Le Terme libere di Petriolo in Toscana
I bagni liberi delle Terme di Petriolo sono tra i pił apprezzati della Toscana. Sono alimentati da acqua ipertermale che sgorga a 43 °C.
I bagni liberi di Petriolo sono uno di siti termali gratuiti e ad accesso libero in Toscana. Assieme a Saturnia sono inoltre le terme libere più famose dall'antichità fino ad oggi, come dimostrato dalla grande affluenza di turisti stranieri che, soprattutto nel periodo estivo, affollano le sue vasche termali.
I bagni liberi di Petriolo sono un complesso termale costituito da una vasca principale delimitata da ciottoli in cui si riversa l'acqua bollente proveniente dalla sorgente tramite una conduttura e da alcune vasche minori realizzate sempre con muretti di pietre di fiume costruite dai visitatori. Il sito termale libero si affaccia sulla riva del fiume Farma, le cui acque fredde sono segregate da quelle calde della vasca principale proprio grazie al muretto di ciottoli che lo contorna.
Si trova nel punto in cui il ponte della strada provinciale scavalca il torrente Farma e a pochi metri dallo stabilimento termale a pagamento di recente costruzione: siamo nella zona denominata Val di Merse, uno dei comprensori turistici della provincia di Siena, nel cuore di una Toscana ancora ricca di boschi, campagna e vecchi casolari.
Lo splendido panorama fatto di dolci ondulazioni del terreno color ocra non controbilanciano purtroppo la diminuzione della portata di acqua termale destinata ai bagni liberi da quando la maggior parte della risorsa idrica è derivata verso lo stabilimento.
Nello stesso secolo studiano e descrivono i bagni di Petriolo altri insigni studiosi, cioè Simone Tondi da Siena, il medico Ugolino da Montecatini e l'umanista Michele Savonarola (antenato del più noto Girolamo). Questa località termale trova menzione inoltre in alcune delle espistole che Lorenzo il Magnifico invia a Lucrezia Donati.
Il primo impianto termale risale invece al 1266, quando un bagno viene costruito per ordine della Signoria di Siena. Successivamente, fra il 1404 ed il 1419 viene costruita la fortificazione del bagno di Petriolo, una possente cinta muraria di cui sono ancora visibili ampi resti. Tale fortificazione aveva lo scopo di preservare la qualità delle acque, limitandone l'accesso, e di proteggere la tranquillità delle eminenti personalità che si recavano alle terme.
Nel corso dei secoli infatti usufruiscono di queste acque medicamentose personaggi del calibro di papa Pio II, che le frequentò a partire dal 1460 per curare la sua artropatia, ma anche il Duca di Urbino e molti rappresentanti delle case regnanti dei Medici e dei Gonzaga.
La portata della sorgente termale (circa 40 litri al secondo) non è molto elevata, tuttavia è possibile fruire di una sorta di thermarium romano semplicemente passando alternativamente dalle acque caldissime delle pozze ai piedi della sorgente alla corrente fredda del torrente Farma, stimolando così la circolazione e tonificando la muscolatura, grazie all'alternanza di dilatazioni e costrizioni dei vasi sanguigni.
La portata della conduttura che alimenta i bagni liberi, già ridotta di per sè, è stata ancora diminuita a favore dello stabilimento termale. E' quindi difficile accaparrarsi un posto nelle ormai poche vasche in ciottoli in cui si riversa l'esiguo rivolo termale. D'altra parte, un pò perchè gratuite, un pò perchè famose in tutta Europa, arrivano qui soprattutto nel week-end e durante le vacanze estive frotte di turisti: tutto considerato, se si vuole gustare questo bagno libero, è ormai necessario sfruttare periodi in cui è meno frequentato, ed arrivare molto presto la mattina per assicurarsi un posto sotto il flusso termale.
Il bagno di Petriolo è inoltre isolato in mezzo alla campagna della Val di Merse. Conviene portarsi dietro, quindi, tutto il necessario per una giornata alle terme, se si vuole evitare di doversi spostare fra un bagno e l'altro fino al paese più vicino.
Periodo e orari di apertura
Accesso libero e gratuito tutti i giorni dell'anno, senza restrizioni di orario
Indirizzo, telefono, sito ufficiale
loc. Petriolo - Monticiano, (SI)
tel. 0577 756312
Maggiori informazioni: sito della proloco
• con un mezzo proprio (auto, moto, camper etc.): sia da nord che da sud si percorre la statale 2 Cassia fino a Siena, dopodichè si imbocca la statale 223 Siena-Grosseto fino all'apposito svincolo posto nei pressi dei bagni liberi
• con i mezzi pubblici: basta raggiungere in treno o pullman la città di Siena, dalla quale si prende la linea 123 del servizio di bus extra-urbani che si dirge verso Grosseto
I bagni liberi di Petriolo sono un complesso termale costituito da una vasca principale delimitata da ciottoli in cui si riversa l'acqua bollente proveniente dalla sorgente tramite una conduttura e da alcune vasche minori realizzate sempre con muretti di pietre di fiume costruite dai visitatori. Il sito termale libero si affaccia sulla riva del fiume Farma, le cui acque fredde sono segregate da quelle calde della vasca principale proprio grazie al muretto di ciottoli che lo contorna.
Si trova nel punto in cui il ponte della strada provinciale scavalca il torrente Farma e a pochi metri dallo stabilimento termale a pagamento di recente costruzione: siamo nella zona denominata Val di Merse, uno dei comprensori turistici della provincia di Siena, nel cuore di una Toscana ancora ricca di boschi, campagna e vecchi casolari.
Lo splendido panorama fatto di dolci ondulazioni del terreno color ocra non controbilanciano purtroppo la diminuzione della portata di acqua termale destinata ai bagni liberi da quando la maggior parte della risorsa idrica è derivata verso lo stabilimento.
Storia dello stabilimento termale
La prima traccia scritta delle terme di Petriolo risale al I secolo a.C. e si trova nell'Orazione Pro Coelio di Cicerone, mentre pochi decenni dopo ne parla nelle sue opere Marco Valerio Marziale. I primi studi scientifici sulle qualità delle acque curative di Petriolo si hanno nel 1325, quando il medico Gentile da Foligno ne descrive le proprietà medicamentose nella suo Tractatus de Balneis.Nello stesso secolo studiano e descrivono i bagni di Petriolo altri insigni studiosi, cioè Simone Tondi da Siena, il medico Ugolino da Montecatini e l'umanista Michele Savonarola (antenato del più noto Girolamo). Questa località termale trova menzione inoltre in alcune delle espistole che Lorenzo il Magnifico invia a Lucrezia Donati.
Il primo impianto termale risale invece al 1266, quando un bagno viene costruito per ordine della Signoria di Siena. Successivamente, fra il 1404 ed il 1419 viene costruita la fortificazione del bagno di Petriolo, una possente cinta muraria di cui sono ancora visibili ampi resti. Tale fortificazione aveva lo scopo di preservare la qualità delle acque, limitandone l'accesso, e di proteggere la tranquillità delle eminenti personalità che si recavano alle terme.
Nel corso dei secoli infatti usufruiscono di queste acque medicamentose personaggi del calibro di papa Pio II, che le frequentò a partire dal 1460 per curare la sua artropatia, ma anche il Duca di Urbino e molti rappresentanti delle case regnanti dei Medici e dei Gonzaga.
Acque e trattamenti termali
A Petriolo si fanno i bagni termali in acqua ipertermale, solitamente per motivi di relax, tuttavia l'acqua che alimenta le terme libere (e lo stabilimento) è buona sia per curare acne e psoriasi, ma anche l'artrite e le affezioni delle vie respiratorie. Questo avviene sia grazie all'elevata temperatura alla sorgente, pari a 43 gradi, sia alla forte concentrazione di idrogeno solforato, calcio, fluoro e anidride carbonica libera.La portata della sorgente termale (circa 40 litri al secondo) non è molto elevata, tuttavia è possibile fruire di una sorta di thermarium romano semplicemente passando alternativamente dalle acque caldissime delle pozze ai piedi della sorgente alla corrente fredda del torrente Farma, stimolando così la circolazione e tonificando la muscolatura, grazie all'alternanza di dilatazioni e costrizioni dei vasi sanguigni.
Informazioni utili per visitare le terme
Consigli di viaggioLa portata della conduttura che alimenta i bagni liberi, già ridotta di per sè, è stata ancora diminuita a favore dello stabilimento termale. E' quindi difficile accaparrarsi un posto nelle ormai poche vasche in ciottoli in cui si riversa l'esiguo rivolo termale. D'altra parte, un pò perchè gratuite, un pò perchè famose in tutta Europa, arrivano qui soprattutto nel week-end e durante le vacanze estive frotte di turisti: tutto considerato, se si vuole gustare questo bagno libero, è ormai necessario sfruttare periodi in cui è meno frequentato, ed arrivare molto presto la mattina per assicurarsi un posto sotto il flusso termale.
Il bagno di Petriolo è inoltre isolato in mezzo alla campagna della Val di Merse. Conviene portarsi dietro, quindi, tutto il necessario per una giornata alle terme, se si vuole evitare di doversi spostare fra un bagno e l'altro fino al paese più vicino.
Periodo e orari di apertura
Accesso libero e gratuito tutti i giorni dell'anno, senza restrizioni di orario
Indirizzo, telefono, sito ufficiale
loc. Petriolo - Monticiano, (SI)
tel. 0577 756312
Maggiori informazioni: sito della proloco
Come arrivare
I bagni liberi di Petriolo Terme si raggiungono:• con un mezzo proprio (auto, moto, camper etc.): sia da nord che da sud si percorre la statale 2 Cassia fino a Siena, dopodichè si imbocca la statale 223 Siena-Grosseto fino all'apposito svincolo posto nei pressi dei bagni liberi
• con i mezzi pubblici: basta raggiungere in treno o pullman la città di Siena, dalla quale si prende la linea 123 del servizio di bus extra-urbani che si dirge verso Grosseto