La Tomba di Mussolini a Predappio e il Cimitero Monumentale
Il Cimitero Monumentale di Predappio accoglie la tomba di famiglia di Mussolini, dove Benito è sepolto in una cripta.
Predappio è il borgo romagnolo che in provincia di Forlì-Cesena rappresenta l’Alfa e l’Omega del dittatore fascista Benito Mussolini. La sua Casa natale si trova infatti qui (vi nacque il 29 luglio 1883), così come il luogo ove il corpo del duce è stato tumulato, il Cimitero monumentale di San Cassiano in Pennino (sebbene egli morì a Giulino, frazione del comune di Tremezzina in provincia di Como).
Il cimitero è stato progettato secondo i canoni stilistici bizantino-ravennati dall’architetto Florestano Di Fausto e per la sua gestazione costruttiva sono occorsi ben 5 anni, un arco di tempo che ha permesso anche l’inglobamento della Basilica di San Cassiano in Pennino. È organizzato su un impianto quadrangolare avente percorsi porticati su tre lati, mentre l’ultimo è occupato dalla Pieve. Agli angoli contrapposti sono collocati l’ingresso e la cappella che reca la cripta con la tomba di Benito Mussolini, ove riposano peraltro le salme di tutti i suoi famigliari e naturalmente quelle dei genitori, Alessandro e Rosa.
Il cimitero riserva però una strana antitesi: accoglie difatti anche la tomba di Adone Zoli, che ricoprì negli anni ’50 la carica di Presidente del Consiglio palesando insistentemente un fervido atteggiamento antifascista di stampo cattolico. Eppure proprio lui si adoperò affinché la salma del duce venisse restituita alla sua terra natìa e ricongiunta ai suoi cari, cosa che avvenne nel 1957. Per inciso, la tomba di Claretta Petracci si trova invece al Cimitero del Verano a Roma dal 1956, vicina a quella del partigiano che la fucilò nel 1945.
Da quell’anno la cripta di Mussolini ha mantenuto tratti distintivi inalterati, la tomba, il feretro con l'imponente copertura in pietra, i fiori su di essa e la scultura in marmo bianco con il suo viso fedelmente riprodotto che sembra vigilare sullo spazio funebre della cappella. I visitatori appartengono alle categorie più disparate e costituiscono costantemente motivo di discussione, che ha finito per diventare per l’intera Predappio un coacervo di considerazioni assai contrastanti: c’è chi si reca in loco per gusto storico, chi per semplice curiosità e chi per rendergli omaggio. È capitato (e capita ancora) che alcuni suoi nostalgici accoliti si presentassero davanti alla tomba in tenuta fascista, con tanto di camicia nera, berretto e repentino saluto con tanto di mano protesa. L’apologia dell’ex regime sembra dunque ancora viva nella cultura di taluni italiani, sicché si è alimentato il fenomeno del “turismo timido”, di cui fanno parte coloro che una visita alla cripta la compiono temendo tuttavia di essere assoggettati all’ideologia del fanatismo estremo, pur con un’intenzione ben diversa dall’omaggio e dal tributo.
Nel dicembre 2017 è avvenuto un fatto eclatante: la troupe del programma RAI "Agorà" è andata a visitare la tomba del duce insieme al sindaco di Predappio Giorgio Frassineti (che ha dichiarato di voler trasformare l’Ex Casa del Fascio in un centro documentaristico inerente i totalitarismi e i regimi dittatoriali del Novecento) e al Presidente dell’ANPI di Forlì-Cesena Miro Gori, suscitando l’ira funesta dell’europarlamentare di Forza Italia Alessandra Mussolini, nipote del duce e figlia di Romano Mussolini, anch’egli seppellito nella cripta della cappella posta entro i confini del Cimitero monumentale di San Cassiano in Pennino. La Mussolini ha indicato i giornalisti di Agorà come “persone non gradite” lamentando il fatto che questi non avrebbero richiesto alcuna autorizzazione per realizzare il servizio mandato in onda su una rete nazionale pubblica, violando uno spazio privato.
Dove: Cimitero Monumentale di San Cassiano in Pennino – Predappio (FC)
Orari di apertura: a gennaio, febbraio, novembre e dicembre dalle 9.00 alle 16.30, a marzo e ottobre dalle 8.30 alle 17.30, da aprile a settembre dalle 8.00 alle 18.45
Contatti: Comune tel. 0543/921711 o mail informazioni.turistiche@comune.predappio.fc.it – urp@comune.predappio.fc.it, Ufficio IAT tel. 0543/921766-68
Prezzo biglietti: accesso libero
Come arrivare
Il cimitero monumentale è ubicato sulla Strada Provinciale 3 in direzione di Premilcuore, a 2,5 km dal centro di Predappio.
Il cimitero è stato progettato secondo i canoni stilistici bizantino-ravennati dall’architetto Florestano Di Fausto e per la sua gestazione costruttiva sono occorsi ben 5 anni, un arco di tempo che ha permesso anche l’inglobamento della Basilica di San Cassiano in Pennino. È organizzato su un impianto quadrangolare avente percorsi porticati su tre lati, mentre l’ultimo è occupato dalla Pieve. Agli angoli contrapposti sono collocati l’ingresso e la cappella che reca la cripta con la tomba di Benito Mussolini, ove riposano peraltro le salme di tutti i suoi famigliari e naturalmente quelle dei genitori, Alessandro e Rosa.
Il cimitero riserva però una strana antitesi: accoglie difatti anche la tomba di Adone Zoli, che ricoprì negli anni ’50 la carica di Presidente del Consiglio palesando insistentemente un fervido atteggiamento antifascista di stampo cattolico. Eppure proprio lui si adoperò affinché la salma del duce venisse restituita alla sua terra natìa e ricongiunta ai suoi cari, cosa che avvenne nel 1957. Per inciso, la tomba di Claretta Petracci si trova invece al Cimitero del Verano a Roma dal 1956, vicina a quella del partigiano che la fucilò nel 1945.
Da quell’anno la cripta di Mussolini ha mantenuto tratti distintivi inalterati, la tomba, il feretro con l'imponente copertura in pietra, i fiori su di essa e la scultura in marmo bianco con il suo viso fedelmente riprodotto che sembra vigilare sullo spazio funebre della cappella. I visitatori appartengono alle categorie più disparate e costituiscono costantemente motivo di discussione, che ha finito per diventare per l’intera Predappio un coacervo di considerazioni assai contrastanti: c’è chi si reca in loco per gusto storico, chi per semplice curiosità e chi per rendergli omaggio. È capitato (e capita ancora) che alcuni suoi nostalgici accoliti si presentassero davanti alla tomba in tenuta fascista, con tanto di camicia nera, berretto e repentino saluto con tanto di mano protesa. L’apologia dell’ex regime sembra dunque ancora viva nella cultura di taluni italiani, sicché si è alimentato il fenomeno del “turismo timido”, di cui fanno parte coloro che una visita alla cripta la compiono temendo tuttavia di essere assoggettati all’ideologia del fanatismo estremo, pur con un’intenzione ben diversa dall’omaggio e dal tributo.
Nel dicembre 2017 è avvenuto un fatto eclatante: la troupe del programma RAI "Agorà" è andata a visitare la tomba del duce insieme al sindaco di Predappio Giorgio Frassineti (che ha dichiarato di voler trasformare l’Ex Casa del Fascio in un centro documentaristico inerente i totalitarismi e i regimi dittatoriali del Novecento) e al Presidente dell’ANPI di Forlì-Cesena Miro Gori, suscitando l’ira funesta dell’europarlamentare di Forza Italia Alessandra Mussolini, nipote del duce e figlia di Romano Mussolini, anch’egli seppellito nella cripta della cappella posta entro i confini del Cimitero monumentale di San Cassiano in Pennino. La Mussolini ha indicato i giornalisti di Agorà come “persone non gradite” lamentando il fatto che questi non avrebbero richiesto alcuna autorizzazione per realizzare il servizio mandato in onda su una rete nazionale pubblica, violando uno spazio privato.
Informazioni utili per la visita
Tomba della famiglia MussoliniDove: Cimitero Monumentale di San Cassiano in Pennino – Predappio (FC)
Orari di apertura: a gennaio, febbraio, novembre e dicembre dalle 9.00 alle 16.30, a marzo e ottobre dalle 8.30 alle 17.30, da aprile a settembre dalle 8.00 alle 18.45
Contatti: Comune tel. 0543/921711 o mail informazioni.turistiche@comune.predappio.fc.it – urp@comune.predappio.fc.it, Ufficio IAT tel. 0543/921766-68
Prezzo biglietti: accesso libero
Come arrivare
Il cimitero monumentale è ubicato sulla Strada Provinciale 3 in direzione di Premilcuore, a 2,5 km dal centro di Predappio.