La Cappella Stella Maris ad Alassio, Punta di Santa Croce
Chiamata semplicemene la Cappelletta, la Cappella dei Caduti in Mare di Alassio si trova sulla Punta di Santa Croce vicino al porto. E conosciuta anche come Cappella Stella Maris.
Le tre grandi icone che compaiono nelle più belle cartoline di Alassio compongono il ritratto idilliaco ma veritiero di una cittadina turistica fra le più frequentate della Liguria: il molo, il torrione della Coscia e la Cappella Stella Maris vanno ben oltre gli usuali corredi architettonici, delineando scorci difficilmente immaginabili se non visti dal vivo.
Fra i luoghi di culto, la cappella di Punta Santa Croce è sicuramente il più suggestivo e altresì il più commovente per motivi fra poco indagati. L’hanno chiamata in molti modi e ancora oggi non è facilmente definibile sotto una chiara denominazione. Sorge là, dove l’orizzonte va quasi a perdersi, terminando su quello spuntone di roccia circondato dal mare e proteso come un pennello a colorare i sogni dei naviganti. Un tempo marinai e pescatori l’avevano soprannominata "Madonnetta" per via della presenza di un pilone in cui una nicchia incastonava l’immagine della Madonna di Trapani.
Trattasi oggi di una vera e propria cappella votiva divenuta monumento commemorativo per i caduti del mare, come recita l’epigrafe posta poco sotto l’abside. Venne consacrata ufficialmente l’8 settembre 1929 sul sito in cui aveva dapprima preso posto un’antica torre di vedetta, della quale si possono ancora intravedere pochi resti integrati dall’attuale edificazione, voluta quest’ultima pare per l’insistente perdurare di una leggenda per i viaggiatori via mare. Si racconta che fra l’Isola Gallinara e Capo Mele esistesse lo “scoglio delle vedove”, il cui nome era associato alla funesta capacità di tale affioramento roccioso di mietere vittime costantemente, e altrettanto costantemente creare vedove separate per sempre dai propri mariti. Fu dunque necessario per i pescatori alassini affidarsi alla Stella del Mare, sicché portarono dalla Sicilia l’effige in alabastro della Madonna di Trapani, anticamente sotto custodia dei templari.
Inoltre, il professor Beniscelli (rinomato pittore locale) ne dipinse a fresco un’immagine altamente evocativa sopra l’altare d’ardesia posto nell’abside, salvo realizzarla nuovamente ex novo nel 1949 a causa dei danni arrecati dalle continue intemperie: si presenta con pannello centrale raffigurante la bianca sagoma della Vergine, fiancheggiata da composizioni floreali di gigli marini. Il corpo principale ecclesiastico presenta un ambiente interno veramente piccolo per non dire minuscolo, funzionale però al completo raccoglimento di chi, osservando Alassio, rivolge una preghiera allo sconfinato specchio d’acqua celeste per ricordate quanti dal mare non hanno fatto ritorno. La “Cappelletta” (come è comunemente chiamata con fare affettuoso da parte dei residenti della cittadina), comunque, non è affatto un luogo triste, anzi persino la campana ha ricominciato a suonare dal 29 giugno 2010 con i rintocchi al mattino, a mezzogiorno e alla sera.
La scala d’accesso è composta da ripidi gradini ricavati direttamente dalla roccia e sale inesorabile fino alla sacra ancella votiva protetta da un corrimano inframezzato da piccoli piloni a base quadrata, sui quali alcuni turisti hanno impresso scritte recanti massime assai significative, alcune ancora distintamente leggibili. Prima di raggiungere il portichetto, colpisce la permanenza di una scultura d’arte contemporanea divenuta un tutt’uno con la cappella, ovverosia un crocifisso altamente stilizzato in metallo con riflessi dorati, alla cui base compare la targa con la scritta “Solo Lui è inossidabile, inattaccabile, incorruttibile… Credigli.” La creazione, opera di Giuseppe Mastroianni, è un dono della Marina di Alassio S.p.A. che risale al 29 giugno 2007, giorno della festa dei Santi Pietro e Paolo. Ancora ammirabili una vasca con incisione in numeri romani contenuta da una nicchia ad archetto e la vecchia ancora intitolata ai caduti del mare.
La chiesetta è un luogo magico e, manco a dirlo, estremamente romantico specialmente di sera, quando i riflettori la illuminano lasciando però l’adeguata discrezione alle coppie intente a promulgarsi vicendevole affetto volgendo lo sguardo all’intero litorale, al mare spumeggiante e ai luccichii del porto turistico sottostante.
Cappella Stella Maris
Dove: Punta Santa Croce – Alassio (SV)
Orari di visita: sempre aperta all'esterno
Orari Santa Messa: domenica e giorni di festività ore 18.30; è possibile la celebrazione del Sacramento del Matrimonio, previo accordo con il parroco della Santissima Annunziata – Solva di Alassio
Contatti: tel. 0182/643578 o cell. 335/6546922
Come arrivare
Dalla centrale Piazza Partigiani, percorrere il lungomare in direzione Gallinara (opposta al Molo, per intenderci), intraprendere la Passeggiata Francesco Baracca fino al Torrione saraceno, successivamente la Passeggiata Cadorna e poi via superando la zona hotel-ville fino alla punta che si scorge per tutto il viaggio a vista d’occhio.
Fra i luoghi di culto, la cappella di Punta Santa Croce è sicuramente il più suggestivo e altresì il più commovente per motivi fra poco indagati. L’hanno chiamata in molti modi e ancora oggi non è facilmente definibile sotto una chiara denominazione. Sorge là, dove l’orizzonte va quasi a perdersi, terminando su quello spuntone di roccia circondato dal mare e proteso come un pennello a colorare i sogni dei naviganti. Un tempo marinai e pescatori l’avevano soprannominata "Madonnetta" per via della presenza di un pilone in cui una nicchia incastonava l’immagine della Madonna di Trapani.
Trattasi oggi di una vera e propria cappella votiva divenuta monumento commemorativo per i caduti del mare, come recita l’epigrafe posta poco sotto l’abside. Venne consacrata ufficialmente l’8 settembre 1929 sul sito in cui aveva dapprima preso posto un’antica torre di vedetta, della quale si possono ancora intravedere pochi resti integrati dall’attuale edificazione, voluta quest’ultima pare per l’insistente perdurare di una leggenda per i viaggiatori via mare. Si racconta che fra l’Isola Gallinara e Capo Mele esistesse lo “scoglio delle vedove”, il cui nome era associato alla funesta capacità di tale affioramento roccioso di mietere vittime costantemente, e altrettanto costantemente creare vedove separate per sempre dai propri mariti. Fu dunque necessario per i pescatori alassini affidarsi alla Stella del Mare, sicché portarono dalla Sicilia l’effige in alabastro della Madonna di Trapani, anticamente sotto custodia dei templari.
Inoltre, il professor Beniscelli (rinomato pittore locale) ne dipinse a fresco un’immagine altamente evocativa sopra l’altare d’ardesia posto nell’abside, salvo realizzarla nuovamente ex novo nel 1949 a causa dei danni arrecati dalle continue intemperie: si presenta con pannello centrale raffigurante la bianca sagoma della Vergine, fiancheggiata da composizioni floreali di gigli marini. Il corpo principale ecclesiastico presenta un ambiente interno veramente piccolo per non dire minuscolo, funzionale però al completo raccoglimento di chi, osservando Alassio, rivolge una preghiera allo sconfinato specchio d’acqua celeste per ricordate quanti dal mare non hanno fatto ritorno. La “Cappelletta” (come è comunemente chiamata con fare affettuoso da parte dei residenti della cittadina), comunque, non è affatto un luogo triste, anzi persino la campana ha ricominciato a suonare dal 29 giugno 2010 con i rintocchi al mattino, a mezzogiorno e alla sera.
La scala d’accesso è composta da ripidi gradini ricavati direttamente dalla roccia e sale inesorabile fino alla sacra ancella votiva protetta da un corrimano inframezzato da piccoli piloni a base quadrata, sui quali alcuni turisti hanno impresso scritte recanti massime assai significative, alcune ancora distintamente leggibili. Prima di raggiungere il portichetto, colpisce la permanenza di una scultura d’arte contemporanea divenuta un tutt’uno con la cappella, ovverosia un crocifisso altamente stilizzato in metallo con riflessi dorati, alla cui base compare la targa con la scritta “Solo Lui è inossidabile, inattaccabile, incorruttibile… Credigli.” La creazione, opera di Giuseppe Mastroianni, è un dono della Marina di Alassio S.p.A. che risale al 29 giugno 2007, giorno della festa dei Santi Pietro e Paolo. Ancora ammirabili una vasca con incisione in numeri romani contenuta da una nicchia ad archetto e la vecchia ancora intitolata ai caduti del mare.
La chiesetta è un luogo magico e, manco a dirlo, estremamente romantico specialmente di sera, quando i riflettori la illuminano lasciando però l’adeguata discrezione alle coppie intente a promulgarsi vicendevole affetto volgendo lo sguardo all’intero litorale, al mare spumeggiante e ai luccichii del porto turistico sottostante.
Informazioni utili per visitare la chiesa
Cappella Stella MarisDove: Punta Santa Croce – Alassio (SV)
Orari di visita: sempre aperta all'esterno
Orari Santa Messa: domenica e giorni di festività ore 18.30; è possibile la celebrazione del Sacramento del Matrimonio, previo accordo con il parroco della Santissima Annunziata – Solva di Alassio
Contatti: tel. 0182/643578 o cell. 335/6546922
Come arrivare
Dalla centrale Piazza Partigiani, percorrere il lungomare in direzione Gallinara (opposta al Molo, per intenderci), intraprendere la Passeggiata Francesco Baracca fino al Torrione saraceno, successivamente la Passeggiata Cadorna e poi via superando la zona hotel-ville fino alla punta che si scorge per tutto il viaggio a vista d’occhio.