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Lo Stabilimento termale delle Terme di Castrocaro

Le Terme di Castrocaro in Emilia-Romagna offrono acque salse solfuree. Vengono prodotti fanghi curativi grazie alle argille dei calanchi delle zone collinari limitrofe.

Lo stabilimento termale di Castrocaro si trova nell’omonimo paesino della Romagna, famoso per le sue acque termali quasi quanto per il famoso Festival canoro che vi si tiene ogni anno. Il complesso termale sorge proprio al centro del minuscolo abitato, affacciato sulle sponde del fiume Montone ed a solo qualche centinaio di metri dalla Strada statale 67 Tosco-Romagnola che porta qui i visitatori che viaggiano sulla direttrice Firenze-Forlì-Ravenna.

Molto comode quindi da raggiungere, le terme di Castrocaro sorgono tuttavia molto lontano dal rumore, lo stress e la frenesìa delle grandi città, dunque in un contesto dominato dalla natura e dal silenzio dei boschi che si trovano tutto attorno, donando un’atmosfera di grande pace e relax a chi vuole “staccare la spina” e godersi le prodigiose proproetà benefiche delle acque termali. Infatti, lo stabilimento si trova a una decina di km dal principale centro della zona, cioè Forlì, e ad una trentina dal capoluogo, Ravenna, mentre dal versante appenninico è tutto un susseguirsi di monti e foreste.

Storia dello stabilimento termale

La prima testimonianza scritta sullo sfruttamento a fini terapeutici di acque e fanghi terapeutici risale almeno al XV secolo. Tuttavia, nel caso di Castrocaro, l’utilizzo sistematico delle sue acque medicamentose è assolutamente incontrovertibile almeno sin dalla prima epoca romana: ciò risulta indubbiamente dimostrato dal primitivo nome della località, ovvero Salsubium, denominazione indicante una grande abbondanza di affioramenti di acque salse, e rimasta in dote ad una delle più apprezzate acque termali della zona.

La fama di queste acque è tale da aver generato una miriade di aneddoti sulle loro proprietà curative. Uno di questi riguarda il campanaro Bangelista, che sarebbe rimasto vittima del fulmine abbattutosi il 21 giugno 1497 sulle torre campanaria, che fungeva allora da deposito di polveri da artiglieria. Saltato in aria con tutto l’arsenale, rimase a terra tramortito e con le ossa a pezzi ma, secondo la tradizione, si rimise completamente grazie ai bagni nelle efficaci acque terapeutiche di Castrocaro.

D’altra parte, anche l’effettiva constatazione circa il loro potere curativo, deriva da un episodio fortuito che indusse il celebre scienziato Antonio Targioni Tozzetti ad analizzarle e verificare che sia trattava di acque terapeutiche: le analisi iniziali avvennero infatti per constatare il reale tenore salino delle acque nell’ambito di un caso di contrabbando di sale da cucina, unico prodotto per il quale esse venivano utilizzate fino ad allora e di cui si disputavano il monopolio il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio. Il primo vero stabilimento termale risale invece soltanto al 1871, grazie all’interessamento di Aristide Conti che lo dotò anche di impianto per l’estrazione di sali di bromo e di iodio.

Acque e trattamenti termali

Gli impianti termali delle terme di Castrocaro sono alimentati tramite tre diverse fonti termali: acqua Salsubia, acqua Salubria e acqua Beatrice, che sono in grado di guarire una varietà di patologie quali quelle artroreumatiche, quelle respiratorie, quelle vascolari, quelle ginecologiche, quelle dell’apparato gastro-enterico e quelle dermatologiche. In particolare, l’acqua Salsubia è classificata come minerale sulfurea ed è indicata per la cura dei disturbi digestivi causati da insufficiente flusso biliare e per i casi di intestino irritabile.

L’acqua Salubria è classificata invece come minerale sulfurea e salso-bromoiodica, ideale per la cura dei problemi digestivi, colon irritabile e stitichezza, mentre l’acqua Beatrice, anch’essa sulfurea e salso-bromoiodica possiede un elevato tenore salino ed un notevole contenuto di magnesio e viene indicata per i casi di colonpatia ipotonica con stitichezza.

Tutte però hanno in comune una medesima origine lontanissima nel tempo, in quanto queste acque hanno origine dai residui di un mare preistorico che sono rimaste intrappolate nelle profondità della Terra, e sono quindi considerate “acque fossili”.

Alle acque si aggiunge un ulteriore fattore curativo, il fango termale, che rappresenta il trattamento di eccellenza contro le patologie artroreumatiche, dato che gli impacchi applicati sulle zone da sanare derivano da una pregiata miscela di argille azzurre ricavate dalle colline circostanti, con le acque salsobromoiodiche in cui vengono lasciate dai sei ai nove mesi a maturare. Il fango termale di Castrocaro possiede così la dimostrata capacità di far aumentare nell’organismo la produzione di specifiche proteine in grado di rallentare il processo di invecchiamento dei tessuti biologici.

Informazioni utili per visitare le terme

Indirizzo, telefono, sito ufficiale
Via Guglielmo Marconi, 14/16, 47011 Castrocaro Terme FC

tel. 0543 412711
www.termedicastrocaro.it


Come arrivare
Chi viaggi in auto o con altro mezzo di spostamento autonomo arriva comodamente e velocemente alle terme di Castrocaro sia che viaggi sulla direttrice Firenze-Ravenna, che su quella Bologna-Rimini: nel primo caso si seguirà la Strada Statale 67 “Tosco Romagnola”, che lamnbisce il paese direttamente, nel secondo caso invece basterà usare l’Autostrada o la parallela via Emilia fino a Forlì e poi ancora seguire la SS 67 fino a Castrocaro. Chi viaggia coi mezzi pubblici dovrà invece prendere il treno o il bus sulla linea Bologna-Rimini, con fermata a Forlì, dove si effettua il cambio per prendere la linea 91 dei bus locali (ATR), il quale porta alle terme in meno di mezz’ora.

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