La visita al Castello di Stenico in Trentino
Il Castello di Stenico fa parte del complesso di fortificazioni legate al Castello del Buonconsiglio a Trento.
Lo si vede già da lontano ergersi al di sopra della linea dell’orizzonte, là su un preminente sperone roccioso che osserva Stenico e dintorni: Castel Stenico domina libero le Giudicarie Esteriori aggiungendosi al fitto ventaglio di rocche che popolano le terre indomite del Trentino Alto Adige, specialmente l’hinterland del suo capoluogo, Trento, in cui sono ben marcate le tracce di una storia trasecolante nel basso e alto Medioevo.
Severità e imponenza della fortezza hanno perdurato quale risultato di sintesi idealistiche concretizzatesi in interventi i cui principali fautori furono Johannes Hinderbach e Bernardo Cles, entrambi uomini di certo potere e cultura alquanto influenti. L’austera esteriorità del maniero si contrappone alla raffinatezza meno militare e più signorile degli ambienti interni, accarezzati da sinuosità decorative, sculture, arredi lignei, dipinti e affreschi accostati ad armi bianche e da fuoco e utensili. Insieme ai castelli di Beseno, Thun e Caldes, il Castello di Stenico va a formare l’apparato compreso nella prole strutturale del Castello del Buonconsiglio a Trento, l’apice della cultura castellare in Trentino Alto Adige.
L’itinerario intra-castellare riserva la carolingia Cappella di San Martino, risonante per il meraviglioso ciclo pittorico del ‘200 che evidenzia in tutto e per tutto lo stile romanico applicato all’iconografia sacra correlata alla narrazione episodica delle gesta bibliche di Gesù, l’Annunciazione, Natività e Crocifissione inserite nel contesto della pletora di santi anch’essi raffigurati. Oltre il portale con loggia rinascimentale ecco palesarsi il già menzionato Palazzo Nuovo, elegantemente biforato e triforato, il cui pianterreno ospita la Sala del Giudizio che un tempo aggregava i giudici.
Molto più significativa, la Sala del Consiglio si fregia di un sommo affresco quattrocentesco in cui campeggiano Carlo Magno, San Virgilio e il principe vescovo Adelpreto. Qui, data l’acustica perfetta, si tengono elitari concerti musicali. L’antica “torre della fame” si staglia proprio affianco al Palazzo, fungeva da prigione e all’interno i prigionieri erano quasi sempre condannati a morire di fame e di sete, una punizione severa per i loro misfatti. Parentesi più piacevole è costituita dalla cisterna, che incanalava l’acqua piovana garantendo rifornimento idrico all’intero fortilizio (ricordiamo che le fortezze dovevano essere in tutto e per tutto autonome specialmente durante gli assedi).
Edificio assolutamente da vedere e visitare è la Casa Vecchia costruita fra il XII e il XIV secolo per volontà del vescovo Georg von Liechtenstein: la dimora conta le cantine voltate oggi destinate a esporre una ricca collezione di chiavi e serrature, la cantina rustica con la grande cappa e la bella Sala dei Medaglioni, tempestata da decorazioni pittoriche di stampo allegorico realizzate da Bernardo Cles. Al 1477 risale invece Palazzo Hinderbach, dove gli ambienti divengono esemplari nella loro esaustiva magnificenza: la Sala dei Putti, la Stanza del Vescovo e la Sala del Camin Nero (dove giace il camino in pietra nera di Ragoli) sono notevoli. Non meno fiero si palesa Palazzo Vecchio, fiancheggiante la Torre dei Birri: la Sala delle Guardie e la Sala dei Fiori recano fregi pittorici votati alla descrizione floreale.
Dove: Stenico (TN)
Orari di visita: fino al 19 marzo aperto solo sabato e domenica con orario 9.30 – 17.00; dal 21 marzo aperto da martedì a domenica con orario 9.30 – 17.00; dal 1° maggio al 5 novembre aperto con orario 10.00 – 18.00; dal 7 novembre aperto solo sabato e domenica con orario 9.30 – 17.00
Sito ufficiale: www.buonconsiglio.it/index.php/Castello-di-Stenico
Contatti: tel. 0465/771004
Costo biglietti: € 7.00 intero, € 5.00 ridotto (over 65 anni), € 4.00 ridotto (dai 15 ai 26 anni), € 3.00 visite guidate a orario fisso e servizio didattico, gratuito con agevolazioni di categoria e ogni prima domenica del mese per tutti.
Come arrivare
In automobile percorrere la A22 del Brennero e uscire a Trento Centro; da qui imboccare la SS 12, svoltare a destra per la SS 45bis in direzione Vezzano e successivamente imboccare la SS 237 verso Stenico; la linea ferroviaria del Brennero arriva a Trento, da cui partono alcune linee bus che collegano il capoluogo ai diversi comuni del territorio; l’aeroporto di riferimento è a Verona, 90 km da Trento.
Storia
Il maniero in questione era già dal XIII secolo un fiero possedimento dei Principi Vescovi e, più precisamente, la residenza del massimo funzionario locale, il Capitano. Proprietari e domiciliato contribuirono nel tempo a dilatare in maniera piuttosto consistente lo spazio castellare, di pari passo anche la bellezza del fortilizio risentì positivamente delle varie e progressive modifiche, assurgendo a punto di riferimento epocale, monumento della regione e zenit territoriale inconfondibile.Severità e imponenza della fortezza hanno perdurato quale risultato di sintesi idealistiche concretizzatesi in interventi i cui principali fautori furono Johannes Hinderbach e Bernardo Cles, entrambi uomini di certo potere e cultura alquanto influenti. L’austera esteriorità del maniero si contrappone alla raffinatezza meno militare e più signorile degli ambienti interni, accarezzati da sinuosità decorative, sculture, arredi lignei, dipinti e affreschi accostati ad armi bianche e da fuoco e utensili. Insieme ai castelli di Beseno, Thun e Caldes, il Castello di Stenico va a formare l’apparato compreso nella prole strutturale del Castello del Buonconsiglio a Trento, l’apice della cultura castellare in Trentino Alto Adige.
La visita del Castello
La visita ha inizio con il superamento della cinta muraria esterna, oltre la quale si mostra il Primo Cortile che raccoglie edifici appartenenti a diverse epoche fino al Secondo Cortile, a sua volta foriero di orgogliosi esempi architettonici: sono essi il Palazzo di Nicolò (realizzato da un discendente del primo signore feudatario, Bozone, e primigenia costruzione insita nel castello), il Palazzo di Levante con annesso Edificio Nuovo (entrambi edificati nell’Ottocento dagli Austriaci) e il Palazzo Nuovo (duecentesco frutto edile del principato di Federico Vanga).L’itinerario intra-castellare riserva la carolingia Cappella di San Martino, risonante per il meraviglioso ciclo pittorico del ‘200 che evidenzia in tutto e per tutto lo stile romanico applicato all’iconografia sacra correlata alla narrazione episodica delle gesta bibliche di Gesù, l’Annunciazione, Natività e Crocifissione inserite nel contesto della pletora di santi anch’essi raffigurati. Oltre il portale con loggia rinascimentale ecco palesarsi il già menzionato Palazzo Nuovo, elegantemente biforato e triforato, il cui pianterreno ospita la Sala del Giudizio che un tempo aggregava i giudici.
Molto più significativa, la Sala del Consiglio si fregia di un sommo affresco quattrocentesco in cui campeggiano Carlo Magno, San Virgilio e il principe vescovo Adelpreto. Qui, data l’acustica perfetta, si tengono elitari concerti musicali. L’antica “torre della fame” si staglia proprio affianco al Palazzo, fungeva da prigione e all’interno i prigionieri erano quasi sempre condannati a morire di fame e di sete, una punizione severa per i loro misfatti. Parentesi più piacevole è costituita dalla cisterna, che incanalava l’acqua piovana garantendo rifornimento idrico all’intero fortilizio (ricordiamo che le fortezze dovevano essere in tutto e per tutto autonome specialmente durante gli assedi).
Edificio assolutamente da vedere e visitare è la Casa Vecchia costruita fra il XII e il XIV secolo per volontà del vescovo Georg von Liechtenstein: la dimora conta le cantine voltate oggi destinate a esporre una ricca collezione di chiavi e serrature, la cantina rustica con la grande cappa e la bella Sala dei Medaglioni, tempestata da decorazioni pittoriche di stampo allegorico realizzate da Bernardo Cles. Al 1477 risale invece Palazzo Hinderbach, dove gli ambienti divengono esemplari nella loro esaustiva magnificenza: la Sala dei Putti, la Stanza del Vescovo e la Sala del Camin Nero (dove giace il camino in pietra nera di Ragoli) sono notevoli. Non meno fiero si palesa Palazzo Vecchio, fiancheggiante la Torre dei Birri: la Sala delle Guardie e la Sala dei Fiori recano fregi pittorici votati alla descrizione floreale.
Informazioni utili, orari e prezzi biglietti per visitare il castello
Castel di StenicoDove: Stenico (TN)
Orari di visita: fino al 19 marzo aperto solo sabato e domenica con orario 9.30 – 17.00; dal 21 marzo aperto da martedì a domenica con orario 9.30 – 17.00; dal 1° maggio al 5 novembre aperto con orario 10.00 – 18.00; dal 7 novembre aperto solo sabato e domenica con orario 9.30 – 17.00
Sito ufficiale: www.buonconsiglio.it/index.php/Castello-di-Stenico
Contatti: tel. 0465/771004
Costo biglietti: € 7.00 intero, € 5.00 ridotto (over 65 anni), € 4.00 ridotto (dai 15 ai 26 anni), € 3.00 visite guidate a orario fisso e servizio didattico, gratuito con agevolazioni di categoria e ogni prima domenica del mese per tutti.
Come arrivare
In automobile percorrere la A22 del Brennero e uscire a Trento Centro; da qui imboccare la SS 12, svoltare a destra per la SS 45bis in direzione Vezzano e successivamente imboccare la SS 237 verso Stenico; la linea ferroviaria del Brennero arriva a Trento, da cui partono alcune linee bus che collegano il capoluogo ai diversi comuni del territorio; l’aeroporto di riferimento è a Verona, 90 km da Trento.