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Lo Stabilimento termale dei Bagni di Masino in Lombardia

Le Terme dei Bagni di Masino si trovano all'apice della Val Masino tra le montagne pił spettacolari della Lombardia. Offrono acque benefiche che sgorgano a 38 °C, si tratta di terme storiche.

Lo stabilimento termale di Bagni di Masino è uno dei centri termali delal provincia di Sondrio, ed uno dei meno conosciuti in Lombardia e in Italia, nonostante vanti una tradizione termale ed una storia di efficacia terapeutica lunga cinque secoli. Probabilmente misconosciuta ai giorni nostri, in ragione della sua collocazione estremamente isolata e dunque del molto tempo e tragitto da percorrere per arrivarci, è invece un piccolo gioiello del termalismo curativo italiano tutto da scoprire, ed è sicuramente in grado di fare felici gli appassionati delle terme tradizionali.

Abbarbicato sui contrafforti alpini del Pizzo Cengalo, Bagni di Masino, si colloca all’estremità più settentrionale della Val Masino, piccola diramazione laterale della Valtellina, trovandosi a soli cinque km dal confine svizzero in un ambiente in cui domina una natura selvaggia e grandiosa, constrassegnata da maestosi picchi rocciosi, fitte foreste, ruscelli di montagne ed impenetrabile silenzio.

E’ il posto ideale per chi vuole gustarsi le terme sia per curarsi che per rilassarsi: non solo il clima freschissimo anche d’estate e l’aria salubre rappresentano ottimi complementi da abbinare agli effetti terapeutici delle acque, ma soprattutto l’atmosfera incantata di pace e tranquillità che dispone alla felice contemplazione di questa natura meravigliosa, consente di “staccare la spina” completamente dai problemi e dallo stress di tutti i giorni, grazie all’assenza di rumori, di inquinamento ed anche di affollamento, dato che arrivare sin quassù è sicuramente privilegio di pochi veri appassionati.

Storia dello stabilimento termale

I Bagni di Masino vantano oltre cinque secoli di storia, dato che le prime notizie a riguardo risalgono addirittura al XV secolo: in una missiva indirizzata all’allora Duca di Milano Francesco Sforza e datata 1462, infatti, il Podestà di Morbegno segnalava la presenza di bagni termali che sfruttavano acque “scaturenti in Val Masino, fra le alpine valli bellissima, acque salutari per ogni languore”. All’inizio del XVI secolo sono successivamente citate nelle Novelle del poeta e scrittore Matteo Bandello, che nella lettera che precede la XXIII novella ricorda che era sua abitudine nel corso del periodo estivo andare “in Valtellina a goder quei freschi di Caspano e di Bagni di Masino”.

I primi studi sull’efficacai terapeutica delle acque della Val Masino risalgono invece al 1545, quando a Venezia viene data alle stampe uno scritto del medico Pietro Paolo Pallavicini che mette in risalto la valenza curativa della sorgente sulle malattie dermatologiche, quelle epatiche, l’artrite, l’emicrania e le patologie oculari. L’autore informava inoltre sulla presenza già all’epoca di un primitivo stabilimento termale, composto di un albergo qauntunque “rozzo e disadorno” e di “casette di legno” per l’accoglienza dei pazienti.

Infine, nel 1616 ne parla nella sua opera Raetia, il governatore della zona Giovanni Guler von Weineck, il quale ricorda come l’acqua termale, captata dalla roccia, venisse condotta tramite apposite tubature fino a due spaziose vasche da bagno, destinata una agli uomini ed una alle donne, ed inoltre descrive i principali trattamenti termali erogati, ovvero la cura idropinica, la balneoterapia e le docce.
Dopo un periodo di decadenza, l’attività termale riprende vigore nell’Ottocento, con la modernizzazione deglo stabilimento che, per il suo pregio architettonico viene posto anche sotto l’egida della Soprintendenza ai Beni Culturali.

Acque e trattamenti termali

Gli impianti termali della Val Masino sono alimentati da un’acqua classificata come alcalina e radioattiva, che sgorga in superficie alla temperatura costante di 38 gradi. Quest’acqua termale e mediominerale è inoltre ricca di solfati e di calcio ed emerge purissima all’interno di una grotta naturale.

E’ famosa per le sue proprietà diuretiche e viene somministrata principalmente sotto forma di bibita termale nell’ambito della classica cura idropinica erogata all’interno del parco termale tramite apposite fontane, cui si abbeverano quanti soffrono di disturbi gastro-enterici, renali e delle vie biliari. Tali acque vengono inoltre impiegate per le cure balneoterapiche, per le inalazioni e per le irrigazioni vaginali, riuscendo così a combattere patologie dermatologiche, otorinolaringoiatriche, ginecologiche e nevralgiche.

Grazie alla presenza di radon in sospensione, inoltre, le acque dei Bagni di Masino sono in grado di esplicare azione sedativa e calmante sia sul sistema nervoso centrale che periferico, inducendo uno stato di relax ideale nei casi di stress e tensione eccessivi. Produce inoltre per gli stessi motivi anche effetti di vasodilatazione che migliorano la circolazione sanguigna, effetti anti-allergici, ma soprattutto favorisce la depurazione delle scorie dai tessuti favorendo i processi del ricambio cellulare, e risultando dunque ideale nei casi di patologie quali gotta, iperuricemie e obesità.

Informazioni utili per visitare le terme

Al momento (2017) le terme sono chiuse (chiusura per problemi di sicurezza geologica)
Indirizzo, telefono, sito ufficiale
località Bagni di Masino - Val Masino (SO)

tel. non disponibile
www.valmasino.org


Come arrivare
Per raggiungere i Bagni di Masino è d’obbligo viaggiare con un mezzo di spostamento autonomo, che sia moto, camper o auto propria/a noleggio, dato il forte isolamente della piccola località termale dai centri principali maggiori.
Con l’auto o con altro mezzo proprio, dunque, si percorre prima la Statale 38 che collega Lecco e Sondrio per staccarsene all’altezza di Morbegno ed imboccare la SP9 che percorre tutta la Valmasino. Il tragitto prosegue per una decina di km fino a San Martino, da dove la provinciale si restringe ma prosegue, perfettamente asfaltata, sino a Bagni di Masino, che si incontra dopo un paio di km.
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