commerciale etnico d’America, ospita ristoranti che servono prelibatezze della cucina cinese; al suo interno si trova anche il Wing Hop Fung Ginseng and China Products Center, il più vasto negozio di erbe profumate, the, porcellane e artigianato made in Cina di LA.
Per un tuffo nelle atmosfere più autentiche ci si può recare al 756 di Yale Street dove sorge il Thien Hau Temple: riccamente decorato, questo edificio religioso è il punto di ritrovo della comunità di immigrati oltre ad uno dei più suggestivi nel suo genere. Riaperto finalmente nel 2005, all’epoca della Little Italy era stato utilizzato come chiesa cristiana.
Procedendo a piedi verso nord lungo Hill Street si raggiunge la United Methodist Curch, perfetto esempio di fusione architettonica cinese e americana del 1940; al 931 di Hill Street si trova invece il Pacific Alliance Medical Center, uno dei primi ospedali di LA: costruito nel 1868 per servire la popolazione francese residente nelle città vicine (sul prato davanti l’ingresso troneggia una statua di Giovanna d’Arco, oggi è gestito da medici cinesi a servizio della comunità locale.
Sede di gallerie d’avanguardia e di botteghe, West Plaza, sorta a fine 1940, accoglie al piano superiore abitazioni private. Alla fine di North Street Hill, svoltando a destra in Bernard Street, si trova la sede della Chinese Historical Society of Southern California (ai civici 411 e 415): costruito alla fine del 1880 per volere di immigrati francesi, il centro espone manufatti e vecchie foto che raccontano la storia dei cinesi nel sud del paese. Info su http://www.chssc.org
A meritare una visita è anche Chung King Road, dall’altro lato di Central Plaza e lontano dai suoi bagliori: un vicolo pedonale che dietro alle facciate usurate dei negozi ospita spazi d’arte e nelle ore notturne, soprattutto il sabato, si trasforma in un centro frenetico per via delle tante attività presenti.
Per un viaggio nella Chinatown degli anni ’30 la pagoda monumentale di Mei Ling Way (al 950) è sicuramente una meta da non perdere: le lanterne cinesi e il bar laccato del piano terra sono il biglietto da visita di Hop Louie, questo il nome dell’edificio impreziosito da arredamenti di ogni foggia accumulati nei decenni successivi.
Volete ancora qualche altra attrazione del quartiere? Eccovi allora il Chinese American Museum (425 N Los Angeles Street) accolto nei locali dell’edificio Garnier costruito nel 1890, sede un tempo del “municipio” non ufficiale della prima Chinatown. Qui si può conoscere la storia dei cinesi americani degli Stati Uniti.
Adiacente a Chinatown si trova invece LA State Historic Park, area statale in fase di sviluppo, noto anche come Cornfield, che si estende per circa 32 acri.
E che dire di Union Station, l’ultima delle grandi stazioni ferroviarie degli USA? Costruita nel 1939, questa torre (ripresa anche in celebri film come Blade Runner e Indiziato di reato) ha una sala d’aspetto lunga come un campo da football e alta come una cattedrale, il tutto in stile ispanico e art déco. Si innalza all’800 N Alameda Street nella zona dove un tempo nacque e si sviluppò la prima Chinatown di Los Angeles i cui abitanti furono poi costretti a trasferirsi qualche isolato più a nord. Se nel 1971 vi transitavano appena 7 treni al giorno, oggi la stazione è decisamente più affollata – circa 60 mila viaggiatori al giorno – anche solo per ammirarne pavimenti in marmo, soffitti e piastrelle decorate.
Dopo aver curiosato nel quartiere cinese di LA cercate una gustosa pausa gastronomica? Fermatevi allora da Thong Lo (1100 N Main Street) dove assaporare le piccole crostate di crema al cocco preparate da Mae Ting che eccelle in queste prelibatezze di riso conosciute come Khanom Krok (circa 3$). Oppure al Tea Time Ten di Ren al 727 Ni Hill Street (aperto dalle 9.30 alle 19) dove assieme a snack veloci e dolci si possono sorseggiare the verde, nero e al gelsomino ma anche bevande ai frutti della passione e fagioli rossi.
Per raggiungere Chinatown: dal Westside si può prendere la Freeway east 10 sino alla 110 north e uscire a Hill Street; da Pasadena la Freeway south 110 con uscita a Hill Street; da Long Beach o Orange County la Freeway north 5 o la 710 north sino alla 101 north e uscire a Alameda o Grand; da Hollywood o da San Fernando Valley la Freeway south 101 con uscita a Broadway per poi svoltare a sinistra e procedere in direzione Cesar Chavez sino al quartiere cinese.
Sito di riferimento http://www.chinatownla.com
All’epoca del suo massimo splendore, fra il 1890 e il 1910, la vecchia Chinatown arrivò a contare una quindicina fra strade e vicoletti e pressappoco 200 unità immobiliari; vi erano un teatro dell’opera, tre templi, un giornale e un centralino telefonico. Con l’aumento delle donne, e la conseguente creazione di famiglie, questa comunità iniziò a fondare associazioni e istituzioni culturali e grazie anche a negozi e ristoranti divenne per la prima volta un’attrazione per gli americani.
Situata nella Downtown di Los Angeles, Chinatown è oggi una zona frequentata da turisti provenienti da tutto il mondo alla ricerca di tradizioni e sapori del paese asiatico.
Il tour alla scoperta di questo angolo della città può iniziare da Central Plaza (947 N Broadway) dove piccole botteghe e negozietti tipici vi sorprenderanno assieme al suono delle tessere del “mahjong”, gioco da tavola di origine cinese nato nel XIX° secolo, che proviene dalle finestre delle abitazioni ai piani superiori. Sempre qui si possono ammirare il Gate of Filial Piety (la Porta della Pietà Filiale) che accoglie anche una statua di Sun Yat Sen, il fondatore della Repubblica di Cina, un pozzo dei desideri che risale al 1939 e una pagoda a cinque piani.
A sinistra di Central Plaza - 969 N Broadway 213 - si trova il più antico e grande panificio del quartiere cinese, Phoenix Bakery, famoso in tutta la città di LA per la sua squisita torta di crema alle fragole. Procedendo verso sud lungo North Broadway s’incontrano negozi di souvenir e di gioielli oltre a un ristorante, Little Joe Restaurant, ricordo della popolazione italiana che un tempo visse qui. I bazar di abbigliamento, giocattoli e oggetti di vario genere sono di proprietà di cinesi ma anche di immigrati giunti da Vietnam, Cambogia e Laos.
All’angolo fra Alpine e Broadway (al 777 N di quest’ultima) si trova la Cathay Bank, la prima banca cinese di proprietà americana del quartiere mentre Far East Plaza, considerato una sorta di centro commerciale etnico d’America, ospita ristoranti che servono prelibatezze della cucina cinese; al suo interno si trova anche il Wing Hop Fung Ginseng and China Products Center, il più vasto negozio di erbe profumate, the, porcellane e artigianato made in Cina di LA.
Per un tuffo nelle atmosfere più autentiche ci si può recare al 756 di Yale Street dove sorge il Thien Hau Temple: riccamente decorato, questo edificio religioso è il punto di ritrovo della comunità di immigrati oltre ad uno dei più suggestivi nel suo genere. Riaperto finalmente nel 2005, all’epoca della Little Italy era stato utilizzato come chiesa cristiana.
Procedendo a piedi verso nord lungo Hill Street si raggiunge la United Methodist Curch, perfetto esempio di fusione architettonica cinese e americana del 1940; al 931 di Hill Street si trova invece il Pacific Alliance Medical Center, uno dei primi ospedali di LA: costruito nel 1868 per servire la popolazione francese residente nelle città vicine (sul prato davanti l’ingresso troneggia una statua di Giovanna d’Arco, oggi è gestito da medici cinesi a servizio della comunità locale.
Sede di gallerie d’avanguardia e di botteghe, West Plaza, sorta a fine 1940, accoglie al piano superiore abitazioni private. Alla fine di North Street Hill, svoltando a destra in Bernard Street, si trova la sede della Chinese Historical Society of Southern California (ai civici 411 e 415): costruito alla fine del 1880 per volere di immigrati francesi, il centro espone manufatti e vecchie foto che raccontano la storia dei cinesi nel sud del paese. Info su http://www.chssc.org
A meritare una visita è anche Chung King Road, dall’altro lato di Central Plaza e lontano dai suoi bagliori: un vicolo pedonale che dietro alle facciate usurate dei negozi ospita spazi d’arte e nelle ore notturne, soprattutto il sabato, si trasforma in un centro frenetico per via delle tante attività presenti.
Per un viaggio nella Chinatown degli anni ’30 la pagoda monumentale di Mei Ling Way (al 950) è sicuramente una meta da non perdere: le lanterne cinesi e il bar laccato del piano terra sono il biglietto da visita di Hop Louie, questo il nome dell’edificio impreziosito da arredamenti di ogni foggia accumulati nei decenni successivi.
Volete ancora qualche altra attrazione del quartiere? Eccovi allora il Chinese American Museum (425 N Los Angeles Street) accolto nei locali dell’edificio Garnier costruito nel 1890, sede un tempo del “municipio” non ufficiale della prima Chinatown. Qui si può conoscere la storia dei cinesi americani degli Stati Uniti.
Adiacente a Chinatown si trova invece LA State Historic Park, area statale in fase di sviluppo, noto anche come Cornfield, che si estende per circa 32 acri.
E che dire di Union Station, l’ultima delle grandi stazioni ferroviarie degli USA? Costruita nel 1939, questa torre (ripresa anche in celebri film come Blade Runner e Indiziato di reato) ha una sala d’aspetto lunga come un campo da football e alta come una cattedrale, il tutto in stile ispanico e art déco. Si innalza all’800 N Alameda Street nella zona dove un tempo nacque e si sviluppò la prima Chinatown di Los Angeles i cui abitanti furono poi costretti a trasferirsi qualche isolato più a nord. Se nel 1971 vi transitavano appena 7 treni al giorno, oggi la stazione è decisamente più affollata – circa 60 mila viaggiatori al giorno – anche solo per ammirarne pavimenti in marmo, soffitti e piastrelle decorate.
Dopo aver curiosato nel quartiere cinese di LA cercate una gustosa pausa gastronomica? Fermatevi allora da Thong Lo (1100 N Main Street) dove assaporare le piccole crostate di crema al cocco preparate da Mae Ting che eccelle in queste prelibatezze di riso conosciute come Khanom Krok (circa 3$). Oppure al Tea Time Ten di Ren al 727 Ni Hill Street (aperto dalle 9.30 alle 19) dove assieme a snack veloci e dolci si possono sorseggiare the verde, nero e al gelsomino ma anche bevande ai frutti della passione e fagioli rossi.
Per raggiungere Chinatown: dal Westside si può prendere la Freeway east 10 sino alla 110 north e uscire a Hill Street; da Pasadena la Freeway south 110 con uscita a Hill Street; da Long Beach o Orange County la Freeway north 5 o la 710 north sino alla 101 north e uscire a Alameda o Grand; da Hollywood o da San Fernando Valley la Freeway south 101 con uscita a Broadway per poi svoltare a sinistra e procedere in direzione Cesar Chavez sino al quartiere cinese.
Sito di riferimento http://www.chinatownla.com
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